Auto, nel 2025 sarà elettrica una su 4 venduta in Ue: quali costeranno meno di 25mila euro

Economia
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Introduzione

Secondo un report della ong Transport & Environment, l’anno prossimo la quota di mercato delle full electric aumenterà fino a raggiungere il 20-24%. A luglio 2024, è stata del 12%. Le BEV saranno lo strumento principale delle case automobilistiche per ridurre le emissioni medie di CO2. Come richiesto dagli obiettivi climatici dell’Unione europea. A trainare l’aumento delle vendite sarà la sempre maggiore disponibilità di modelli con prezzi più abbordabili.

Quello che devi sapere

Il possibile boom delle auto elettriche

  • L’Acea, l’associazione che riunisce l’industria europea delle auto, è impegnata in un braccio di ferro con l’Ue per chiedere lo slittamento dal 2025 al 2027 dell’entrata in vigore dei tagli alla CO2 da nuovi veicoli. Secondo gli obiettivi climatici europei previsti per l’anno prossimo andrebbe ridotta del 15% la media emissiva del venduto annuo. Ma un report, realizzato dalla ong Transport & Environment, che si occupa di decarbonizzazione dei trasporti, dimostra che questo rinvio potrebbe non essere necessario perché l’anno prossimo si prevede un boom nelle vendite di auto elettriche nel Vecchio Continente.

Per approfondire: Auto elettriche, quali sono le alternative a Tesla? Ecco le 10 migliori opzioni

Elettrica un’auto venduta su 4

  • Secondo le previsioni di T&E, l’anno prossimo la quota di mercato delle auto elettriche aumenterà fino a raggiungere il 20-24%. In pratica, a seconda di scenari più o meno positivi, una vettura su 4 (o su 5) tra quelle vendute in Ue sarà full electric, aiutando quindi a ridurre le emissioni come chiesto da Bruxelles. Le stime si basano sulle vendite dell’anno in corso, sulle aspettative di vendita e sui piani di mercato delle case automobilistiche. Per fare un confronto, a luglio 2024, la quota di mercato di auto elettriche vendute è stata del 12%

Il crollo delle emissioni

  • Le BEV (Battery electric vehicle) ovvero i veicoli elettrici saranno lo strumento principale delle case automobilistiche per ridurre le emissioni medie di CO2. Nello "scenario centrale" ipotizzato da T&E, contribuiranno in media per il 60% alla riduzione delle emissioni che le case automobilistiche dovranno conseguire entro il prossimo anno

Il fattore prezzo e le auto sotto i 25mila euro

  • A trainare l’aumento delle vendite dell’elettrico sarà la sempre maggiore disponibilità sul mercato di modelli con prezzi più abbordabili, ovvero sotto i 25mila euro. Nei prossimi mesi diverse le uscite molto attese: dalla Fiat Grande Panda (che dovrebbe costare 24.900 euro) alla Dacia Spring (17.900 euro), dalla Citroen e-C3 (23.900 euro) alla Renault 5 (già ordinabile da maggio e il cui prezzo arriverà sotto i 25mila euro). E ancora basti pensare alla nuova Renault 4, alla Skoda Epiq, alla Hyundai Inster, in commercio dal 2025. Attesa anche per la Cupra Raval e la nuova Tesla (entrambe non supereranno i 25mila euro di costo)

Le strategie dei carmaker

  • Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha spiegato: “Il 2025 sarà un anno importante per gli europei che desiderano acquistare un'auto elettrica. Le BEV dovrebbero arrivare a rappresentare quasi un quarto delle auto nuove vendute nei mercati dell’Unione, grazie alla commercializzazione di una gamma di nuovi modelli più economici. Per contro, la nostra analisi mostra come l’automotive europeo, per centrare i suoi obiettivi climatici, tenda ancora a puntare sull’auto ibrida, ovvero su una tecnologia ben più emissiva dell’elettrico e con poche prospettive di miglioramento. È una strategia poco lungimirante per il clima e per la competizione con l’industria cinese”

Il ruolo delle ibride

  • Sempre secondo lo scenario centrale di T&E, “mentre il maggior contributo all’abbattimento della CO2 verrebbe dalle BEV, grandi gruppi come Stellantis e Volkswagen dovrebbero conseguire una quota importante dei loro risparmi emissivi per essere conformi alle norme europee, affidandosi a veicoli ibridi, rispettivamente per il 33% e il 30% della riduzione di emissioni necessaria. Le vendite di auto ibride dovrebbero anche colmare una parte significativa del gap emissivo per Mercedes-Benz (17%) e Renault (15%). BMW dovrebbe dipendere dagli ibridi plug-in per ottenere il 18% della riduzione delle emissioni necessaria al raggiungimento dell'obiettivo UE 2025. In un ulteriore scenario elaborato, in cui le case auto si affidano maggiormente alla vendita di ibridi per rispettare l'obiettivo (scenario “high HEV”), la quota di mercato complessiva delle BEV, nel 2025, dovrebbe toccare quota 20% rispetto al 24% previsto invece con lo scenario centrale. In tutti gli scenari, Volvo Cars è già oggi conforme alla normativa EU grazie alle elevate vendite di BEV

Gli impatti della flessibilità sull’elettrico

  • La normativa prevede inoltre ulteriori meccanismi di flessibilità per centrare i target Ue. Nel caso in cui la media emissiva del nuovo immatricolato ecceda gli obiettivi fissati, gli automaker possono “unirsi” (pooling) ad altri produttori per contabilizzare congiuntamente le emissioni. Se VW si alleerà con Tesla, ad esempio, nel 2025 il suo obiettivo di vendita di auto elettriche potrebbe ridursi dal 22% al 17%. Un’alleanza tra Ford e Volvo, come già avvenuto nel 2021, potrebbe contenere gli obiettivi di vendita del gruppo di Detroit al 9% delle sue vendite (invece del 21%)

T&E: “Fare di più per sostenere il mercato dell’elettrico”

  • Lo scorso luglio, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha confermato l'obiettivo UE del 100% di vendite di auto a zero emissioni nel 2035. T&E chiede ai legislatori europei e nazionali di fare di più per sostenere la domanda di veicoli elettrici, con politiche per una maggiore penetrazione delle BEV nelle flotte aziendali, per un dispiegamento efficiente e capillare delle infrastrutture di ricarica e con programmi di leasing sociale, come sperimentato in Francia. Andrea Boraschi ha dichiarato: “I governi devono creare un ambiente normativo stabile per i veicoli elettrici, con obiettivi nazionali per le reti di ricarica e un sostegno mirato agli acquirenti.”

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