Takeda inaugura a Rieti il nuovo polo farmaceutico, investimento da 350 milioni

Economia

L’azienda biofarmaceutica giapponese ha visto raddoppiare la propria capacità produttiva grazie a un piano di investimenti quinquennale partito nel 2021 che ha portato, tra le altre cose, alla digitalizzazione e all'automazione dei processi di lavorazione "Abbiamo lavorato intensamente per rendere l'Italia un terreno ancora più fertile per gli investimenti stranieri”, ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, presente all’inaugurazione

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Takeda Italia inaugura il suo nuovo polo farmaceutico biotech di Rieti. L’apertura del nuovo centro italiano rientra in un piano di investimenti quinquennale pari a 350 milioni di euro annunciato nel 2021 che ha raddoppiato la capacità produttiva dell’azienda biofarmaceutica giapponese. "Ringrazio il Giappone e l'Ambasciatore del Giappone qui presente per avere avuto fiducia nel nostro Paese", ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, nel suo intervento alla cerimonia inaugurale del sito produttivo.

Investimento per l’innovazione

Takeda ha oltre 750 dipendenti a Rieti e circa 250 a Pisa. L’investimento fatto nel piano quinquennale avviato nel 2021, come spiega la società, è servito ad aumentare la capacità produttiva e l'efficienza, attraverso la digitalizzazione e l'automazione dei processi di lavorazione. In particolare a Rieti l'innovazione tecnologica ha mirato a creare un flusso diretto e automatizzato con un magazzino freezer completamente robotizzato per il ricevimento e lo stoccaggio del plasma e un processo, sempre meccanizzato, per la rimozione del plasma congelato dalle sacche e bottiglie usate per la raccolta.

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Ministro Urso: “Farmaceutica punta di diamante dell’export italiano”

Come ha spiegato il ministro, questo progetto indica bene quello che il governo vuole fare "investendo e accogliendo sempre più investimenti stranieri, soprattutto dei settori a più alta tecnologia", come la farmaceutica. "Abbiamo lavorato intensamente per rendere l'Italia un terreno ancora più fertile per gli investimenti stranieri - ha spiegato - Attraverso la creazione di un'Unità ministeriale dedicata, forniamo a ogni impresa estera un'assistenza personalizzata”. Il settore della farmaceutica, ha poi aggiunto il ministro, è diventato “la punta di diamante, la punta avanzata della crescita dell'export italiano" ed è "realizzato nel nostro Paese da importanti imprese nazionali e anche da grandi imprese internazionali che, da lungo tempo e sempre più, scelgono l'Italia come luogo dove meglio produrre in questa nuova competizione globale". 

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Vicinanza al paziente e tecnologie all’avanguardia

L’importanza del sito di Rieti all’interno del network internazionale di stabilimenti dedicati alla produzione di plasmaderivati è stata sottolineata anche da Thomas Wozniewski, global manufacturing & supply officer di Takeda. “Siamo orgogliosi - ha detto - di poter accrescere ulteriormente la capacità di stare vicini ai pazienti nel mondo, modernizzando i nostri poli industriali in Italia con tecnologie all'avanguardia". Gli fa eco la general manager di Takeda Manufacturing Italia, Francesca Micheli: “Il nostro sito di Rieti in cinquant’anni si è trasformato da una piccola realtà provinciale a un’eccellenza a livello mondiale e questo ci riempie d’orgoglio perché è il risultato degli sforzi collettivi e della passione che hanno portato a questa realtà che contribuisce per il 64% all’export della provincia”.

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