Bonus giugno 2024, ecco quelli che si possono ancora richiedere

Economia
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Introduzione

Anche a giugno 2024 si possono richiedere molti bonus, tra aiuti a nuclei familiari in difficoltà e incentivi per la ristrutturazione edilizia, passando per misure rivolte ai giovani o improntate al rispetto per l'ambiente. 

In questa scheda abbiamo raccolto i più importanti, che possono essere suddivisi per macrocategorie: casa (superbonus, ecobonus, ristrutturazione, verde, mobili, barriere architettoniche, sismabonus); trasporti (ecobonus auto, con fondi in via di esaurimento); ambiente (condizionatori, zanzariere); famiglia (Carta acquisti, carta Dedicata a te, asilo nido, assegno di inclusione, mamme); energia (bonus sociale); giovani (Carta cultura e Carta del merito).

Quello che devi sapere

Superbonus 70%

  • Il Superbonus è una misura finalizzata alla realizzazione di specifici interventi di efficienza energetica, di consolidamento statico o di riduzione del rischio sismico degli edifici. L'agevolazione al 110% rimane solo per chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito sui lavori certificati entro dicembre 2023. Per tutti gli altri lavori, dal primo gennaio 2024 la detrazione è passata al 70%. Il contributo è disponibile per le spese sostenute dall’1 gennaio al 31 ottobre 2024. Per chi non è riuscito a finire i lavori necessari per l'agevolazione al 110% entro la fine del 2023, l'attuale normativa prevede una sanatoria: non sarà necessario restituire le somme già erogate

Per approfondire:

Tutte le novità sul Superbonus 2024

Sismabonus

  • Il sismabonus consiste invece in incentivi per l'adozione di misure antisismiche sugli edifici. Gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e sia in quelle a minor rischio (zona sismica 3). Per le spese sostenute dal primo gennaio 2017 al 31 dicembre 2024 spetta una detrazione del 50%, che va calcolata su un ammontare massimo di 96mila euro per unità immobiliare, per ciascun anno, e che deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo. La detrazione è più elevata (dal 70 all'80%) spetta quando con gli interventi si ottiene una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi, oppure quando i lavori sono stati realizzati sulle parti comuni di edifici condominiali (80 o 85%)

Bonus barriere architettoniche

  • Fino al 2025 viene riconosciuta una detrazione Irpef del 75% sulle spese sostenute per la rimozione di ostacoli alla mobilità negli edifici, anche in assenza di disabili. Le spese ammesse sono esclusivamente quelle per interventi su scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Esclusi quindi infissi e lavori sui servizi igienici. La detrazione va ripartita in cinque quote annuali di pari importo e deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a: 50mila euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 40mila euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari; 30mila euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di 8 unità immobiliari

Bonus ristrutturazione edilizia

  • Per gli interventi di ristrutturazione edilizia, i contribuenti possono usufruire di una detrazione Irpef pari al 50% da calcolare su un importo massimo di 96mila euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024; pari al 36% da calcolare su un importo massimo di 48mila euro per le spese effettuate dal primo gennaio 2025. Rientrano nella categoria degli interventi agevolati quelli effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (ascensori e montacarichi), i lavori eseguiti per la realizzazione di strumenti che - attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico - siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave

Bonus mobili

  • Con bonus mobili si intende una detrazione Irpef al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 5mila euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Ciò significa che il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio

Bonus verde

  • Fino a fine anno, e quindi anche in questo giugno, è possibile approfittare del bonus verde, che dà diritto a una detrazione dalle imposte per le spese sostenute per gli interventi straordinari di sistemazione di terrazzi e giardini. Vale anche per la creazione di nuovi spazi verdi, come ad esempio la trasformazione di un'area incolta in un cortile o un giardino. L'incentivo viene riconosciuto su un tetto massimo di spesa di 5mila euro per unità immobiliare, con detrazione divisa in 10 rate annuali dello stesso importo. Il bonus non è però previsto per negozi, uffici e altri immobili non destinati all’uso abitativo. Se l'utilizzo è promiscuo (sia casa che ufficio), il beneficio riconosciuto è pari alla metà

