Caro traghetti, per andare a Olbia in 4 persone la spesa media è di 1.640 euro
EconomiaIntroduzione
In un quadro di rincari che coinvolge tutti gli aspetti delle vacanze degli italiani, dai voli agli alberghi fino ai ristoranti, anche i prezzi dei trasporti per le isole aumentano e - secondo uno studio di Adiconsum Sardegna - possono raggiungere la stessa cifra di uno stipendio mensile di un lavoratore medio.
Non va meglio in Sicilia dove, sottolinea Federalberghi Isole di Sicilia, ai costi sempre più alti si aggiunge "l'insufficienza di navi e corse previste dalla convenzione regionale, i cui bandi sono spesso andati deserti. Questo rappresenta l'ennesima spada di Damocle sulla testa degli abitanti e degli operatori turistici".
Quello che devi sapere
Un’estate di rincari
- Pochi giorni fa l’Istat ha confermato l’inflazione di giugno a un +0,8%. Un dato che secondo l'Unione Nazionale Consumatori si ripercuote inevitabilmente sulle vacanze delle famiglie italiane: "Il record di aumento per le divisioni di spesa - afferma il presidente dell'Unc Massimiliano Dona - spetta ai Servizi ricettivi e di ristorazione che decollano del 4,2% su base annua. Tradotto in soldoni vuol dire che una coppia con due figli spenderà 103 euro in più su base annua per fronteggiare i rincari di alberghi e ristoranti, una coppia con un figlio pagherà 93 euro in più rispetto alla scorsa estate. Insomma, la solita speculazione sulle ferie degli italiani"
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La top 10 dei rincari: in testa i voli nazionali
- In testa alla top ten dei rialzi mensili, sottolinea Dona, ci sono 4 voci legate alle vacanze: "Al primo posto i voli nazionali che decollano del 25,2%. Al secondo posto i voli intercontinentali che costano il 13,3% in più rispetto a maggio. Medaglia di bronzo per villaggi vacanze e campeggi con il +13%. Appena fuori dal podio i voli europei con il +4,5%. Non va molto meglio per alberghi e motel che, anche se fuori dalla top ten, salgono del 2,6%"
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Prezzi sempre più alti per i traghetti
- All’elenco dei rincari vanno aggiunti però anche i traghetti, spesso usati dalle famiglie italiane per viaggiare verso le isole e i cui prezzi possono arrivare a raggiungere uno stipendio mensile di un lavoratore medio. È quanto emerso da uno studio di Adiconsum Sardegna sulle tariffe di alcune tipiche rotte estive
La tratta più costosa è la Civitavecchia-Olbia
- Ipotizzando di partire la sera del 16 agosto, arrivando a destinazione la mattina successiva, e tornare sabato 24 agosto, il collegamento più caro è senza dubbio il Civitavecchia-Olbia - spiega Adiconsum - Scegliendo la sistemazione in poltrona all'andata e il posto libero al ritorno, una famiglia con due bambini e auto al seguito deve mettere in conto una spesa minima da 1.324 euro, che sale a 1.640 euro se si opta per una cabina interna
Gli altri prezzi per la Sardegna
- Nelle stesse date per la tratta Genova-Olbia in cabina interna il costo del biglietto è di 1.483 euro, che scende a 1.323 euro per la Genova-Porto Torres (andata in cabina, ritorno con posto in poltrona). Da Piombino a Golfo Aranci (andata e ritorno in cabina) la spesa è di 1.094,50 euro
Il costo per un viaggio verso la Sicilia
- Carissimi anche i traghetti per la Sicilia: per lo stesso periodo considerato, da Livorno a Palermo (andata in cabina, ritorno posto libero) il biglietto parte da 1.099 euro; da Genova a Palermo 1.210 euro (andata cabina interna, ritorno posto libero); da Napoli a Palermo (andata e ritorno in cabina interna) 922 euro. Per le Isole Eolie, senza la possibilità di prenotare una cabina, la spesa è di 934 euro per la tratta Napoli-Lipari, 887 euro per la Napoli-Stromboli
"Tariffe non giustificate da un reale aumento dei costi"
- "Non bastava il caro-voli, il caro-autonoleggio e il caro-taxi: all'elenco si aggiunge a buon titolo anche il caro-navi, per completare il quadro terribile dei costi dei trasporti per la Sardegna e in Sardegna - commenta il presidente di Adiconsum, Giorgio Vargiu - La situazione appare quanto mai allarmante, con l'esplosione di tariffe non giustificate da un reale aumento dei costi per la produzione del servizio di trasporto navale"
"Immensi danni per tutte le attività locali"
- "Dai dati emerge che il trasporto marittimo non è un mercato sano e concorrenziale, e che le tariffe sono livellate verso l'alto - prosegue Vargiu - Le compagnie sfruttano l'attrattività della Sardegna per aumentare il prelievo dalle tasche di coloro che vogliono trascorrere le vacanze sull'isola e, così facendo, diminuiscono il budget a disposizione delle famiglie da spendere nelle attività economiche della Sardegna, con immensi danni per tutte le attività locali"
La denuncia di Federalberghi Isole di Sicilia
- A Vargiu fa eco Federalberghi Isole di Sicilia che denuncia già da due anni un rincaro sulle tratte (navi e aliscafi) operate in convenzione statale, che ha ormai raggiunto il 56% rispetto alle tariffe originarie. Aumento che è stato oggetto di ripetute segnalazioni sia al ministro dei Trasporti Matteo Salvini che al presidente della Regione Renato Schifani e all'assessore Alessandro Aricò. "È impensabile avere un importo fisso per 12 anni di convenzione senza che questo sia adeguato ai maggiori costi di gestione, con l'unica 'soluzione' di ridurre le corse o aumentare le tariffe," dice Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole di Sicilia. "A ciò si aggiungono gli aumenti tariffari e l'insufficienza di navi e corse previste dalla convenzione regionale, i cui bandi sono spesso andati deserti. Questo rappresenta l'ennesima spada di Damocle sulla testa degli abitanti e degli operatori turistici delle isole siciliane"
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- "Tariffe non giustificate da un reale aumento dei costi"
- "Immensi danni per tutte le attività locali"
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