Patente a crediti per l’edilizia, cosa cambia per la sicurezza sul lavoro nei cantieri

Economia
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Introduzione

Al via dal 1°ottobre 2024 il "Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti”. Pubblicati regolamento attuativo e circolare esplicativa dell'Ispettorato nazionale del lavoro. La patente a punti riguarderà 832mila aziende, vale non solo per le imprese “edili” e verrà sospesa in caso di “colpa grave”. In attesa della piattaforma per registrarsi va inviata una pec con autocertificazione valida fino all’1 novembre. Ecco tutte le regole, come funziona il documento digitale e come fare domanda.

Quello che devi sapere

Arriva la patente per i cantieri

  • Tutto è pronto per assicurare l'operatività dall’1 ottobre 2024 della patente a punti obbligatoria per operare nei cantieri. Il regolamento attuativo del cosiddetto "Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti” è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ed è arrivata anche la circolare esplicativa dell'Ispettorato nazionale del lavoro. Le aziende potranno quindi avviare le procedure e saranno accompagnate lungo tutto il processo di rilascio e prima applicazione continuando a lavorare.

Per approfondire: Patente a punti per i cantieri, sarà obbligatoria da ottobre: cosa c'è da sapere

 

Il caso politico (poi rientrato)

  • A mettere in forse il regolare avvio della patente a crediti era stata nei giorni scorsi la presentazione di alcuni emendamenti della maggioranza al decreto Omnibus che ne chiedevano il rinvio al primo gennaio 2025. Dopo le proteste dei sindacati gli emendamenti sono stati poi ritirati e la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone ha sgombrato il campo dalle incertezze: "Parla chiaro la norma. Parte il primo ottobre e su questo siamo tutti quanti impegnati a fare al meglio il nostro lavoro". Gli ultimi passaggi formali sono stati la pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo del Ministero contenente il Regolamento sulla patente a punti. L'ultimo step, cioè la circolare esplicativa dell'Ispettorato nazionale del Lavoro, è stata invece pubblicata lunedì 23 settembre

Per chi vale la patente

  • La circolare esplicativa diffusa dall'Ispettorato nazionale del lavoro sugli ambiti di applicazione del provvedimento ha chiarito che la patente a punti riguarderà tutte "le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili ad esclusione di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale". Non solo quindi quelle edili. E dovranno avere la patente anche i lavoratori autonomi che operano "fisicamente" nei cantieri. Esclusi però "i soggetti che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ad esempio ingegneri, architetti, geometri ecc.). Soggetti alla patente tutte le imprese e i soggetti interessati stabiliti in uno Stato membro dell'Unione europea diverso dall'Italia o in uno Stato non appartenente all'Unione europea anche se, in questo caso, il rilascio "può avvenire sulla base di una dichiarazione attestante il possesso, per le imprese stabilite in uno Stato membro dell'Unione Europea, di un documento equivalente rilasciato dalla competente autorità del Paese d'origine o, per le imprese stabilite in uno Stato non appartenente all'Unione Europea, riconosciuto secondo la legge italiana"

Patente sospesa in caso di “colpa grave”

  • La sospensione della patente avviene nel verificarsi di infortuni: "da cui deriva la morte o l'inabilità permanente di uno o più lavoratori imputabile al datore di lavoro", al suo delegato o al dirigente come indicati ai sensi di legge "almeno a titolo di colpa grave". L'attività di indagine sugli eventi infortunistici che possono determinare la sospensione della patente compete anche al personale diverso da quello dell'Ispettorato nazionale del lavoro e si precisa "tiene conto, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 2700 del codice civile, dei verbali redatti da pubblici ufficiali intervenuti sul luogo e nelle immediatezze del sinistro, nell'esercizio delle proprie funzioni”

Come funzioneranno le indagini

  • Le indagini dovranno incentrarsi anzitutto sul nesso causale tra l'evento infortunistico e il comportamento, commissivo od omissivo, tenuto dal datore di lavoro, dal delegato o dal dirigente. Pur tenendo conto che l'accertamento definitivo del reato è sempre rimesso all' autorità giudiziaria, l'organo accertatore dovrà acquisire ogni elemento utile ad individuare l'esistenza di una responsabilità diretta "almeno a titolo di colpa grave" di uno o più dei soggetti indicati secondo il criterio del "più probabile che non", fermo restando che, laddove tali responsabilità non siano del tutto chiare e richiedano approfondimenti che possono essere effettuati solo nell'ambito di un procedimento giudiziario, la sospensione non potrà essere adottata. A tal fine, sottolinea la circolare, in linea generale, va ricordato che la "colpa grave" è una forma di responsabilità che va oltre la semplice colpa, caratterizzata da una marcata violazione dei doveri di diligenza, specificamente connessi alla prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori

Cosa si intende con “colpa grave”