Ecobonus casa

  • L'ecobonus casa prevede detrazioni fiscali per interventi di miglioramento dell'efficienza energetica su tutti i tipi di immobili, con particolare attenzione all’adozione di tecnologie basate sulle fonti rinnovabili di energia. Il bonus consente, in via transitoria per il 2024, un'agevolazione dal 50% al 65% per un importo massimo di 96mila euro, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo. La versione potenziata (il Super-ecobonus, ossia la detrazione del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025) è riservata a condomini ed edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari

Ecobonus auto

  • Con ecobonus per le auto si intendono incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Le richieste sono aperte dal 3 giugno sul sito dedicato, gestito da Invitalia per conto del Mimit, dove sono presenti i moduli da compilare nonché le tabelle con i criteri di attribuzione dei contributi. In totale, gli incentivi da distribuire ammontano a 950 milioni di euro e puntano a dare una scossa al settore automobilistico. La fetta più consistente delle risorse è destinata all’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in. Il contributo varia in base al reddito, alla presenza di un veicolo da rottamare, e delle caratteristiche del mezzo che si intende acquistare. I fondi sono ancora disponibili (seppur in minima parte)

Bonus condizionatori

  • L'estate è ormai alle porte e i detentori di un immobile, sia proprietari che affittuari, che desiderano acquistare un nuovo condizionatore o sostituire quello vecchio possono fruire di un incentivo ad hoc. Che però non è a sé stante, ma scatta in "combo" con altre agevolazioni edilizie. Tra queste il bonus ristrutturazione, il bonus mobili, l’ecobonus e il Superbonus (descritti nelle schede precedenti). Per ciascun tipo di intervento sono previste aliquote specifiche, ma in tutti i casi il condizionatore acquistato deve appartenere a una classe energetica superiore alla A in grado di garantire un reale risparmio energetico. Nel caso siano stati effettuati lavori di ristrutturazione dell'immobile su una spesa massima di 95mila euro, si può ottenere uno sconto Irpef del 50%. L’entità della detrazione sale al 65% nel caso di interventi legati all’ecobonus su un tetto di spesa sopra i 46mila euro. Per accedere all’agevolazione serve dotarsi di un attestato di prestazione energetica (Ape) che certifichi l’efficientamento energetico (di almeno due classi). Il bonus ha un'aliquota più alta (pari al 70%) se associato ai lavori trainanti del Superbonus

Bonus zanzariere

  • Anche per il 2024 è disponibile il bonus zanzariere, che permette di ottenere una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione di zanzariere. L’agevolazione è però finalizzata all’efficientamento energetico dell’immobile e non è un incentivo a sé: può quindi rientare in interventi agevolabili con l’ecobonus o il Superbonus. Proprio perché il bonus è legato all’efficientamento energetico, per ottenere la detrazione non si possono installare tutti i tipi di zanzariere. Sono due le tipologie ammesse: quelle con schermatura solare e con un indice GTOT (il parametro con cui si determina la capacità di schermare la luce del sole in combinazione con il vetro) inferiore a 0,35%. Non solo: le zanzariere devono avere il marchio CE, devono essere fissate (quindi non smontabili) e regolabili e proteggere una superficie vetrata come una finestra o una portafinestra. Se le zanzariere rispettano questi requisiti si può ottenere una detrazione Irpef (o Ires) del 50% ripartita in 10 quote annuali su una spesa massima di 60mila euro per unità immobiliare. Tale limite comprende l'acquisto e l'installazione delle zanzariere e l’eventuale rimozione e smaltimento di vecchi dispositivi, ma anche altre opere accessorie e il costo del professionista incaricato per la comunicazione Enea. Per ottenere la detrazione bisogna infatti inviare una comunicazione all'Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) entro 90 giorni dal collaudo dei lavori

