Unicredit-Commerzbank, la protesta dei sindacati tedeschi: "Ci opporremo in ogni sede”

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Lo Stato tedesco rimane in possesso di azioni pari a circa il 10% del capitale, riporta l’Agenzia finanziaria tedesca che spiega che l’offerta italiana è stata “significativamente superiore a tutte le altre”

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Unicredit ha comprato una quota del 4,5% in Commerzbank per 702 milioni di euro. Una mossa che vede la sua partecipazione nella seconda banca tedesca al 9%. Lo Stato tedesco rimane in possesso di azioni pari a circa il 10% del capitale, riporta l’Agenzia finanziaria tedesca che spiega che l’offerta italiana è stata “significativamente superiore a tutte le altre”. La partecipazione in mano a Unicredit vale complessivamente 1,6 miliardi di euro, la banca ha infatti una capitalizzazione di borsa di 17,7 miliardi. Un valore aumentato di ben il 18% dopo l’annuncio dell’operazione. Gli analisti giudicano positivamente la mossa di Unicredit, ma i sindacati della banca alzano le barricate.  

La protesta dei sndacati

Il sindacato Ver.Di chiede al governo tedesco di impedire l’acquisto di Commerzbank da parte di Unicredit. “Il ministro federale delle Finanze, Christian Lindner, deve prendere un impegno chiaro con la Germania come sede di business e opporsi all’imminente acquisizione di Commerzbank da parte di UniCredit” afferma Frank Werneke, presidente del secondo maggior sindacato tedesco dopo Ig Metall. Stefan Wittmann ,rappresentante dei lavoratori che siede nel consiglio di amministrazione di Commerzbank è ancora più duro: “Non abbiamo bisogno che gli italiani entrino e facciano fallire le banche tedesche tradizionali. Non abbiamo bisogno di un altro disastro come quello che abbiamo visto alla Hypovereinsbank (banca tedesca con cui Unicredit si è fusa nel 2005, ndr)”.

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