In Italia nel 2050 serviranno 3,6 milioni di nuove case: i dati e i possibili scenari

Economia
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Introduzione

L'Italia sarà uno tra i principali Paesi leader dell'area Ue per quanto riguarda la crescita del mercato immobiliare nel biennio 2024-2025, con un fatturato immobiliare che aumenterà del 3,4% entro la fine di quest'anno e del 5,7% il prossimo. Questo uno dei dati emersi dall'"European Outlook 2025" presentato da Scenari Immobiliari e Investire Sgr in occasione del 32esimo Forum di previsioni, recentemente svoltosi a Rapallo (Genova).

 

Ma non solo, perché secondo quanto sottolineato dal report “La casa per la città del futuro”, nel 2050 in Italia, serviranno 3,6 milioni di nuove case. Nello specifico, dovrebbero concentrarsi per quasi il 5% sul territorio di Milano, per il 3% su quello di Roma e per circa l’1% negli altri principali capoluoghi, con dimensioni sostanzialmente triplicate se si considerano pure le rispettive aree metropolitane estese

Quello che devi sapere

Il mercato immobiliare in Italia

L'Italia sarà uno tra i principali Paesi leader dell'area Ue per quanto riguarda la crescita di mercato immobiliare nel biennio 2024-2025, con un fatturato che aumenterà del 3,4% entro la fine di quest'anno e del 5,7% il prossimo. Questo uno dei dati emersi dall'"European Outlook 2025" presentato da Scenari Immobiliari in occasione del 32esimo Forum di previsioni, recentemente svoltosi a Rapallo (Genova). Ma non solo, perché secondo quanto sottolineato poi dal report “La casa per la città del futuro”, nel 2050 in Italia, serviranno 3,6 milioni di nuove case

 

 

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L'urgenza abitativa dei prossimi anni

Lo ha riportato anche, nel dettaglio, un’analisi curata da “Il Sole 24 Ore” secondo cui per assecondare le sempre più importanti esigenze legate alla necessità di una casa, nei prossimi 25 anni, le stime degli esperti parlano dell’urgenza di costruire nel nostro Paese oltre tre milioni di nuove abitazioni, concentrate soprattutto nelle principali aree metropolitane

 

 

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L'urgenza abitativa dei prossimi anni

Le percentuali su Milano e Roma

Nello specifico, dovrebbero concentrarsi per quasi il 5% sul territorio di Milano, per il 3% su quello di Roma e per circa l’1% negli altri principali capoluoghi, con dimensioni sostanzialmente triplicate se si considerano pure le rispettive aree metropolitane estese

 

 

 

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Gli investimenti stimati

A quanto dovrebbero ammontare gli investimenti immobiliari, sempre secondo le stime degli esperti di settore? Ad oltre mille miliardi di euro, a cui potrebbero anche aggiungersi 4,2 miliardi annui destinati alla manutenzione delle unità abitative. Considerando una ripartizione per città, su Milano potrebbero essere circa 39 i miliardi di euro investiti mentre su Roma oltre 26. Da qui ne consegue un valore immobiliare potenziale che supera i 1.400 miliardi di euro, di cui 165 miliardi a Milano e 138 a Roma

Gli investimenti stimati

Le richieste della popolazione universitaria

Nel report, in cui è stata coinvolta anche Investire Sgr, sono emersi altri aspetti specifici. Ad esempio, è stato sottolineato come città quali Milano, Bologna e Roma tra le altre nel nostro Paese verranno scelte in particolar modo dalla futura popolazione universitaria e dai giovani professionisti come mete per vivere, incrementando così notevolmente il loro livello di attrattività e appetibilità

Gli over 75

Ma c’è un’altra fetta di popolazione coinvolta nello sviluppo del mercato italiano immobiliare. Infatti, i capoluoghi del Nord Italia, tra cui soprattutto Milano, saranno anche quelli maggiormente pronti alla diffusione di soluzioni abitative specifiche e dedicate per la popolazione over 75, seppur in Italia questa tipologia di unità abitativa risulti ad oggi ancora poco sviluppata considerando altri Paesi dell’Ue

Firenze e Torino

Firenze, ad esempio, potrebbe spostare le attenzioni verso il senior living e il cohousing per over 75, mentre Torino, che oggi propone una significativa copertura in termini di posti letto disponibili e destinati a studenti fuori sede, potrebbe concentrarsi maggiormente verso unità abitative moderne, con una buona disponibilità di servizi accessori

Firenze e Torino

Palermo e Napoli

Spostandosi al Sud, ha spiegato il rapporto, città quali Palermo e Napoli, nelle quali la richiesta dei più giovani ad oggi è in diminuzione, potrebbero dare maggior spazio a residenze in vendita e in locazione di nuovissima generazione, puntando su elevati livelli di qualità edilizia

Uno scenario possibile

Stando ancora alle stime, nei prossimi 25 anni la popolazione potrebbe essere composta da tante persone che preferiranno vivere da sole e più disposte a scegliere soluzioni di coabitazione, mentre le famiglie cambieranno la propria composizione e di conseguenza esprimeranno esigenze di spazio diverse rispetto ad oggi. Questo, dicono gli esperti, dovrebbe portare di conseguenza alla crescita della domanda relativa a prodotti specializzati specie nell’ambito immobiliare, molto più di quanto accade adesso

Il periodo più difficile verso la conclusione

Allargando lo spettro, comunque, "il periodo più difficile per l'immobiliare europeo e italiano dovrebbe essere vicino alla conclusione”, ha spiegato Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari. Sul fronte delle compravendite residenziali, il rapporto ne ha previste, più nell’immediato, un incremento di 720mila in Italia nel 2024, mentre per il 2025 dovrebbero essere circa 760mila pari ad un +36% rispetto al 2020

Il periodo più difficile verso la conclusione

I prezzi delle case

Oltre il 90% delle compravendite riguarda case vecchie e questo spinge le quotazioni al rialzo per le abitazioni nuove o comunque di migliore qualità, che non richiedono interventi di riqualificazione. Proprio sui prezzi di vendita, si prevede una crescita del 3,1% a livello nazionale, ma nelle grandi città le variazioni saranno più significative, con Milano che guida la classifica delle prime 10 città con un +6,9%, davanti a Venezia con un +6,5% e Roma con un +6%. Seguono Bergamo (+5,2%), Bologna (+5,1%) e Napoli (+5%).