Introduzione
Da oggi, 14 ottobre, gli insegnanti di ruolo possono richiedere la Carta docente relativa a quest’anno scolastico. Grazie a questo strumento potranno acquistare libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o iscriversi a corsi di laurea e master universitari oppure per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell'Istruzione.
La cifra di 500 euro non è però richiedibile dagli insegnanti precari, esclusi ancora una volta: per loro, a meno di successivi interventi normativi, ci sarà la possibilità di spendere eventualmente solo quanto rimasto dallo scorso anno, quando il contributo era stato eccezionalmente allargato a questa categoria. Un recente sondaggio ha evidenziato come i docenti abbiano un’opinione largamente positiva su questo strumento e confermino come sia d'aiuto per le loro esigenze di preparazione e svolgimento della didattica.
Quello che devi sapere
Torna la Carta docente
- Da oggi, lunedì 14 ottobre, torna la Carta del Docente. Dopo l'allineamento dei sistemi del portale dedicato, è possibile accedere nuovamente ai borsellini elettronici e alla generazione dei voucher del contributo destinato agli insegnanti
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Quali acquisti si possono fare
- Con la Carta docente si possono acquistare fra l'altro libri, riviste, ingressi nei musei, biglietti per eventi culturali, teatro e cinema o per iscriverti a corsi di laurea e master universitari, a corsi per attività di aggiornamento, svolti da enti qualificati o accreditati presso il Ministero dell'Istruzione
A chi spetta
- La Carta è assegnata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova; i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute; i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati; i docenti nelle scuole all'estero e delle scuole militari
Esclusi i docenti precari
- Restano esclusi i docenti precari: la norma straordinaria del 2023/24, che ha permesso ai docenti con contratto fino al 31 agosto di accedere al bonus, non è stata rinnovata. L’esecutivo ha fatto infatti sapere che sarebbe necessaria una modifica legislativa ma non si può dimenticare come negli ultimi anni tale esclusione abbia scatenato moltissimi ricorsi. Molti docenti precari sono riusciti a ottenere il bonus attraverso vie legali, grazie a sentenze favorevoli
Cifre e scadenze
- La cifra che spetta è di 500 euro per ciascun anno scolastico e c’è tempo fino al 31 agosto 2026 per spenderla. Entro il 31 agosto 2025, invece, si potrà utilizzare l'eventuale cifra non spesa relativa all'anno scolastico 2023/2024
E chi non ha speso la cifra?
- Alla riattivazione del portafoglio della Carta del docente, chi non ha speso la cifra relativa allo scorso anno dovrebbe quindi ritrovarla, anche i docenti precari
Che cos’è la Carta docente
- La Carta del docente è stata introdotta dalla Legge 107/2015, art. 1, comma 121 per consentire agli insegnanti di spendere un budget annuale in attività e materiali per la loro formazione. Nonostante alcuni timori di tagli, lo strumento ha sempre previsto un importo di 500 euro spendibili su due anni scolastici consecutivi
Come richiederla
- Per richiedere la nuova Carta del docente basterà soltanto accedere al sito web del Ministero dell'Istruzione (cartadeldocente.istruzione.it) tramite il sistema Spid o Cie. Dopo aver avviato la registrazione, si genererà il bonus da 500 euro
Il giudizio positivo
- Va ricordato come lo strumento sia giudicato positivamente dal mondo della scuola: infatti, un recente sondaggio della testata "La Tecnica della Scuola" ha evidenziato come l'87,8% dei 3.174 lettori (più di 3mila docenti) che hanno partecipato all'indagine on line si è espresso positivamente sulla carta del docente, confermando che questo strumento rappresenta un valido supporto per le loro esigenze di preparazione e svolgimento della didattica
Le criticità rilevate
- Non mancano, però, anche gli aspetti negativi: molti partecipanti hanno sottolineato come la carta sia utile solo in quanto rappresenta una risorsa aggiuntiva, mettendo comunque in evidenza limiti e criticità, come l'esigenza di utilizzare i fondi annuali della Carta per altri scopi. Da evidenziare, inoltre, come un'ampia percentuale di insegnanti (il 67,2%) abbia indicato che la Carta debba restare così com'è, mentre una minoranza ha proposto che i fondi vengano utilizzati per un aumento degli stipendi
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