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Il decreto Pnrr è legge: il Senato approva con 95 sì, 68 no e un astenuto

Economia
©Ansa

Diventa legge il provvedimento sui cui il governo ha chiesto il voto di fiducia a Palazzo Madama: aveva già ricevuto il via libera della Camera lo scorso 18 aprile. Il dl contiene disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. All’interno anche le contestate misure che riguardano l’aborto e i consultori

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Il decreto Pnrr, che contiene disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è legge: il Senato ha dato il via libera definitivo con 95 sì, 68 no e un astenuto. A Palazzo Madama, l'esecutivo ha chiesto il voto di fiducia. Il provvedimento aveva già ricevuto l'ok dalla Camera il 18 aprile.

Il dl Pnrr

L’esame del dl, per il quale in Commissione non è stato dato il mandato al relatore, è iniziato stamattina nell’Aula del Senato con la discussione generale e poi le dichiarazioni di voto. Il decreto Pnrr contiene, tra l’altro, le contestate misure che riguardano aborto e consultori: consentono alle associazioni anti-abortiste, anche chiamate pro vita, di operare all'interno dei consultori familiari. A Palazzo Madama i tempi erano stretti, in quanto il dl andava convertito entro il primo maggio. Per questo era già nell’aria che il testo sarebbe stato blindato con la fiducia, come poi è effettivamente successo. Non c'è stata, quindi, alcuna modifica. Resta il nodo dei rilievi Ue sulla disomogeneità della materia riguardante l'aborto ma al momento l'unica via per modificare la norma potrebbe essere quella di un successivo provvedimento.

Cosa contiene

Il decreto Pnrr, varato il 26 febbraio dal Cdm, è una sorta di omnibus di 46 articoli, che va dalle infrastrutture alla giustizia, dalla sanità allo sport e punta a imprimere un'accelerazione e una maggior centralizzazione sull'attuazione delle opere, stanziando 25 miliardi di euro di risorse aggiuntive per completare il Piano.

Tra le misure principali: cambia la patente a punti per i cantieri, arriva un limite ai poteri di Poste nell'ingresso in PagoPa, facilitate le assunzioni degli specializzandi nella sanità, via libera ai prolife nei consultori.

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