Imu 2024, per le seconde case costi in media oltre i mille euro: le città più care

Economia
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Introduzione

A pochi giorni dalla scadenza dell’acconto fissata per il 17 giugno, il Rapporto Imu della Uil stima che nei grandi centri l’imposta quest'anno sarà superiore ai 2mila euro. Roma, Siena e Padova guidano la classifica dei capoluoghi più cari, ultima Catanzaro. Il sindacato: "Serve una riforma del catasto per correggere gli squilibri"

Quello che devi sapere

Acconto Imu 2024: la scadenza

  • Manca una manciata di giorni alla scadenza del 17 giugno per il versamento dell’acconto Imu. E arrivano i primi calcoli sul peso dell’imposta, in particolare per le seconde case. Secondo un’analisi della Uil il tributo quest'anno costerà in media 1.022 euro ma con differenze sensibili tra le varie zone d’Italia. Ecco la classifica delle città più care.
  • Per approfondire: Acconto Imu 2024, scadenza il 17 giugno: come pagarlo e cosa sapere

Acconto Imu 2024: la scadenza

Il Rapporto della Uil

  • Secondo il Rapporto Imu 2024 realizzato dal Servizio politiche economiche, fiscali e previdenziali della Uil l’imposta municipale unica risulterà più salata nei capoluoghi del Centro Italia (1.144 euro), seguiti da quelli del Nord-ovest e Nord-est dove i costi medi stimati oscillano tra 1.027 e 1.060 euro. Al Sud e nelle Isole l’onere fiscale sarà “significativamente inferiore”, pari rispettivamente a 982 euro e 829 euro. Per il sindacato la differenza tra Nord e Sud è alimentata "dal diverso valore degli immobili nelle varie aree del Paese"

Imu seconde case, Roma la più cara

  • Per quanto riguarda le seconde case, Roma guida la classifica dei capoluoghi più cari sul fronte Imu: nella Capitale il valore medio annuo tocca i 2.135 euro. Seguono Siena e Padova, rispettivamente a 1.937 e 1.770 euro

Catanzaro è il capoluogo meno caro

  • Versare il tributo per l’abitazione secondaria risulta più vantaggiosa in tre comuni del Mezzogiorno: Catanzaro è la città meno cara con un valore di 509 euro. Poi Messina (519 euro) e Caltanissetta (549 euro)

Abitazioni di lusso, Grosseto prima

  • L’imposta supera invece i 2mila euro per le abitazioni principali di lusso. In questo caso il valore medio è di 2.531 euro di cui la metà (1.266 euro) per l’acconto di giugno. Anche in questo caso si registrano differenze tra le città: Grosseto stacca gli altri capoluoghi con un valore di 6.828 euro, seguono Milano e Roma. Nella classifica le città meno care sono Cremona, Messina e Ragusa con costi medi dai 967 euro del comune lombardo ai 1.018 e 1.083 euro di quelli siciliani

Pertinenze delle abitazioni di lusso

  • Nella classifica dell'Imu sulle pertinenze delle abitazioni principali di lusso il podio vede in prima posizione Napoli, seguita da Agrigento e Ancona. Le città meno care risultano invece Trento, Belluno e Sondrio

La Uil: "Serve riforma del catasto"

  • Nel presentare il Rapporto Imu il sindacato spinge per una riforma strutturale del catasto che garantisca una "tassazione più equa" sugli immobili. Per la segretaria confederale Uil Vera Buonomo, "questa riforma, spesso annunciata ma mai attuata, è fondamentale per correggere gli squilibri attuali e va realizzata assicurando che non si traduca in un aumento del carico fiscale complessivo generalizzato, ma piuttosto sia finalizzata a una redistribuzione più giusta delle imposte sugli immobili"

Acconto Imu, chi deve pagarlo

  • L'Imu (Imposta municipale propria) è una delle principali imposte sulla casa. A pagare sono i proprietari di immobili, ossia fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. L’obbligo di versamento ricade, inoltre, sul titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, sul genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice, sul concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e sul locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria dal momento della consegna e per tutta la durata del contratto.
    Resta confermato, anche per il 2024, l’esonero per le abitazioni principali non di lusso, così come le agevolazioni e riduzioni tra cui quella prevista in caso di comodato d’uso gratuito

Imu 2024, come si paga

  • L'Imu è dovuta in due rate, acconto e saldo. Il calcolo si basa sulle aliquote dell’anno precedente, ma è possibile utilizzare l'aliquota dell'anno in corso se risulta più vantaggiosa, pagando l'intero importo in un'unica soluzione entro lunedì 17 giugno. Il saldo, invece, è da pagare entro il 16 dicembre. Il versamento può essere effettuato tramite il Modello F24 (standard o semplificato), la piattaforma PagoPA, o tramite bollettino postale approvato

Imu 2024, le aliquote

  • Per il 2024 le aliquote Imu sono fissata allo 0,5% per le prime case di lusso, 0,86% per altri immobili, inclusi i terreni fabbricabili, 0,86% per gli immobili ad uso produttivo (categoria D), di cui lo 0,76% è riservato allo Stato, 0,76% per i terreni agricoli, 0,1% per i fabbricati rurali ad uso strumentale e 0,1% per i fabbricati merce non locati. Tutte aliquote su cui possono intervenire i singoli comuni, aumentandole o diminuendole, talvolta fino all’azzeramento

Agevolazioni ed esenzioni

  • Tra le agevolazioni previste spiccano la riduzione base imponibile al 50% per i fabbricati di interesse storico o artistico, dichiarati inagibili, le unità immobiliari concesse in comodato d'uso gratuito dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado e gli immobili di pensionati italiani residenti all'estero e iscritti all'Aire. Confermato lo stop al pagamento dell’imposta sugli immobili occupati abusivamente. Ai proprietari viene anche riconosciuta la possibilità di chiedere il rimborso sui pagamenti passati. Sul fronte delle esenzioni fiscali, la deroga al pagamento dell'Imu viene prorogata di un anno per i Comuni colpiti dai terremoti del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto e del 2016 nel Centro Italia.
  • Per approfondire: Imu 2024, le città più care d'Italia: dove si paga di più