Confcommercio alza stime su Pil, I trimestre +0,3%. Inflazione rallenta, spinta a consumi

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L’associazione ha rivisto al rialzo le stime sull'economia italiana. Secondo i dati dell'ultima congiuntura, nel primo trimestre del 2024 il Pil ha registrato una crescita dello 0,3% rispetto agli ultimi tre mesi del 2023 (+0,1% la precedente stima) e dello 0,5% rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+0,3% la precedente stima). Riguardo all’inflazione, dopo la risalita di marzo all'1,2% dovrebbe rallentare ad aprile all'1%. Si confermano in ulteriore raffreddamento i prezzi degli alimentari

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Confcommercio ha rivisto al rialzo le stime sull'economia italiana. Secondo i dati dell'ultima congiuntura dell'associazione, nel primo trimestre del 2024 il Pil ha registrato una crescita dello 0,3% rispetto agli ultimi tre mesi del 2023 (+0,1% la precedente stima) e dello 0,5% rispetto al primo trimestre dello scorso anno (+0,3% la precedente stima). Il raggiungimento di obiettivi annui attorno all'1% "resta difficile, ma per nulla impossibile", ha commentato Confcommercio. Ha poi sottolineato in particolare il riscontro "molto buono, anzi eccezionale", sulle presenze turistiche: a febbraio +12,3% nel complesso sul 2023 e, quindi, record di sempre.

L’inflazione

Passando all’inflazione, la previsione di Confcommercio è che dopo la risalita di marzo all'1,2% dovrebbe rallentare ad aprile all'1,0%. Secondo l’associazione, si confermano in ulteriore raffreddamento i prezzi degli alimentari, progressivamente sempre più vicini all'andamento generale dei prezzi. "Il permanere dell'inflazione sui valori che la nostra economia aveva sperimentato negli anni precedenti alla fiammata registrata tra la fine del 2021 e gli ultimi mesi del 2022, soprattutto per i beni acquistati con maggior frequenza, è una delle premesse per spingere le famiglie a moderati miglioramenti dal lato della domanda. Andamento che potrebbe essere favorito anche dal permanere di dinamiche occupazionali debolmente positive e dai recuperi di reddito generati dai rinnovi contrattuali", ha spiegato Confcommercio. A marzo 2024 l'Indicatore dei consumi Confcommercio ha già evidenziato una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2023.

Il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli all¬?appuntamento ¬?Dal Neoclassicismo al Liberty' a conclusione del restauro della facciata dei palazzi Bovara e Castiglioni di Confcommercio in corso Venezia, Milano, 15 Marzo 2024.
ANSA/MATTEO CORNER

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L’andamento dei consumi

Gli andamenti dei consumi registrati a marzo 2024 segnalano alcune difformità rispetto alle tendenze più recenti dovute, secondo Confcommercio, a fattori contingenti. In particolare, il settore dell'automotive mostra, dopo oltre un anno di crescita, una riduzione della domanda (-5,4%). Su questa dinamica potrebbero aver influito i ritardi nell'attuazione degli incentivi che hanno spinto le famiglie a procrastinare gli acquisti. Al contrario, dopo un lungo periodo, le spese per l'alimentazione domestica sono tornate in positivo (+1,6%). Anche in questo caso la diversa tempistica della Pasqua rispetto all'anno passato potrebbe aver influito sul confronto tendenziale. Restano in territorio positivo i trasporti aerei (+12,9%), i servizi ricreativi (+3,2%) e i consumi legati al turismo (+2,9%), con il contributo principale che continua a derivare dalla componente estera della domanda. Nel mese di marzo si conferma debolmente negativa, invece, la domanda per abbigliamento e calzature (-0,2%) e si ribadiscono le difficoltà del segmento dei mobili e arredamento per la casa (-0,8%). In riduzione, dopo alcuni mesi favorevoli, gli acquisti di elettrodomestici (-1,3%) e di energia (-1,6%).

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