E' quanto emerso da una recente analisi di Oxfam, basata sul “Janus Henderson Global Dividend Index” che analizza l'andamento, su base annua, del 90% dei dividendi globali. Per quanto riguarda il nostro Paese, tra il 2020 e il 2023 i dividendi delle major italiane sono cresciuti dell'86% in termini reali, mente i salari reali hanno registrato un calo di quasi il 13%
Tra il 2020 e il 2023 i dividendi distribuiti agli azionisti dalle 1.200 società a maggiore capitalizzazione presenti a livello globale sono cresciuti, in termini reali, 14 volte più velocemente rispetto alla retribuzione media dei lavoratori di 31 Paesi, che tutti insieme rappresentano l'81% del Pil globale. E, nel medesimo periodo, i dividendi delle major italiane sono cresciuti dell'86% in termini reali, mente i salari reali hanno registrato un calo di quasi il 13%. Questi alcuni dei dati emersi da una recente analisi di Oxfam, basata sul “Janus Henderson Global Dividend Index” che analizza l'andamento, su base annua, del 90% dei dividendi globali.
I dati dell’analisi Oxfam relativi all’Italia
Considerando il nostro Paese, Oxfam ha sottolineato che nel 2023 i dividendi distribuiti dalle maggiori società quotate in borsa hanno toccato la cifra record di 20,1 miliardi di dollari (pari a 18,5 miliardi di euro), con un aumento del 17,9% su base annua. La gran parte dell'incremento è riferibile ai dividendi distribuiti dagli operatori del settore bancario con nessuna delle società esaminate che ha ridotto le cedole su base annua. Focalizzandosi su una finestra temporale più ampia, è emerso anche che in Italia i salari nominali sono cresciuti tra il 1991 e il 2022 di una quota pari al 107,5%, seppur i livelli salariali in termini reali siano rimasti sostanzialmente invariati, con una crescita dell'1% solamente. Questa situazione, hanno riferito gli esperti, nel 2022 ha collocato l'Italia in 22esima posizione tra i Paesi Ocse per il livello dei salari medi annuali reali, facendo riportare un calo di ben 13 posizioni di ranking rispetto a vent’anni prima.
Le retribuzioni a livello globale
Escludendo la Cina, che rappresenta la quota più evidente della crescita globale dei salari, in media le retribuzioni reali nei Paesi analizzati sono scese del 3% nel medesimo quadriennio. Secondo le stime, tra l’altro, l'1% più ricco del pianeta possiede oggi il 43% di tutte le attività finanziarie globali. E chi fa parte di questo ristretto gruppo ha incassato in media 9.000 dollari in dividendi nel 2023. Cifra che si equipara al salario di otto mesi per un lavoratore medio nei 31 Paesi vagliati nell’indagine. "I profitti delle imprese più grandi e i guadagni dei ricchi azionisti sono saliti alle stelle, mentre i salari continuano a restare al palo” ha commentato Misha Maslennikov, policy advisor di Oxfam. “Ciò fa sì che milioni di lavoratori non riescano ad uscire dal circolo vizioso della povertà e ad assicurare un livello di esistenza dignitosa per sé e per le proprie famiglie. Una palese ingiustizia, sintomatica di un sistema economico che ricompensa più la ricchezza che il lavoro", ha aggiunto.
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