Case green, per attuare la direttiva Ue servono investimenti fino a 1000 miliardi di euro
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Un’analisi di Deloitte stima che per riqualificare il patrimonio immobiliare nazionale potrebbero essere necessari da 800 a 1000 miliardi. Nel nostro Paese 8 edifici residenziali su 10 sono obsoleti. In Italia gli immobili di classe energetica F e G sono il 63% del totale del parco immobiliare residenziale
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- Per attuare la direttiva Ue sulle cosiddette case green e riqualificare il patrimonio immobiliare nazionale, servirebbe un investimento tra gli 800 e i 1000 miliardi. Il dato emerge da un'analisi di Deloitte
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- Secondo lo studio, in Italia oltre 8 edifici residenziali su 10 sono obsoleti, con l'83% degli edifici residenziali italiani che è stato costruito prima del 1990 e più della metà (57%) è risalente a prima degli anni ’70
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- L’obsolescenza degli edifici è considerata una delle principali cause di inefficienza energetica degli immobili ed è il motivo che ha spinto la Commissione europea promuovere la direttiva “Energy Performance of Building Directive”, già pubblicata in Gazzetta ufficiale e ormai legge dell’Unione europea
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- Secondo la rielaborazione di Deloitte da dati Istat, nel 2024 il parco immobiliare italiano è costituito da più di 13 milioni di edifici, di cui circa l'89% ad uso residenziale. Gli immobili produttivi e commerciali rappresentano solo il 2% ciascuno del patrimonio complessivo, mentre gli edifici con altra destinazione d’uso corrispondono a circa il 7% del totale
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- Secondo lo studio, la percentuale di immobili di classe energetica F e G in Italia è oltre il 60%, mentre in Germania arrivano al 45%, in Spagna al 25% e in Francia appena al 21%
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- "Il parco immobiliare residenziale italiano rappresenta circa il 55% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane. Per questo, è necessaria una strategia per far sì che la direttiva non si trasformi in un "buco nero", ma, al contrario, diventi un'opportunità. L'adeguamento del patrimonio immobiliare alle previsioni della direttiva EPBD richiederà, infatti, soluzioni tecniche non solo per i singoli edifici, ma anche a livello infrastrutturale”, ha dichiarato Angela D'Amico, real estate sector leader di Deloitte Italia
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- La nuova legislazione europea entrerà in vigore il 28 maggio. Le nuove misure imporranno ai governi un miglioramento strutturale dell’efficienza energetica degli edifici per abbattere i consumi energetici e le emissioni di Co2. L’obiettivo è arrivare a un parco edifici neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050, riducendo il consumo energetico, azzerando le emissioni ed eliminando le caldaie alimentate a combustibili fossili, spingendo invece per l’installazione di pannelli solari
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- Infine, c'è la possibilità di una revisione delle regole Ue per le maggiori banche, che potrebbe avere un maggior impatto per quelle italiane, visto il contesto sistemico peggiore rispetto agli altri Paesi