Prezzo del petrolio ai minimi dal 2021, si abbassa il costo della benzina: cosa succede

Economia
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Introduzione

Per la prima volta in quasi tre anni il Brent è sceso sotto i 70 dollari al barile. Sono responsabili diversi fattori, dal calo della domanda soprattutto asiatica (Cina e India in testa) alle preoccupazioni derivanti dalla richiesta di una maggiore produzione voluta dall’Opec+.

 

Intanto, i carburanti risentono del crollo dei costi: il prezzo medio della benzina self service, per esempio, scende a 1,77 euro al litro, ai minimi dell'anno.

Quello che devi sapere

I cali dei giorni scorsi

  • Nei giorni scorsi si è verificato un calo importante dei costi del petrolio, su scala globale. Per la prima volta dal 2021, il valore del Brent è scivolato sotto i 70 dollari al barile, arrivando a toccare quota 69,08. A scendere sono state anche le quotazioni a New York, dove perdono il 4,31% a 65,75 dollari al barile. Il prezzo del Brent è poi rimbalzato, tornando sopra quota 70 dollari.
    Sono diverse le cause che stanno provocando questo calo: tra queste, si segnala la decisione dei Paesi Opec+ (anche se rimandata di due mesi) di aumentare la produzione, e i timori per un possiible rallentamento dell'economia globale.

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Cos’è il brent

  • Il brent è una miscela di petrolio derivante da giacimenti nel Mare del Nord. Viene estratto in mare ed è considerato di grande qualità, oltre che ideale per la raffinazione di benzina e diesel. È ritenuto inoltre un punto di riferimento per i mercati: i suoi prezzi influenzano in modo diretto anche quelli delle altre miscele, in tutto il mondo 

Perché i prezzi si abbassano

  • Alla base di questo andamento ci sono diversi fattori. Prima di tutto i timori per il rallentamento dell’economia globale, e in particolare di quella cinese: Pechino è uno dei principali consumatori di petrolio al mondo. Un ruolo importante però è giocato anche dall’India, che in agosto ha registrato una diminuzione dei consumi di carburanti del 6,7%. Si segnala, quindi, una domanda debole da parte dell’Asia 

Le decisioni dell’Opec+

  • Fra i fattori determinanti c’è stato anche l’annuncio dei Paesi dell’Opec+, l'Organizzazione dei Paesi Esportatori del Petrolio (più la Russia), che ha fatto sapere di voler aumentare a ottobre la produzione di 180mila barili al giorno. Dato l’abbassamento della domanda, infatti, il programmato aumento della produzione potrebbe deprimere ancor più il mercato mentre c'è incertezza sulla durata e vastità dello stop della produzione in Libia. Data la progressiva diminuzione dei prezzi del greggio, l’Opec ha deciso di rimandare l’aumento di produzione di alcuni mesi 

Aumento ridotto rispetto al 2023

  • Secondo le stime della Iea, l’Agenzia internazionale per l’Energia, il consumo mondiale è aumentato di 800mila barili al giorno nei primi sei mesi dell’anno. Un terzo rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Si tratta del valore più basso dai tempi del Covid. Pesa anche il crollo di richiesta di benzina negli Stati Uniti, il più grande consumatore di petrolio al mondo. Diminuita, inoltre, la quantità di raffinerie e il consumo di carburante distillato 

I paesi non Opec+

  • Per quanto riguarda invece la produzione di petrolio nei Paesi che non fanno parte dell'Opec+, questa dovrebbe crescere di 1,5 milioni di barili al giorno quest’anno, sempre secondo le stime dell’Aie. A guidare gli incrementi dovrebbero essere Stati Uniti, Brasile, Canada e Guyana

I carburanti

  • I carburanti, come conseguenza, stanno subendo diversi ribassi. Da segnalare Eni, che taglia di 3 centesimi il prezzo raccomandato della benzina e di 2 centesimi quello del diesel. In attesa di recepire queste ultime riduzioni, le medie nazionali dell’11 settembre dei prezzi praticati alla pompa arretrano ulteriormente a valle dei precedenti tagli, con il diesel self tornato sui livelli di fine gennaio 2022 e la verde self vicina ai minimi del 2024

I prezzi medi

  • Il prezzo medio della benzina self service scende a 1,77 euro al litro, ai minimi dell'anno. Lo fa sapere Staffetta petrolifera sottolineando che il gasolio scende sotto quota 1,65 euro al litro, livello più basso dal 21 gennaio 2022. Secondo le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, rilevati su circa 18mila impianti la benzina self service è a 1,770 euro al litro mentre il diesel self service è scambiato a 1,649 euro al litro. Il prezzo medio della benzina servito è 1,915 euro al litro, quello del diesel servito a 1,794 euro al litro. Il Gpl servito viene venduto in media a 0,716 euro al litro. Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,867 euro al litro (servito 2,137), gasolio self service 1,765 euro al litro (servito 2,041), Gpl 0,858 euro al litro, metano 1,453 euro al /kg, Gnl 1,337 euro al kg

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