Mercato immobiliare, in calo le compravendite. Da Milano a Roma, ecco i dati

Economia
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Introduzione

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il report trimestrale dell’OMI, l’osservatorio preposto al mercato immobiliare, da cui emerge che da gennaio a marzo 2024 c’è stato un crollo delle vendite di immobili residenziali: è del 7,2% su base nazionale rispetto allo stesso trimestre del 2023. La flessione è dovuta a mutui complicati da ottenere e prezzi alti. Aumentano acquisti “prima casa” mentre scendono quelli di abitazioni di nuova costruzione. Male anche gli affitti.

Quello che devi sapere

Mercato immobiliare in crisi

Il mercato immobiliare in Italia vive una fase di flessione. Mutui complicati da ottenere e prezzi alti sono i fattori principali che frenano il settore delle compravendite. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stato pubblicato il report trimestrale dell’OMI, l’osservatorio preposto, da cui emerge che da gennaio a marzo (primo trimestre 2024) c’è stato un pesante calo delle vendite: la flessione di compravendite di immobili residenziali è del 7,2% su base nazionale rispetto allo stesso trimestre del 2023.

 

Per approfondire:

Il calo del mercato immobiliare dello scorso anno

Quante case sono state vendute

Le abitazioni oggetto di compravendita in tre mesi sono state circa 155mila, ovvero 12mila in meno rispetto ai primi tre mesi del 2023 (che già erano stati a loro volta in flessione). In particolare sul dato del trimestre ha pesato il calo del mese di marzo 2024 (variazione negativa oltre il 14%). Se il segno meno riguarda tutta Italia, emerge anche che le grandi città sono andate peggio della media (-8,2%). Questo dato è però influenzato dalla performance negativa di Milano (-13,2%), risultato peggiore tra i grandi capoluoghi, più di Torino (-10,2%) e Roma (-6,9%).

 

Per approfondire:

A Milano aumentano case in vendita: +16% in un anno. Prezzi verso il culmine

Vendite in flessione ovunque

La riduzione delle compravendite residenziali è diffusa ovunque: nel Nord Italia, in cui si concentra oltre la metà delle compravendite complessive nazionali, la diminuzione è più marcata. Al Centro gli scambi diminuiscono del 7,7%, al Sud e nelle Isole invece la flessione è più contenuta, al di sotto del 4%. Nei comuni minori la riduzione delle transazioni è più accentuata (-8,2%) rispetto ai comuni capoluogo di Provincia (-6,2%). La superficie media delle abitazioni compravendute nel primo trimestre 2024 è di circa 105 mq, dato stabile rispetto al 2023.

Aumentano acquisti “prima casa”

Si rileva un aumento del 5% rispetto al primo trimestre 2023 e arriva al 69,9% la quota di abitazioni acquistate come “prima casa”, sul totale delle abitazioni compravendute. Questo può significare che è sceso l’interesse per l’acquisto “da investimento”, per i timori legati agli affitti, come quello di inquilini che non pagano le mensilità.

I mutui

In parallelo diminuisce il ricorso ai mutui ipotecari: nel trimestre in esame interessa il 38,6% delle compravendite di abitazioni, nonostante il tasso di interesse sui mutui ipotecari registri la prima diminuzione da un anno a questa parte, scendendo sotto il 4% e portandosi al 3,9%. Il capitale di debito complessivo erogato per l’acquisto di abitazioni assistite da mutuo ipotecario, in ambito nazionale, nel primo trimestre 2024 è di 7,2 miliardi di euro, 1,5 miliardi in meno rispetto al primo trimestre 2023. A marzo le richieste di mutuo hanno segnato una inversione di trend, quindi è possibile che i dati del secondo trimestre saranno migliori.

Come cambia il dato nelle grandi città

Da segnalare che nelle grandi città, rispetto al dato nazionale, è più elevata la quota di abitazioni acquistate come “prima casa” (74% circa). Ed è anche più alto, in termini percentuali, il ricorso ai mutui ipotecari, che raggiunge il 43% nel complesso. A Roma sfiora quasi il 50%.

Le case nuove

Il 6,1% delle transazioni riguarda abitazioni di nuova costruzione; nel primo trimestre 2023 si registrava una quota del 7,4%. La quota di nuove abitazioni è più elevata a Milano, il 12,6% delle compravendite ha interessato questo segmento; a Genova la quota è quasi nulla, pari a 0,4%. Le vendite di abitazioni nuove sono scese a livello nazionale del 22%. Con le modifiche (e in alcuni casi la fine) dei bonus immobiliari e la direttiva case green, sarà destinata a salire la richiesta di case nuove o con ottime certificazioni energetiche. E il valore di quelle che già soddisfano i parametri di classe alta cresceranno ancora.

Gli affitti

Il report analizza anche il mercato degli affitti. Il numero di contratti di locazione stipulati nel primo trimestre 2024 è di circa 228.400, in leggero calo (-1,8%) rispetto al primo trimestre 2023. E in parallelo aumenta il canone annuo (+3,5%), attestandosi a un totale di 1,5 miliardi di euro circa. Analizzando le diverse tipologie di contratti, si assiste a un aumento dei contratti ordinari transitori (con durata da 1 a 3 anni) del 2,2%, e dei contratti agevolati per studenti, +1,2%, a fronte della diminuzione dei contratti ordinari di lungo periodo, che rappresentano circa il 50% del totale dei contratti stipulati nel trimestre in esame, e calano del 4,4%.

Le locazioni a Milano e Roma

A Roma si assiste a una forte diminuzione dei nuovi contratti di locazione residenziale nel primo trimestre del 2024 (-8,2%) rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Cala anche il canone annuo corrispondente (-3,2%). A Milano si registra un aumento del canone annuo nei nuovi contratti vicino al 10%. Calano i nuovi contratti ordinari di lungo periodo mentre aumentano quelli concordati e agevolati per studenti di breve periodo.

 

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