Carta acquisti

  • La Carta acquisti è una prepagata che viene caricata ogni due mesi con 80 euro. Serve al sostegno delle spese alimentari e sanitarie, nonché al pagamento delle bollette della luce e del gas. Permette inoltre di ottenere sconti in negozi convenzionati. Viene riconosciuta se nel nucleo familiare sono presenti minori di 3 anni oppure over 65 anni. I requisiti per chi la utilizza sono: cittadinanza italiana, iscrizione all'Anagrafe comunale, Isee e importo complessivo dei redditi percepito non superiore a 8.052,75 euro. Unica eccezione per gli over 70, il cui tetto sale a 10.737 euro. Per ottenere la Carta acquisiti si può fare domanda presso gli uffici postali compilando e presentando il modulo di richiesta con la relativa documentazione (scaricabile anche dal dal sito del ministero dell'Economia e delle Finanze)

Carta Dedicata a te

  • La carta Dedicata a te è una social card (fino a 500 euro) per le famiglie a basso reddito per l’acquisto di beni alimentari considerati di prima necessità e abbonamenti ai mezzi di trasporto pubblico o carburanti. L'Isee massimo per ottenerla è pari a 15mila euroÈ richiesta anche la residenza in Italia e di conseguenza l’iscrizione a un’anagrafe comunale. È escluso dalla social card chi riceve già qualche altro sussidio da parte dello Stato come sostegno al reddito, Assegno di inclusione o "qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico (di livello nazionale, regionale o comunale)", ossia Naspi, Dis-Coll, indennità di mobilità, cassa integrazione. Non spetta nemmeno a chi riceve già la Carta acquisti. A differenza della Carta Acquisti, caricata bimestralmente, questa agevolazione viene riconosciuta una tantum. Per ottenerla non è necessario presentare una domanda: chi ne ha diritto verrà contattato direttamente dall’Inps e dal proprio Comune

Bonus asilo nido

  • I genitori con figli piccoli possono richiedere il bonus per le rette degli asilo nido, pubblici o privati. Le domande per il contributo devono essere inoltrate entro il 31 dicembre 2024. Come previsto dall’ultima legge di bilancio, l’importo massimo del bonus (3.600 euro annui) spetta ai genitori di bambini nati nel 2024 con un secondo figlio di età inferiore ai 10 anni e un Isee minorenni sotto i 40mila euro. In questo caso il contributo viene spalmato su 11 mensilità da 327 euro circa. Anche per tutti gli altri casi il peso del bonus dipende dall’Isee minorenni: fino a 25mila euro permette di accedere a uno sconto di 3mila euro all’anno, che scendono a 2.500 quando l’indicatore si attesta tra i 25mila e i 40mila euro. Per i nuclei con Isee minorenni superiore ai 40mila euro annui l’agevolazione scende a 1.500 euro spalmata in 10 rate da 136 euro. Come spiega l'Inps, il bonus asilo nido spetta per "ciascun figlio di età inferiore ai 36 mesi. Nell’ipotesi in cui il minore per il quale si vuole presentare la domanda compie i tre anni di età nel corso dell'anno, è possibile richiedere soltanto le mensilità comprese tra gennaio e agosto 2024"

Assegno di inclusione

  • L'Assegno di inclusione viene riconosciuto dal primo gennaio 2024 come misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale. L’accesso al beneficio, spiega il ministero del Lavoro, è "condizionato al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell'Isee, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”. L'Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità (come definita ai fini Isee); minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. Il suo nucleo familiare deve avere Isee non superiore a 9.360 euro, reddito familiare non superiore a 6mila euro annui che aumenta in base alla scala di equivalenza in funzione del numero di componenti. Deve poi avere un patrimonio immobiliare, definito ai fini Isee (diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini Imu non superiore a 150mila euro), non eccedente 30mila euro; un patrimonio mobiliare, definito ai fini Isee, non superiore a 6mila euro, più 2mila euro per ogni componente il nucleo successivo al primo, fino a un massimo di 10mila euro, più ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne dopo il secondo. Non deve poi detenere autoveicoli di cilindrata sopra 1600 cc. o motoveicoli sopra 250 cc., immatricolati nei 36 mesi antecedenti, né imbarcazioni o aeromobili