  • La circolare dell'Ispettorato entra in dettaglio sulla 'colpa grave'. In particolare: - per quanto concerne il grado di negligenza, la colpa grave implica un comportamento che si discosta notevolmente da ciò che è considerato ragionevole e diligente; - per quanto concerne la violazione delle norme di sicurezza, la colpa grave si concretizza nella violazione evidente e sostanziale di specifiche norme prevenzionistiche da adottare e ciò può includere, ad esempio, il mancato rispetto delle procedure obbligatorie, l'omissione di misure di protezione necessarie o il non aver fornito istruzioni e formazione ai lavoratori; - per quanto concerne la consapevolezza del rischio, un aspetto importante della colpa grave è che il responsabile era, o avrebbe dovuto essere, pienamente consapevole del rischio a cui esponeva i lavoratori e pertanto la colpa grave si manifesta quando il soggetto agisce (o omette di agire) con una coscienza chiara del pericolo ma senza adottare le specifiche misure volte a prevenire il rischio che ha determinato l'evento infortunistico. "Solo laddove siano state accertate tutte le condizioni ivi indicate, ivi compreso il requisito della gravità della condotta, il provvedimento potrà essere adottato", si legge nel testo. Per quanto riguarda la sospensione della patente legata ad un evento infortunistico con esiti mortali, il provvedimento, spiega ancora la circolare, stabilisce che la sua adozione "è obbligatoria, fatta salva la diversa valutazione dell'Ispettorato adeguatamente motivata"

Come fare domanda

  • Per avere la patente in formato digitale, si spiega nel Regolamento, le imprese dovranno presentare domanda attraverso il portale dell’Ispettorato, al seguente indirizzo: https://servizi.ispettorato.gov.it/, dimostrando il possesso di determinati requisiti. Nelle more del rilascio della patente è comunque consentito lo svolgimento delle attività. In fase di prima applicazione, fino al 31 ottobre, per le imprese ed i lavoratori autonomi che già operano in cantieri attivi, occorre presentare una autocertificazione o dichiarazione sostitutiva che attesta il possesso dei requisiti richiesti. L’invio della autocertificazione/dichiarazione sostitutiva dovrà essere effettuato, tramite PEC, all’indirizzo dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it secondo il modello allegato alla circolare e reperibile al seguente link

Come funziona la patente

  • La patente, rilasciata in formato digitale dalla competente sede territoriale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, parte da un minimo di 30 punti, che possono essere incrementati - in base ad alcuni criteri che vanno dalla storicità dell'azienda alle attività, investimenti e formazione - fino ad un massimo di 100. I punti vengono decurtati in seguito a specifiche violazioni. Ma è possibile anche recuperarli

Il recupero crediti

  • I crediti decurtati possono essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi di formazione , da parte del soggetto titolare. Ciascun corso consente di riacquistare cinque crediti, a condizione della trasmissione di copia del relativo attestato di frequenza alla competente sede dell’Ispettorato nazionale del lavoro. I crediti riacquistati non possono superare complessivamente il numero di 15. Trascorsi due anni dalla notifica degli atti e dei provvedimenti  previa trasmissione alla competente sede dell’Ispettorato nazionale del lavoro di copia dell’attestato di frequenza di uno dei corsi la patente è incrementata di un credito per ciascun anno successivo al secondo, sino ad un massimo di dieci crediti, qualora l’impresa o il lavoratore autonomo non siano stati destinatari di ulteriori atti o provvedimenti. Il punteggio è inoltre incrementato di cinque crediti in relazione alle imprese che adottano i modelli di organizzazione e di gestione di cui all’articolo 30

Le sanzioni

  • L'eventuale attività in cantieri temporanei o mobili  da parte di una impresa o un lavoratore autonomo privi della patente o in possesso di una patente con un punteggio inferiore a quindici crediti comporta: il pagamento di una sanzione amministrativa da euro 6.000 ad euro 12.000, non soggetta alla procedura di diffida di cui all’articolo 301-bis e l’esclusione dalla partecipazione ai lavori pubblici di cui al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 per un periodo di sei mesi

I dati del settore

  • Sono 832.500 le imprese del settore edile in attesa della relativa piattaforma digitale, fa sapere l'ufficio studi della Cgia di Mestre. Quasi il 40% (oltre 320mila) delle attività interessate a richiedere la patente a crediti, è costituito da artigiani, molti dei quali stranieri, che non hanno dipendenti. Il 54,9% del totale è composto da imprese individuali (457mila), il 32,9% da società di capitali (circa 274mila) e il 9,3% da società di persone (poco più di 77.300). La regione che ne conta di più è la Lombardia, seguita da Lazio e Campania. Con la patente obbligatoria, ideata nell'ambito della stretta per la sicurezza sul lavoro impressa dopo la tragedia di Firenze di febbraio, si punta ad arginare l'emergenza delle morti sul lavoro nei cantieri. Tra gennaio e luglio, ricorda la Cgia, il numero totale dei decessi nel settore edile ha interessato 577 persone, 18 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Per approfondire: Incidenti sul lavoro, 1200 morti in Italia ogni anno: lo studio della Uil