Dichiarazione di successione, tasse e agevolazioni sulle donazioni: le novità

Economia
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Introduzione

Fra le modifiche alla normativa, una riguarda i giovani eredi sotto i 26 anni: potranno utilizzare subito i soldi presenti in conti bancari o in altre istituzioni finanziarie che fanno parte dell’eredità per pagare le imposte sui beni ereditati. L’erede dovrà eseguire il pagamento della tassa principale – “imposta autoliquidata” – entro 90 giorni dalla dichiarazione di successione.

 

In caso di errori o discrepanze, il Fisco può richiedere un’imposta aggiuntiva chiamata “imposta complementare”. Infine, è stata cancellata la tassa “suppletiva”. Le modifiche all’importo dovuto saranno gestite dall’ufficio competente senza ulteriori tasse supplementari. 

Quello che devi sapere

Novità su successioni e donazioni

  • Nei giorni scorsi il governo ha messo a punto nuove procedure di calcolo e liquidazione relative alle imposte di registro, donazione e successione. Si tratta di una riforma molto ampia che modifica anche le regolamentazioni sui trasferimenti d’azienda in famiglia e la tassazione dei trust, con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2025. Sono stati introdotti, nello specifico, alcuni cambiamenti al sistema delle successioni con l’obiettivo di semplificare le procedure e agevolare soprattutto i giovani eredi

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Contribuenti sotto i 26 anni

  • La modifica prevede che i giovani eredi sotto i 26 anni possano utilizzare immediatamente i soldi presenti in conti bancari o in altre istituzioni finanziarie che fanno parte dell’eredità per pagare le imposte sui beni ereditati. Questo significa che la banca o l’istituto finanziario potranno rilasciare subito i fondi necessari per coprire le tasse e altre spese legate all’eredità, inclusi eventuali debiti fiscali, rendendo più facile per i giovani gestire questi pagamenti

Autoliquidazione

  • Viene introdotta inoltre un’autoliquidazione per calcolare e versare le imposte di successione: gli eredi potranno gestire in autonomia queste pratiche, senza dover necessariamente rivolgersi a commercialisti o altri professionisti. Lo stesso vale anche per l’imposta di registro

Come cambierà il quadro

  • Se il nuovo decreto diventerà legge, cambierà il quadro relativo al pagamento delle tasse su questo tema. Nello specifico, l’erede dovrà eseguire il pagamento della tassa principale – “imposta autoliquidata” – entro 90 giorni dalla dichiarazione di successione. In caso di errori o discrepanze, il Fisco può richiedere un’imposta aggiuntiva chiamata “imposta complementare”. Infine, è stata cancellata la tassa “suppletiva”. Le modifiche all’importo dovuto saranno gestite dall’ufficio competente senza ulteriori tasse supplementari

Presentazione per via telematica o raccomandata

  • La presentazione della dichiarazione di successione deve avvenire solo in modalità telematica entro 12 mesi dall’apertura della successione. Questa regola non riguarda i soggetti non residenti, che potranno inviare la dichiarazione tramite raccomandata

Gli estremi degli atti di vendita o cessione

  • Secondo le nuove norme inoltre non è più necessario indicare gli estremi degli atti di vendita o cessione effettuati negli ultimi 6 mesi. Allo stesso modo, non è richiesto allegare gli estratti catastali degli immobili o i certificati dei pubblici registri per navi e aeromobili. Questi requisiti sono stati eliminati

I trasferimenti d’azienda all’interno della famiglia

  • Nel decreto sono previste anche agevolazioni per i trasferimenti d’azienda all’interno della famiglia. Su questa materia si è espressa la Corte costituzionale: con una sentenza ha stabilito che anche il convivente di fatto va equiparato a un familiare. Con le nuove norme si stabilisce che se il de cuius trasferisce quote sociali o azioni di una società di capitali o cooperativa a discendenti o al coniuge non dovrà pagare le tasse, a patto che il trasferimento conferisca il controllo della società o il controllo dell’erede fosse già presente prima del trasferimento. Questa agevolazione fiscale è condizionata però dal fatto che il controllo delle quote o azioni venga mantenuto per almeno 5 anni dalla data del trasferimento. L’esclusione dalla tassazione si applica anche alle quote e azioni di società che sono residenti in Paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo o in Stati che garantiscono uno scambio di informazioni considerato adeguato

I trust

  • Per quanto riguarda i trust, l’imposta si applica al momento del trasferimento dei beni e diritti a favore dei beneficiari. Sarà possibile però anticipare il prelievo a quando il trustee presenterà la dichiarazione di successione o quando verranno conferiti i beni nel trust. In questo caso avverrà la tassazione senza far scattare un prelievo aggiuntivo quando i beni saranno trasferiti al beneficiario

Bollo

  • L’imposta di bollo sarà soggetta a una modifica dal 1° gennaio 2025: il pagamento del prelievo riferito ad atti da registrare a termine fisso sarà fattibile con modello F24, quindi anche con la possibilità di compensazione. E sempre sul bollo è stata introdotta la dichiarazione integrativa per correggere errori o omissioni

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