Istat, spesa in aumento per le famiglie nel 2023 ma consumi in calo dell’1,5%: i dati

Economia

Aumenta la spesa media mensile delle famiglie italiane del 4,3% mentre i prezzi al consumo calano per effetto dell’inflazione. Si continua a risparmiare su cibo e abbigliamento. Aumenta la spesa per viaggi e carburante

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Nel 2023 la stima della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è di 2.738 euro in valori correnti, in aumento (+4,3%) rispetto ai 2.625 euro del 2022. Tale incremento, tuttavia, non corrisponde a un aumento del tenore di vita. Infatti, tenendo conto dell'inflazione, ancora elevata nel 2023 (è +5,9% la variazione dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo, Ipca), la spesa in termini reali diminuisce (-1,5%). Lo rileva Istat.

I dati

Anche la spesa equivalente diminuisce in termini reali per tutte le famiglie e quasi nella stessa misura per le famiglie meno abbienti (-1,6%) e per quelle più abbienti (-1,7%). In leggera flessione i divari territoriali: la differenza relativa tra la spesa massima del Nord-ovest e quella minima del Sud scende dal 36,9% del 2022 al 35,2% del 2023.Stabile la differenza in termini relativi dei livelli di spesa tra le famiglie composte soltanto da italiani e quelle con stranieri (32,0%; 32,4% nel 2022).

COPPIA DI ANZIANI SU PANCHINA AL PARCO DI BRUZZANO (MILANO - 2001-07-22, Silvano Del Puppo) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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Si continua a risparmiare su spesa alimentare e abbigliamento

Nel 2023 le famiglie sembrano essersi ormai adattate alle sfide dell’inflazione, in particolare per i beni alimentari: così, aumenta la quota di chi dichiara di aver limitato in quantità e/o qualità, rispetto ad un anno prima, la spesa per cibi (dal 29,5% al 31,5%) e bevande (dal 33,3% al 35,0%). Come nel 2022, anche nel 2023 la voce di spesa che le famiglie dichiarano di aver limitato maggiormente è quella per abbigliamento e calzature: tra quante già sostenevano questo esborso un anno prima, la percentuale di chi ha provato a ridurlo è del 48,6%, comunque in lieve diminuzione rispetto al 2022 (era il 50,2%). La percentuale più elevata di famiglie che nel 2023 dichiarano di aver provato a diminuire questa spesa si osserva comunque nel Mezzogiorno (58,0%, era il 58,3% nel 2022).

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Aumentano le spese per carburanti e viaggi

Restano abbastanza stabili, tra chi già spendeva per queste voci, le quote di chi non ha modificato i propri comportamenti di acquisto relativi alle spese per sanità (il 79,1%, era il 78,4% nel 2022) e per beni e servizi per la cura e l’igiene personale (il 63,3%, dal 63,1% del 2022), mentre aumentano le quote di chi non ha modificato l’acquisto di carburanti (70,9%, dal 67,1% del 2022) e di viaggi (55,4%, dal 49,1% del 2022). Per entrambe le voci, l’aumento è stato più intenso al Nord, dove, nel 2023, la percentuale di chi continua a spendere senza modifiche rispetto ad un anno prima è salita per i viaggi dal 52,2% al 58,9% e per i carburanti dal 71,5% al 76,1%.

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