Saldi 2024, italiani spenderanno in media 100 euro a persona: in testa scarpe e vestiti
EconomiaIntroduzione
Gli sconti sono iniziati nella giornata di sabato 6 luglio, invece che di giovedì come nel 2023, per favorire lo shopping dei turisti nelle mete più gettonate. Confesercenti stima un giro d'affari complessivo di 3,5 miliardi di euro. Il retail fisico dovrebbe essere il più gettonato: il 69% degli intervistati dall’associazione dichiara che acquisterà in un classico negozio multimarca.
Confesercenti segnala però che la rete dei negozi si sta riducendo: rispetto al 2019, le imprese che vendono abbigliamento, calzature e accessori sono diminuite di 4.591 unità, al ritmo di due negozi spariti al giorno.
Quello che devi sapere
La stagione dei saldi
- Con l'inizio dei saldi gli italiani sono pronti a fare affari nei negozi del centro, nei grandi centri commerciali ma anche nelle località di mare o montagna, dove molti si sono spostati per il week end. Gli sconti sono partiti nella giornata di sabato 6 luglio, anziché di giovedì come lo scorso anno, con l'obiettivo di favorire lo shopping dei turisti nelle mete più gettonate
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Giro d’affari da 3,5 miliardi
- Il giro d'affari complessivo, secondo le previsioni di Confesercenti, sarà di 3,5 miliardi di euro. Gli italiani pronti ad approfittare dei ribassi saranno circa 9 milioni, per una spesa media stimata in circa 100 euro a persona
Prodotti e attese
- I prodotti più ricercati saranno le calzature, seguite dall'abbigliamento. Ad attendere i saldi sono soprattutto gli abitanti delle regioni del Sud e delle Isole (63% di interessati, nelle regioni del Nord è il 49%) e i giovani sotto i 34 anni (59% di interessati)
Dove si effettuano gli acquisti
- Il retail fisico resta in cima alle preferenze: il 69% degli intervistati dichiara che acquisterà anche in un classico negozio multimarca, mentre il 38% si rivolgerà a un'attività commerciale fisica mono-brand. Solo il 36% acquisterà anche su una piattaforma di ecommerce multimarca, mentre il 18% acquisterà direttamente dal sito del produttore
La rete dei negozi si riduce
- Confesercenti segnala che la rete dei negozi si sta però riducendo: rispetto al 2019, le imprese che vendono abbigliamento, calzature e accessori sono diminuite di 4.591 unità, al ritmo di due negozi spariti al giorno. I negozianti si attendono vendite più o meno in linea con lo scorso anno. Ma il Codacons segnala che il commercio online, le vendite promozionali e gli sconti riservati che i negozi mettono in atto durante l'anno stanno svuotando il rito collettivo
Meno propensione all’acquisto
- Secondo l'associazione, oggi poco più di un cittadino su due (il 55% circa del totale) si dice pronto a fare almeno un acquisto nel settore abbigliamento o calzature, un numero "in caduta libera" rispetto a 10 anni fa, quando gli italiani che hanno approfittato dei saldi furono 7 su 10
Come evitare le truffe
Come ogni anno, arrivano quindi i consigli di Federconsumatori per evitare possibili fregature:
- Conservare sempre lo scontrino perché non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare
- Controllare che le vendite siano effettivamente della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino
- Diffidare degli sconti superiori al 50%, che spesso nascondono merce non proprio nuova
- Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato.
- Attenzione ai pagamenti, il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche
Trasparenza
- Lo scorso anno è entrato in vigore il Decreto legislativo che impone maggiore trasparenza negli sconti di fine stagione: lo scopo della normativa è smascherare e sanzionare i commercianti che, poco prima dei saldi, alzano i prezzi per poi ribassarli e far apparire percentuali di sconto falsate che invoglino maggiormente all’acquisto
Gli obblighi
- Nello specifico, l’articolo 17bis del Codice del Consumo prevede l’obbligo, per i negozianti, di indicare chiaramente, oltre alla percentuale di sconto e al prezzo finale, anche il prezzo più basso applicato nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi. I commercianti che non rispettino tale regola rischiano una sanzione da 516,00 a 3.098,00 euro
Richiedere il prezzo indicato sullo scaffale
- Lo sconto e il prezzo riportati sul cartellino sono quelli che l’esercente è tenuto ad applicare. Qualora il prezzo in cassa risulti diverso da quello esposto, il consumatore può richiedere che venga applicato il prezzo indicato sullo scaffale o sul cartellino (a meno che non si tratti di un errore evidente). Se si dovessero presentare delle difficoltà non bisogna esitare a rivolgersi alla Polizia Municipale o alla Guardia di Finanza
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