Investimenti, più della metà giovani si affida a consigli di influencer: l'allarme Consob

Economia
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Introduzione

In Italia, come rileva la Commissione di vigilanza, un cittadino su tre forma sui social media le sue scelte di investimento. Cifra che sale al 58% se si restringe il campo ai giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 34 anni. 

 

Tra gli oltre duemila intervistati dalla Consob, il 53% dei risparmiatori che ha dimostrato basse conoscenze di base ha dichiarato di informarsi proprio sui social.

Nel nostro Paese, nel solo 2023, sono stati pubblicati sui vari portali quasi 1 milione di post al giorno a tema economia e finanza. E dal 2019 ad oggi la Consob ha oscurato più di 1.100 piattaforme di trading abusive, molte delle quali sfruttavano proprio la leva dei social.

 

C’è però anche un aspetto positivo: in generale il grado di cultura finanziaria sta aumentando in Italia. Dal 2022 al 2024 le conoscenze sulla relazione rischio-rendimento, sui mutui e sulla diversificazione sono migliorate rispettivamente dall’89% al 94%, dal 79% all’83% e dal 73% al 77%. 

Quello che devi sapere

La tendenza: investire seguendo i consigli degli influencer sui social

  • Oggi nel nostro Paese, come rileva la Commissione di vigilanza, un italiano su tre forma sui social media le sue scelte di investimento. Cifra che sale al 58% se si restringe il campo ai giovani italiani di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Un vero e proprio record quest’ultimo, essendo di 10 punti percentuali più alto della media mondiale, pari al 48% stando agli ultimi aggiornamenti dall’associazione Cfa Institute

Per approfondire:

Consob, più criptovalute e investimenti sostenibili nel portafoglio degli italiani: i dati

Sui social chi ha meno conoscenze finanziarie

  • Secondo quanto emerge dall’indagine, come scrive anche La Repubblica, l’aspetto fra i più preoccupanti è che il ricorso alle piattaforme social è particolarmente frequente tra coloro che, dati alla mano, mostrano il minor grado di cultura finanziaria. Tra gli oltre duemila intervistati dalla Consob, il 53% dei risparmiatori che ha dimostrato basse conoscenze di base ha dichiarato di informarsi proprio sui social. "Gli investitori con posizione finanziaria più solida – confermano gli esperti dell’authority nazionale – ricercano più frequentemente le informazioni sugli investimenti da fonti informative ufficiali o specializzate sulla finanza”. In tale contesto, va da sé che chi si affida di più ai social media per raccogliere nozioni sugli investimenti, essendo meno competente e finanziariamente più fragile, può essere esposto con maggiore probabilità al rischio di assumere decisioni di investimento di cui non ha piena consapevolezza o che non è in grado di valutare adeguatamente, oltre al pericolo di essere vittima di frodi finanziarie”

 

Le competenze dei “finfluencer”

  • Ma chi dà consigli sui social media? Non sempre si tratta di esperti. Per esempio, tre anni fa, la Commissione di vigilanza olandese aveva studiato 150 finfluencer (influencer finanziari, ndr), scoprendo che la quasi totalità non aveva nemmeno un titolo di studio, ma ugualmente promuoveva prodotti rischiosi come i contratti per differenza

I dati dell’Italia

  • In Italia nel solo 2023 sono stati pubblicati sui vari portali quasi 1 milione di post al giorno a tema economia e finanza. Ma dal 2019 ad ogg la Consob ha oscurato più di 1.100 piattaforme di trading abusive, molte delle quali sfruttavano proprio la leva dei social

Le preoccupazioni

  • Già a fine giugno, il Commissario Consob Carlo Comporti in un intervento alla presentazione della relazione annuale dell'Ocf, spiegava che quello degli influenze finanziari “è un fenomeno globale che stiamo cercando di risolvere con altri regolatori", osservando che informazioni "non selezionate e non verificate" possono produrre nei confronti degli investitori retail informazioni "manipolate e fuorvianti" per il risparmiatore. Il fenomeno dei cosiddetti 'finifluencer' presenta "insidie" ha aggiunto

L’aspetto positivo: cresce la conoscenza generale

  • C’è però anche un aspetto positivo: in generale il grado di cultura finanziaria sta aumentando in Italia. Dal 2022 al 2024 le conoscenze sulla relazione rischio-rendimento, sui mutui e sulla diversificazione sono migliorate rispettivamente dall’89% al 94%, dal 79% all’83% e dal 73% al 77%. La conoscenza sull’inflazione è invece rimasta stabile all’83%. La domanda su cosa siano i tassi di interesse, infine, ha registrato la crescita più alta, dal 75% all’88%

Per approfondire:

Investire in Borsa in 10 anni: i consigli degli esperti