Carta Dedicata a te 2024, soldi da spendere entro 15 marzo. Quando la prossima ricarica?
Ancora pochi giorni e scadrà la finestra di tempo entro cui utilizzare i circa 460 euro già caricati per la spesa di beni essenziali e benzina. Il progetto è stato però confermato anche per in corso, quindi in futuro verrà nuovamente caricato lo stesso importo. Ma sulle tempistiche non c'è certezza
- Anche per il 2024 è confermata la Carta Dedicata a te, la card caricata con circa 460 euro utilizzabile per chi è in condizioni di difficoltà economica per le spese considerate essenziali, dagli alimentari alla benzina. Ma quando arriva la prossima ricarica?
- Sulle tempistiche non c’è alcuna certezza. Quello che invece si sa è che per non perdere il beneficio acquisito nei mesi scorsi è necessario spendere l’importo già caricato entro il prossimo 15 marzo
- Ancora pochissimi i giorni quindi disponibili per utilizzare i 382,50 euro caricati sulle card, a cui si sono aggiunti lo scorso dicembre altri 77,20 euro. Il totale è di 459,70 euro
- Dal 16 marzo in poi le opzioni sono due: o il governo punterà su una proroga oppure bisognerà aspettare il prossimo turno
- Che un prossimo turno ci sarà non è in dubbio: è stato messo nero su bianco dall’ultima Legge di Bilancio
- Bisognerà però aspettare le specifiche tecniche da parte degli uffici governativi competenti per saperne di più: manca ancora il decreto attuativo che sbloccherà i 600 milioni di euro stanziati. I requisiti per ottenere la card non cambieranno
- La platea resta quindi composta dagli italiani con reddito Isee non superiore a 15mila euro
- Quando tutto sarà più chiaro, i soldi verranno caricati direttamente sulla card che si ha già a disposizione
- Come per ricevere la prima volta la card, non sarà necessario presentare alcuna domanda. Sono i Comuni, sulla base dei dati forniti dall'Inps, che individuano i beneficiari
- La card va poi ritirata alle Poste. Dall'anno scorso le situazioni economiche di chi ne ha già beneficiato potrebbero essere differenti: è possibile quindi che per qualcuno non verrà rinnovata. Al contrario, chi ha guadagnato meno potrebbe ottenerla per la prima volta