Panetta: un’Europa più forte per le sfide globali
EconomiaPer il governatore della Banca d'Italia è necessario rafforzare l'azione comune dell'Ue per affrontare la transizione energetica, la difesa e l'immigrazione, necessari visto il calo demografico. Il nostro Paese può continuare a crescere riducendo l'alto debito. Fondamentale investire nella tecnologia
Non siamo condannati a navigare in acque paludose, alla stagnazione economica. La ripresa registrata dopo la crisi pandemica lo suggerisce. Ma affinché questa spinta non si esaurisca dobbiamo toglierci di dosso quella che il governatore della Banca d’Italia chiama zavorra. “Affrontare il tema del debito richiede un piano credibile volto a stimolare la crescita e produttività e nel contempo realizzare una graduale e costante miglioramento dei conti pubblici”.
Problemi di difficile soluzione
Per Fabio Panetta, nelle sue prime considerazioni finali da quando è al vertice dell’Istituto Centrale, non dobbiamo farci illusioni: soffriamo ancora di problemi di difficile soluzione, a partire dalla scarsa concorrenza e dal ritardo del Mezzogiorno. Questioni ineludibili, aggiunge il governatore, che sottolinea la necessità di investimenti e innovazione tecnologica, con l’ultima frontiera dell’intelligenza artificiale sulla quale si “giocherà la partita del futuro”, sia in Italia che nel resto del Continente.
Più cooperazione in Europa
L’Unione Europea è sempre al centro delle parole di Panetta, secondo il quale va rafforzata per poter affrontare, in un contesto globale incerto a causa di guerre e tensioni internazionali, le sfide dei cambiamenti climatici, dell’indipendenza energetica, della difesa comune ma anche dell’immigrazione, ritenuta dal governatore necessaria visto il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione che rischia di avere gravi ripercussioni economiche. “L’agenda è chiara, e può essere realizzata. E va realizzata per tornare a crescere e per contare in Europa, e con l’Europa contare nel mondo. “
Tassi d'interesse, sforbiciata vicina
Panetta ha parlato anche di tassi d'interesse. "Ora dobbiamo evitare che la politica monetaria diventi eccessivamente restrittiva", ha detto il numero uno di Palazzo Koch. Il costo del denaro è al livello record del 4,5 per cento, una scelta motivata dalla necessità di raffreddare l'inflazione ma che rende più onerosi i prestiti per le imprese e i mutui per le famiglie. "Per i prossimi mesi, se i dati risulteranno coerenti con le attuali previsioni - ha detto Panetta - si profila un allentamento delle condizioni monetarie". Una sforbiciata ai tassi è attesa nella riunione del 6 giugno,