Manovra, da detrazioni ad assegno unico: il governo al lavoro sugli aiuti per le famiglie
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L’appuntamento del prossimo 20 settembre, nel quale l’esecutivo presenterà a Bruxelles il Piano Strutturale di Bilancio, apre la stagione della manovra di fine anno. Gli obiettivi sono chiari: sostenere più possibile le famiglie e il ceto medio. Per questa fascia di contribuenti è previsto il taglio delle aliquote Irpef, ma tutto dipenderà dal gettito proveniente dal concordato preventivo.
Per quanto riguarda le famiglie, invece, le idee sono diverse ma lo scopo è unico: “Favorire le detrazioni per i nuclei e spingere la natalità. Ci sono diverse strade: o potenziare l'assegno unico o introdurre detrazioni specifiche per i figli, perché adesso la detrazione c'è dopo i 21 anni”, ha dichiarato il viceministro all’Economia Maurizio Leo, prima infatti sono state sostuite dall'assegno unico. Quantificare le risorse sarà il primo passo per capire come muoversi e far fronte anche alle richieste dei partiti.
Quello che devi sapere
Le priorità
- Sostegno alla famiglia e al ceto medio. Sono le due priorità alla quali il governo lavora in vista della manovra. Per questi due obiettivi è caccia alle risorse nelle pieghe del bilancio ma anche attraverso uno strumento come quello del concordato preventivo che, nelle intenzioni della maggioranza, verrà reso "ancora più attrattivo", attraverso lo strumento del decreto omnibus, in discussione al Senato.
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Il taglio delle aliquote Irpef
- Dipenderà proprio dal gettito che porterà questo strumento il destino del taglio delle aliquote Irpef che il governo vorrebbe fortemente e che viene quantificato tra i 2,5 e i 4 miliardi di euro. Per scalare l'aliquota dal 35% al 33% sui redditi fino a 50mila euro - calcola il viceministro Maurizio Leo - servono 2,5 miliardi, mentre il conto sale a 4 miliardi se il beneficio fiscale viene esteso fino a 60mila euro, ora tassati al 43% nell'ultima tranche di reddito
Il sostegno alla natalità
- Ma oltre ai ceti medi si punta anche sul sostegno alla natalità. "L'obiettivo - spiega Leo - è venire incontro alla famiglia. Questo è un tema prioritario". Con una doppia possibilità allo studio: il governo, dice il viceministro, vuole "favorire le detrazioni per la famiglia e la natalità. Ci sono diverse strade: o potenziare l'assegno unico o introdurre detrazioni specifiche per i figli, perché adesso la detrazione c'è dopo i 21 anni". Due opzioni allo studio, dunque, per un pacchetto che viene stimato tra i 5 e i 6 miliardi
Le ipotesi sull’assegno unico
- L'assegno unico potrebbe essere rimpinguato ma è difficile ipotizzare, si spiega dalla maggioranza, l'introduzione di una soglia di reddito che andrebbe a cambiare del tutto la misura di tipo universalistico. Altro discorso, sul quale si starebbe ragionando, invece, è quello di escludere l'assegno dall'Isee per evitare ricadute su altre possibili agevolazioni
Le detrazioni
- Un'altra strada è invece quella dell'introduzione di detrazioni per scaglioni di reddito. La soluzione, in ogni caso, dipenderà non solo dalla fattibilità tecnica ma anche dalle risorse a disposizione per una manovra che viene quotata tra i 23 e i 25 miliardi
Il programma per il Psb/1
- Il primo step per capire quanto la coperta potrà essere ampia sarà quello del Psb: il piano che indicherà riforme e investimenti della traiettoria settennale per l'aggiustamento del bilancio. Il piano dovrebbe essere illustrato dal ministro Giancarlo Giorgetti nel Consiglio dei ministri di martedì prossimo anche se servirà ancora del tempo. Soprattutto servirà la revisione dei dati macro che l'Istat ha in programma per il 23 settembre, dopo di che verrà definitivamente ultimato per il varo in Cdm
Il programma per il Psb/2
- Poi ci saranno, come spiegato nella capigruppo dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, una decina di giorni per l'esame parlamentare e verrà inviato a Bruxelles entro la prima decade di ottobre. "È davvero importante - ha ricordato il presidente dell'Eurogruppo Paschal Donohoe al termine della riunione di ieri - che i piani siano credibili e completi per garantire che realizziamo i due obiettivi di consentire alle nostre economie di crescere e anche di garantire che abbiamo finanze pubbliche stabili, sicure e solide"
Le proposte dei partiti/1
- Una volta messo a punto il Psb sarà più chiaro su quante risorse si potrà contare anche per esaudire eventuali richieste dei partiti, che rivendicano le loro misure bandiera. Sul fronte detrazioni Noi Moderati chiede il raddoppio del tetto di quelle scolastiche al 19% (attualmente è a 800 euro). Prioritaria per la Lega è invece la questione della flat tax
Le proposte dei partiti/2
- Su un altro fronte si pone Forza Italia, che ritiene centrale la conferma della rivalutazione straordinaria almeno al 2,5%. Gli azzurri insistono anche sul fondo per il caro affitti degli studenti fuori sede. Per capire quanta agibilità ci sarà sulle richieste che esulano dai filoni prioritari della manovra sarà però necessario attendere il varo del Psb.
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