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Case green, Giorgetti: "Direttiva bellissima e ambiziosa, ma alla fine chi paga?"

Economia
©Getty

Il ministro dell'Economia ha commentato il via libera dagli Stati membri Ue alla direttiva europea sulle performance energetiche degli edifici. "Abbiamo votato contro", ha detto Giorgetti, sottolineando che "noi abbiamo esperienze in Italia in cui pochi fortunelli hanno rifatto le case grazie ai soldi che ci ha messo lo Stato". Nel frattempo il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, ha toccato vari temi, dai nuovi finanziamenti comuni, al deficit, fino alla Next Generation Eu

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"Abbiamo votato contro la direttiva sulle case green". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, in occasione dell'Ecofin a Lussemburgo, ha commentato il via libera dagli Stati membri Ue alla direttiva europea sulle performance energetiche degli edifici (Epbd). “E' una direttiva bellissima, ambiziosa, ma alla fine chi paga? Noi abbiamo esperienze in Italia in cui pochi fortunelli hanno rifatto le case grazie ai soldi che ci ha messo lo Stato, cioè tutti gli altri italiani, e diciamo che è un'esperienza che potrebbe insegnare qualcosa". I ministri europei al Consiglio Ue Ecofin hanno confermato questa mattina l'accordo raggiunto con l'Eurocamera a dicembre sulle nuove norme per rendere il parco immobiliare dell'Ue a emissioni zero entro il 2050. Italia e Ungheria hanno votato contro l'intesa, mentre Repubblica ceca, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia si sono astenute. Il ministro Giorgetti si è poi detto favorevole a spalmare per 10 anni le detrazioni sul Superbonus. "Se dipendesse da me, sì. Però decide il Parlamento", ha risposto.  

Gentiloni: “La realtà spingerà a nuovi finanziamenti comuni”

"La discussione su possibili nuovi finanziamenti comuni per obiettivi comuni sta andando avanti da parecchi mesi" ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni arrivando alla riunione dell'Ecofin. "Le condizioni politiche tra i leader nel consiglio europeo per raggiungere già un'intesa in questi giorni in queste settimane non ci sono ma purtroppo la realtà spingerà certamente" in questa direzione "nei prossimi mesi". Comunque, ha precisato Gentiloni, "la discussione è aperta soprattutto sulla difesa, e io sono fiducioso" che ci sia la consapevolezza su questa necessità.

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Gentiloni: “Percorso graduale per ridurre il deficit”

Il commissario europeo all'Economia ha poi affrontato il tema del deficit. "Penso che il deficit necessiti di un percorso graduale per essere ridotto, questo è lo scopo del progetto delle regole fiscali che abbiamo deciso e siamo fiduciosi che la prossima settimana il Parlamento europeo darà l'approvazione alle nuove regole”, ha detto Gentiloni rispondendo alla domanda che chiedeva se fosse preoccupato per il deficit superiore alle attese in Italia e in Francia. “La base delle nuove regole è avere un piano a medio termine per ridurle, ma ovviamente riducendole questo non vuol dire dimenticare che abbiamo bisogno del sostegno pubblico per i nostri" investimenti.

Gentiloni: “Next Generation Eu già un successo, ma le valutazioni alla fine”

Quella del Next Generation Eu "possiamo già dire che è stata una storia di successo", ha sottolineato Gentiloni, precisando che "la valutazione finale complessiva si fa alla fine". Poi ha aggiunto: "Per arrivare a questa valutazione positiva alla fine bisogna semplicemente raggiungere nella maggior parte dei casi nella maggior parte dei paesi gli obiettivi. Ricordiamo che finora dei circa 700 miliardi a disposizione ne abbiamo erogati soltanto 225, è che non tutti questi quattrini che sono arrivati ai paesi si sono già tradotti sul terreno in investimento". E ancora: "Quindi l'impatto nei prossimi anni si vedrà ancora e forse soprattutto negli anni a venire. Non bisogna, come si dice, abbassare la guardia ma continuare a lavorare".  

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