Bonus sociale

  • Il bonus sociale elettrico è uno sconto applicato direttamente in bolletta per le famiglie con Isee fino a 9.350 euro (20mila euro per quelle con quattro o più figli). A quantificare l’importo del bonus è Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Le cifre non sono però uguali per tutti: il valore dello sconto è infatti legato al numero dei componenti familiari. Così, come emerge dalle tabelle rese disponibili da Arera, per le famiglie composte da una o due persone, da aprile a dicembre 2024 il bonus è di 11,7 euro mensili. La cifra sale a 15 euro se il nucleo è di tre o quattro persone. Si arriva fino a 16 euro se si superano i quattro componenti. Il numero dei membri della famiglia ai fini della quantificazione del bonus è quello che si evince dalla Dsu, la Dichiarazione sostitutiva unica. Per ottenere lo sconto non è necessario presentare domanda: anche per questo diventa quindi fondamentale la presentazione della DSU. Ricordiamo in proposito che tra pochi giorni, dal primo luglio, il mercato tutelato dell'elettricità va in pensione: gli utenti non vulnerabili che al 30 giugno non hanno ancora scelto un operatore privato passano automaticamente al Servizio di tutele graduali e saranno serviti dal fornitore selezionato tramite asta nella propria zona

Bonus mamme

  • Il bonus mamme prevede per le mamme lavoratrici la decontribuzione totale dei contributi a loro carico. Si tratta di un beneficio che può arrivare fino a un massimo di 3mila euro l’anno e che ha una durata di applicazione che varia in base al numero di figli. A una madre lavoratrice con tre o più figli viene riconosciuto per il periodo 1 gennaio 2024 - 31 dicembre 2026 un esonero del 100% dei contributi previdenziali fino al compimento della maggior età del figlio più piccolo. Per le madri lavoratrici che invece hanno due figli, si applica un esonero sperimentale, solo per quest’anno, e sempre fino alla maggior età del figlio più piccolo. La lavoratrice che vuole aderire può comunicarlo al proprio datore di lavoro, indicando il numeri di figli e il codice fiscale, anche attraverso un'autocertificazione

Carta cultura e Carta del merito

  • La Carta cultura e la Carta del merito possono essere richieste fino al 30 giugno 2024. Ciascuna vale 500 euro e sono cumulabili fra loro. Gli acquisti tramite questi due strumenti possono essere effettuati fino al 31 dicembre 2024. La Carta cultura è riconosciuta ai giovani nati nel 2005 residenti nel territorio nazionale o in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno, e appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35mila euro. La Carta del merito è invece riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale o in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità e che hanno conseguito, non oltre l'anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma finale con una votazione di 100 o 100 e lode. La Carta cultura e la Carta del merito possono essere usate per comprare, sempre nel limite di 500 euro, beni che rientrino nei seguenti ambiti: cinema, musica e concerti, eventi culturali, libri, musei, visite a monumenti e parchi archeologici, teatro e danza, prodotti dell’editoria audiovisiva, cd o dvd musicali e cinematografici, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale. Sono invece esclusi dalla lista degli acquisti consentiti videogiochi, i video-corsi che non rientrano nelle categorie citate in precedenza e gli abbonamenti per l’accesso a canali o piattaforme che offrono contenuti audiovisivi. Inoltre, non è possibile comprare più unità dello stesso bene, ad esempio più biglietti per uno stesso spettacolo al cinema o più copie dello stesso libro. Per richiedere i contributi il beneficiario deve accedere all’applicazione dal link www.cartegiovani.cultura.gov.it usando lo Spid o la Carta d’identità elettronica (Cie). A quel punto il sistema verifica il rispetto dei requisiti, come l’età e l’Isee: dal momento dell’accesso si hanno 30 minuti per completare le operazioni di registrazione. Qualora un utente rispettasse i requisiti per tutte e due le Carte può registrarsi a entrambe le sezioni di accesso e disporrà di due portafogli con all’interno 500 euro per ogni Carta

Per approfondire:

Carta Cultura Giovani e Carta del Merito, tutto quello che c'è da sapere