Manovra, da assegno unico ad asili nido: come potrebbero cambiare misure per le famiglie

Economia
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Introduzione

Pieno sostegno alla natalità. Sono diverse le misure a favore delle famiglie che il governo sta pensando di includere nella Manovra e che sono state anticipate nel Piano strutturale di bilancio. Come specifica il documento, il governo “intende continuare l’azione di contrasto alla denatalità, attraverso servizi alla prima infanzia”: tra gli interventi previsti ci sono il Piano asili nido già incluso dal Pnrr, dove si annovera la messa in disponibilità di 150.480 nuovi posti per bambini tra 0 e 2 anni e tra 3 e 6 anni; e l’intervento sui congedi parentali.

 

Allo studio ci sarebbe anche un intervento sull’assegno unico, dove potrebbero essere escluse alcune voci di spesa dal reddito considerato ai fini Isee aumentando così la cifra che l’Inps sborserebbe alle famiglie. Possibile anche un'estensione del bonus mamme, di cui hanno usufruito quest’anno le lavoratrici madri di due e di tre figli, che arrivi al 2026 e anche oltre.

Quello che devi sapere

Le misure del governo a favore della natalità

  • Assegno unico universale, piano asili nido, congedi parentali, bonus mamme lavoratrici. Sono le misure con cui il governo, secondo quanto indicato nel Piano strutturale di Bilancio, punta a "rafforzare i propri sforzi per contrastare la tendenza demografica negativa", promuovendo famiglia, natalità e superamento dei divari sociali e territoriali

 

Per approfondire: Manovra, incentivi per famiglie e imprese: le ipotesi sulle misure in arrivo

L’assegno unico

  • Il documento cita, tra le misure vigenti, l'Assegno unico universale, di cui "negli ultimi anni hanno beneficiato circa 9,6 milioni di bambini, e nel 2023 sono stati erogati circa 18,2 miliardi, che risultano in aumento per il 2024": "il governo - si afferma - intende continuare l'azione di contrasto alla denatalità, attraverso servizi alla prima infanzia"

Il piano Asili nido

  • Inoltre, tra il 2025 e il 2026, prosegue il Psb, "saranno rafforzate le azioni finalizzate ad assicurare la realizzazione del piano asili nido previsto nel Pnrr. Con un investimento di 3,24 miliardi, esso prevede la messa in disponibilità di 150.480 nuovi posti (per bambini tra 0 e 2 anni e tra 3e 6 anni)"

I congedi parentali

  • A sostegno di una migliore conciliazione tra vita familiare e lavorativa, inoltre, "tra le misure in via di conferma nei prossimi anni, il governo intende intervenire sui congedi parentali". Nello specifico dell'occupazione femminile, si spiega che "il Piano include un insieme di misure, tra cui figurano: per il periodo 2024-2026 la riduzione del 100% dei contributi a carico delle donne lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, con 3 o più figli, entro il limite annuo di 3 mila euro e fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio minore. Solo per il 2024, l'esonero è stato esteso in via sperimentale alle lavoratrici madri di due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio minore"

Le ipotesi allo studio del governo

  • "Sono allo studio del governo - si aggiunge - alcune misure per garantire un maggior sostegno alla natalità, il governo si impegna a supportare le famiglie con figli migliorandone le prospettive socioeconomiche, anche tramite il sostegno alla partecipazione femminile al mercato del lavoro"

La tenuta del sistema Paese

  • “Il sostegno alla natalità è una priorità che resta salda nell'impegno del governo perché su questo fronte lo scenario zero, ovvero non fare nulla, significherebbe andare dritti verso il disastro”, ha sottolineato il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti. La ragione è chiara: “Con i dati attuali sulle nascite non solo non c'è futuro per il sistema previdenziale, ma neanche per quello produttivo”

Le idee sull'assegno unico

  • Sono diverse le ipotesi in questo senso: per quanto riguarda l’assegno unico, che da noi raggiunge quasi dieci milioni tra bambini e ragazzi e che tra il 2022 e i primi mesi del 2024 ha visto aumentare l’importo medio della mensilità, si studia la possibilità di escludere alcune voci di spesa dal reddito considerato ai fini Isee. Un intervento, quest'ultimo, che di riflesso farebbe aumentare le somme erogate dall'Inps alle famiglie

Le idee sui congedi parentali

  • Per facilitare la permanenza delle lavoratrici madri nel mercato del lavoro è allo studio anche un potenziamento dei benefici legati ai congedi parentali. Secondo quanto rilevato dall’Inps, inoltre, i congedi parentali sono richiesti prevalentemente da dipendenti con contratto a tempo determinato e impiegati in aziende di grandi dimensioni. Secondo le idee dell’esecutivo, la scelta migliore sarebbe quella di garantire una migliore conciliazione tra vita familiare e lavorativa in tutte le realtà lavorative, Pmi incluse

Le idee sul bonus mamme per le lavoratrici con tre figli

  • Infine, l'ultima legge di Bilancio ha introdotto per il periodo 2024-2026 la riduzione del 100 per cento dei contributi a carico delle donne lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato con 3 o più figli, entro il limite annuo di 3 mila euro e fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio minore. Si pensa di estendere la misura anche oltre il 2026 

Le idee sul bonus mamme per le lavoratrici con due figli

  • Storia diversa per le lavoratrici madri di due figli, che si sono viste concedere il bonus in via sperimentale nel 2024: per loro si pensa di confermare la misura anche nei prossimi due anni

 

Per approfondire: Manovra, da detrazioni ad assegno unico: il governo al lavoro sugli aiuti per le famiglie