Carburanti, ipotesi accisa del diesel allineata a quella della benzina: cosa sappiamo

Economia
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Introduzione

L’idea non ha ancora trovato conferma: se approvata, porterebbe le accise sul diesel allo stesso livello di quelle previste per la benzina: il passaggio sarebbe perciò da 61,7 centesimi al litro a 72,8 centesimi.

 

I costi potrebbero ricadere sui consumatori, anche per via dell’ampio utilizzo di questo carburante: secondo i dati del Centro Studi Promotor, nel 2023 i consumi di gasolio sono saliti a 28 miliardi di litri

Quello che devi sapere

Cosa sappiamo

  • Sembrerebbe farsi strada l’ipotesi di allineare le accise fra diesel e benzina nell’ambito del dossier tax expenditures, che può valere oltre 2 miliardi di euro. L’idea, si legge su Il Messaggero, è dovuta fra l’altro al fatto che entrambe le tipologie di carburante sono ritenute dannose per l’ambiente. Tassandole allo stesso modo si potrebbe, quindi, favorire la transizione green. A partire dal 2025 il diesel potrebbe perciò essere inserito nei “Sussidi ambientalmente dannosi”, i Sad, per i quali il governo vuole rimodulare gli incentivi 

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Quanto costerebbe il diesel

  • Come ricorda la testata romana, cancellare lo sconto sul gasolio significa portare le accise sul diesel allo stesso livello di quelle previste per la benzina: il passaggio sarebbe perciò da 61,7 centesimi al litro a 72,8 centesimi. Ancora non si sa se, eventualmente, potrebbe essere possibile fermarsi a un livello intermedio fra i due valori. Secondo le associazioni di categoria, i costi logistici potrebbero crescere del 10-15%. Con grande probabilità questa percentuale finirebbe per ricadere sul compratore finale

Allineamento

  • La conferma di questa intenzione arriverebbe proprio dal Piano strutturale di Bilancio, il Psb. Fra le misure previste per attuare la legge di riforma fiscale, infatti, viene citato “il riordino delle spese fiscali (tax expenditures, come detto) in determinati ambiti di tassazione”. E fra questi, ricorda sempre Il Messaggero, il primo fa riferimento “all’allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina e/o politiche di riordino delle agevolazioni presenti in materia energetica, come leva strategica per conseguire simultaneamente gli obiettivi di incremento dell'efficienza del sistema fiscale italiano e sostegno al pieno raggiungimento della strategia di transazione energetica e ambientale a livello europeo e nazionale” 

Quasi 71 miliardi

  • Secondo quanto riferito dal Centro Studi Promotor, nel 2023 per l’acquisto di benzina e gasolio auto sono stati spesi in Italia 70,9 miliardi di euro. Il valore segna un lieve calo (-0,3%) rispetto al massimo storico del 2022 (71,1 miliardi). Questi valori emergono dalla banca dati del Centro realizzata su informazioni diffuse dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Oltre 38 miliardi con le accise e con l'Iva

  • Della spesa totale del 2023, 38,1 miliardi sono arrivati nelle casse dello Stato con le accise e con l’Iva, sulle accise stesse e sul costo industriale. Alla produzione e alla distribuzione (componente industriale) sono invece andati 32,8 miliardi. Rispetto al 2022 c’è stato un incremento del 22,7% per la componente fiscale e un calo del 18,1% per la componente industriale. L’incremento della componente fiscale è dovuto in parte al venire meno delle agevolazioni concesse nel 2022

L'andamento dei consumi dal 2000 al 2023

  • Il Centro ha poi esaminato l’andamento dei consumi per i due carburanti (benzina e gasolio, appunto) nell'arco di quasi 25 anni, dal 2000 al 2023. Emerge che mentre nel 2000 i consumi dei due carburanti erano uguali (22,4 miliardi di litri per la benzina e 22,1 miliardi di litri per il gasolio auto), nel 2023 i consumi di benzina sono scesi a 11,1 miliardi di litri, mentre i consumi di gasolio sono saliti a 28 miliardi di litri

Gli aumenti dei prezzi medi alla pompa

  • Diversa è anche la dinamica dei prezzi dei due carburanti. Per la benzina il prezzo medio alla pompa è passato da 1,08 euro del 2000 a 1,86 euro del 2023 con una crescita del 72,2%. Il gasolio auto invece ha attraversato un aumento ancora maggiore, del 100,9%: il prezzo medio alla pompa è infatti passato da 0,89 euro al litro del 2000 a 1,79 euro al litro del 2023. Interessante è anche il confronto tra i consumi del 2023 e quelli del 2019, cioè dell’anno precedente la pandemia. Nel 2023 i consumi di benzina hanno fatto registrare una crescita dell’11,5% rispetto al 2019, mentre i consumi di gasolio auto hanno fatto registrare un leggero calo (-2,1%)

I prezzi nei giorni scorsi

  • Intanto, nei giorni scorsi ha prevalso ancora la stabilità sulla rete carburanti, dove le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa di benzina e diesel mostrano solo piccoli assestamenti al ribasso.  Nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit aggiornati al 25 settembre, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,744 euro/litro (1,745 la rilevazione precedente), con le compagnie tra 1,726 e 1,764 euro/litro (no logo 1,736). Il prezzo medio praticato del diesel è 1,627 euro/litro (rispetto a 1,628), con i diversi marchi tra 1,610 e 1,647 euro/litro (no logo 1,621).  Sul servito per la benzina il prezzo medio praticato è 1,890 euro/litro (1,892 il dato precedente), con gli impianti colorati con prezzi tra 1,817 e 1,971 euro/litro (no logo 1,797). La media del diesel servito è 1,773 euro/litro (contro 1,774), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,704 e 1,854 euro/litro (no logo 1,680).    I prezzi medi praticati del Gpl sono tra 0,726 e 0,749 euro/litro (no logo 0,709). Infine, i prezzi medi del metano auto vanno da 1,343 a 1,418 euro/kg (no logo 1,351)

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