Assicurazione casa, dalle garanzie ai premi: cosa sapere e come scegliere

Economia
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Introduzione

Anche se si vive in un condominio già assicurato è possibile stipulare una polizza per il proprio appartamento, che può tornare utile nel caso in cui ci siano dei danni causati da guasti all’interno della propria abitazione. Se vengono registrati problemi nelle aree comuni dell’edificio scatta invece l'assicurazione Globale fabbricati, che prevede una specifica “ricerca guasti”, con eventuale franchigia a carico di tutti i condòmini.

 

Prima di scegliere la polizza migliore, però, è importante sottolineare la distinzione tra primo rischio assoluto e valore intero, formule spesso usate dalle assicurazioni: nel primo caso il valore del danno viene ripagato nel limite massimo della somma assicurata mentre nel secondo caso, ai sensi dell’articolo 1907 del Codice civile, “se l’assicurazione copre solo una parte del valore che la cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro, l’assicuratore risponde dei danni in proporzione della parte suddetta, a meno che non sia diversamente convenuto”.

Quello che devi sapere

La scelta della polizza per l’appartamento

  • Cosa fare se si intende assicurare il proprio appartamento all’interno di un condominio? Si può scegliere la polizza più conveniente o la scelta è obbligata? Un po’ come l’auto, che può avere diverse assicurazioni a carico, anche per la casa è opportuno fare delle distinzioni, valutando le singole polizze ma tenendo anche ben distinti gli ambiti di intervento.

 

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Cosa sapere per la polizza per i condomini

  • Come sottolinea il Corriere della Sera, solitamente la polizza per i condomini è la Globale fabbricati. Il contraente è l’amministratore, che stipula a seguito di delibera dell’assemblea, salvo nel caso in cui il regolamento del condominio, come spesso succede, preveda l’obbligo dell’assicurazione: in questo caso l’amministratore di condominio è legittimato a procedere alla stipula e al rinnovo, senza ulteriori delibere

Come funziona

  • In questo caso l’amministratore ha il compito di definire le garanzie legate alla polizza ed effettuare le denunce di sinistro; le spese da sostenere per il pagamento del premio devono essere ripartite in misura proporzionale rispetto ai millesimi di cui si è proprietari. Va però ricordato come il regolamento condominiale possa anche prevedere un diverso regime di calcolo di attribuzione dei costi. La polizza fabbricati tipicamente copre dal rischio di scoppio e incendio e, in generale, da danni derivanti da eventi esterni, come terremoti, sommosse, grandine e maltempo, ma anche dai danni provocati dall’edificio e dai suoi impianti ai condomini e ai terzi

In caso di guasti su tubi condominiali

  • Un caso molto frequente è quello della rottura di condutture che passano attraverso i muri condominiali: in questo caso le polizze fabbricato prevedono la “ricerca guasti”. Quando c’è una perdita d’acqua che infiltra il soffitto di una unità immobiliare, se la perdita deriva da una conduttura condominiale l’assicurazione copre le spese per la rottura dei muri, la riparazione del tubo e il ripristino della muratura: nel caso in cui il rimborso preveda una franchigia il costo sarà sostenuto da tutto il condominio

In caso di guasti in un’abitazione

  • Se la perdita invece deriva da una tubatura, come quella di un sanitario, presente in una proprietà privata, la polizza condominiale può intervenire, se esplicitamente previsto, in genere con l’applicazione di una franchigia, per i danni causati a terzi (per esempio ripristinando il soffitto del condomino sottostante), ma se la tubatura rotta allaga la casa in cui è avvenuta la perdita e ne rovina i mobili si ha diritto a un indennizzo solo se c’è una specifica polizza individuale

La scelta giusta

  • Per le abitazioni autonome la questione invece è molto più semplice: la polizza da stipulare è una sola e bisogna selezionare con attenzione le coperture, costi, franchigie e massimali, proprio come si dovrebbe fare con la polizza Rca auto. È importante, però, fare le opportune distinzioni tra primo rischio assoluto e valore intero

Primo rischio assoluto

  • Il primo rischio assoluto copre il valore del danno nel limite massimo della somma assicurata. Ad esempio, se si stipula una polizza per 50 mila euro per un immobile e quanto contiene mentre il valore complessivo è stimabile in 200 mila euro il risarcimento massimo, a seguito della valutazione di un perito, è comunque di 50 mila euro, anche nel caso in cui i danni fossero superiori a tale cifra 

Valore intero

  • Discorso diverso, invece, per il valore intero: ai sensi dell’articolo 1907 del Codice civile “se l’assicurazione copre solo una parte del valore che la cosa assicurata aveva nel tempo del sinistro, l’assicuratore risponde dei danni in proporzione della parte suddetta, a meno che non sia diversamente convenuto”. Giusto per fare un esempio: se la polizza è per 50 mila euro e il valore dei beni 200 mila euro, nel caso di danno da 50 mila euro l’indennizzo massimo sarebbe di 12.500 euro, cioè un quarto, visto che l’assicurazione è fatta per un quarto del valore complessivo dei beni

Attenzione agli aumenti

  • Negli ultimi tempi, come hanno denunciato le associazioni dei consumatori, sono aumentati in modo incontrollato i prezzi delle polizze sulla casa. “Dall’ottobre 2023 all’aprile 2024 almeno dieci tra le più grandi compagnie assicurative del Paese, che rappresentano la stragrande maggioranza del mercato, hanno non solo incrementato i premi delle nuove polizze casa (+20-30%) ma hanno deciso una politica commerciale a nostro avviso non corretta, volta a fissare un nuovo prezzo delle polizze poliennali esistenti senza l’invio di disdetta e peggiorare le condizioni contrattuali con l’introduzione dello ius variandi, cioè con riferimento alle polizze già stipulate”, hanno denunciato

Cosa succede

  • L’approccio è molto simile a quello già visto all’opera con le società energetiche: pochi giorni prima della scadenza, senza inviare neppure la raccomandata, le compagnie decidono di aumentare unilateralmente il premio e costringere il consumatore assicurato ad accettare l’aumento oppure restare scoperto per un rischio importante come quello della casa. Una condotta aggravata dalla pressione che le compagnie stanno tentando di indurre forzando i loro agenti a costringere i clienti ad accettare le nuove condizioni peggiorative evitando la disdetta prevista dai contratti e invitando gli stessi agenti a rifiutare il rinnovo della polizza, se l’assicurato non accetta le condizioni peggiorative.

 

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