Quota 103, le domande sono sotto le stime: 7mila in tutto, erano previste 17mila

Economia
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Introduzione

Con grande probabilità, la scarsa adesione alla misura è legata alla penalizzazione economica che si avrebbe con il ricalcolo contributivo e alla scarsa convenienza in termine di anticipo rispetto all'uscita con 42 anni e 10 mesi indipendentemente dall'età (41 e 10 per le donne).

 

Per accedere alla pensione con Quota 103, infatti, servono 41 anni di contributi. Inoltre, bisogna aspettare 7 mesi di finestra mobile (9 per il pubblico impiego): si anticiperebbe quindi di appena un anno e sei mesi

Quello che devi sapere

Domande più basse del previsto

  • È più bassa del previsto l'adesione alla nuova Quota 103, dopo la stretta prevista per il 2024 che impone il ricalcolo contributivo dell'assegno: le domande per la nuova formula (62 anni di età e 41 di contributi ) arrivate all'Inps sono circa 7.000 e a fine anno potrebbero essere circa la metà di quelle stimate nella legge di Bilancio per l'anno (17mila).

Per approfondire: 

Pensioni, ipotesi “quota 41 light”. In cosa consiste e come cambierebbe l’assegno

Il 20% delle domande a rischio respingimento

  • Il 20% di queste 17mila domande stimate, inoltre, rischia di essere respinta. Lo apprende l'agenzia Ansa da fonti vicino al dossier 'manovra di bilancio', secondo le quali potrebbe essere possibile proseguire con la misura stanziando circa il 70% di quanto stanziato l'anno scorso 

I fondi stanziati fino al 2026

  • Per Quota 103 sono stati stanziati con la scorsa legge di Bilancio 149 milioni di euro per il 2024. Se ne aggiungeranno altri 835 milioni nel 2025 – per quella data le uscite dovrebbero essere 25mila – e 355 milioni nel 2026

A cosa è dovuta la scarsa adesione

  • La bassa adesione alla misura sembra essere legata alla penalizzazione economica che si avrebbe con il ricalcolo contributivo e alla scarsa convenienza in termine di anticipo rispetto all'uscita con 42 anni e 10 mesi indipendentemente dall'età (41 e 10 per le donne)

Come funziona/1

  • Se si accede alla pensione con Quota 103, infatti, è necessario avere 41 anni di contributi e aspettare 7 mesi di finestra mobile (9 per il pubblico impiego): si anticiperebbe quindi di appena un anno e sei mesi rispetto all'uscita con 42 anni e 10 mesi, che salirebbero a 43 anni e un mese con i tre mesi di finestra mobile previsti per questa misura

 

Come funziona/2

  • L'anticipo, come detto, si riduce ancora per i lavoratori pubblici (solo di un anno e quattro mesi). Lo fa in particolare per le donne che uscirebbero con Quota 103 con 41 anni e 9 mesi e con la pensione anticipata indipendente dall'età con 42 anni e un mese. Molti i pensionandi inoltre che fanno i conti su quanto perderebbero con il ricalcolo completamente contributivo

A chi conviene questa scelta

  • L'anticipo potrebbe portare un assegno a essere non troppo diverso in caso di carriera piatta ma molto penalizzante in caso di carriera rapida con un aumento consistente delle retribuzioni negli ultimi anni di lavoro. Quindi la scelta diventa conveniente per chi ha lasciato o è costretto a lasciare il lavoro solo se non ha avuto una rapida progressione di carriera e retribuzione

I requisiti

  • I requisiti per accedere a Quota 103 (prevista dall'art 1 commi 139-140 della legge 213 2023 ) sono questi: avere almeno 62 anni di età, avere accumulato 41 anni di contributi e non essere già beneficiari di un trattamento pensionistico

Opinioni diverse nel governo

  • Il tema relativo alle pensioni, intanto, si inserisce anche nella programmazione della legge di Bilancio per il 2025, che prevede al momento circa 25 miliardi. Sono confermati l'Ape sociale e per Opzione donna, ma è necessario per Palazzo Chigi trovare una sintesi fra priorità diverse: la Lega vorrebbe tenere il punto su Quota 41 (su cui da tempo insiste) sostituendola a Quota 103, ma con il ricalcolo interamente contributivo se si confermasse il trend di scarsissima adesione alla misura dopo la stretta dell'anno scorso. Forza Italia, invece, punterebbe su un aumento delle minime

Cos’è Quota 41

  • Secondo quanto proposto dalla Lega, Quota 41 consentirebbe di accedere al pensionamento anticipato a chi ha raggiunto 41 anni di contributi versati, senza limiti d’età. La stessa misura era stata discussa in occasione del Conte I. La critica principale che viene mossa a questa opzione è il costo: secondo alcune stime diffuse dall’Inps alcuni fa, peserebbe sui bilanci con almeno 12 miliardi in più. Pasquale Tridico, ex presidente Inps e oggi capo delegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo, ha definito Quota 41 tutta contributiva “una presa in giro. Non c'è bisogno, abbiamo già l'uscita contributiva a 64 anni con almeno 20 di contributi. Modello che peraltro il governo ha peggiorato alzando il livello minimo da versare portandolo da 2,8 a 3 volte l'assegno sociale. La proposta della Lega è solo uno spot elettorale”

Il governatore della Banca d’Italia

  • Dal Meeting di Rimini, intanto, si è espresso sul tema previdenziale anche il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta: "L'Italia è l'unico Paese dell'area dell'euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito è pressoché equivalente a quella per l'istruzione”. Il calo demografico in tutta Europa, spiega, "rischia di avere effetti negativi sulla tenuta dei sistemi pensionistici, sul sistema sanitario", sugli investimenti e sulla sostenibilità del debito. Occorre aumentare l'occupazione di giovani e donne, ma "anche misure che favoriscano un afflusso di lavoratori stranieri regolari costituiscono una risposta razionale sul piano economico, indipendentemente da valutazioni di altra natura"

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