Data Center, previsti 4,8 miliardi di investimenti nei prossimi cinque anni

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I dati dell’IDA mettono in luce una crescita del mercato dei data center in Italia: si parla di numeri triplicati rispetto al quadriennio 2019-2023. “Sono numeri importanti”, ha detto al Sole 24Ore il presidente Emmanuel Becker. “Solo da qui a 18 mesi gli investimenti previsti sono nell’ordine del miliardo di euro per una ventina di progetti”

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Il mercato dei data center in Italia è in crescita. A dirlo sono i dati forniti da IDA, Italian Datacenter Association, che parla di numeri triplicati per gli investimenti nel settore. Il confronto, come spiegato dal Sole 24Ore, è tra la mole registrata nel quadriennio 2019-2023 e le proiezioni per il 2024-2028. In termini di soldi, parliamo di investimenti pari a 1,6 miliardi negli anni scorsi e di 4,8 nelle previsioni per il prossimo quadriennio. “Sono numeri importanti”, ha sottolineato il presidente di IDA Emmanuel Becker al Sole 24 Ore. “Ma faccio presente - ha aggiunto - che solo da qui a 18 mesi gli investimenti previsti sono nell’ordine del miliardo di euro per una ventina di progetti. E non si tratta di un numero indifferente dal momento che il moltiplicatore per l’economia, rispetto agli investimenti nei data center, è di uno a dieci. Dunque un miliardo di investimenti equivale a 10 miliardi di ricadute per l’economia”.

Posti di lavoro

L’Italian Datacenter Association è l’associazione italiana dei costruttori e operatori di Data Center che mira a fornire ai consumatori una maggior possibilità di fruizione di servizi digitali. Per questo motivo il settore è in crescita e, secondo i dati forniti da IDA, garantisce oltre 28mila posti di lavoro in Italia: di questi, 8mila sono occupati diretti e 13.500 nella catena del valore indiretta. Ci sono infatti una serie di ruoli di manutenzione e supporto operativo che ruotano attorno ai data center. Nell'intervista al quotidiano economico l’ad Becker ha spiegato come finora non siano state registrate “problematiche sul fronte dei profili lavorativi e delle competenze. A questo punto però - ha aggiunto - lo sviluppo è tale che rischiamo di avere penuria di personale specializzato. Non a caso come associazione, in collaborazione con alcune università, abbiamo messo a disposizione borse di studio ad hoc”.

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Obiettivo green

Il tema dell’energia è al centro delle discussioni che riguardano la crescita del settore. Come ha puntualizzato il presidente di IDA, “l’Italia ha un costo dell’energia elettrica che fa sì che il Paese guardi dall’alto i suoi vicini. Parliamo di un più 30 per cento rispetto alla Spagna o anche di un più 50 per cento rispetto alla Francia. L’idea di dare uno sviluppo maggiore a questo settore passa necessariamente dalla considerazione del problema e da politiche utili a sciogliere questi specifici nodi”. Il tema della sostenibilità è una diretta conseguenza: anche i data center dovranno diventare sempre più green per assecondare le strategie europee che puntano a una riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 e alla neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050.

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