Risparmi, su cosa conviene investire di più tra Borsa e mercato immobiliare
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’uno e dell’altro? Le tempistiche del mattone sono lunghe e lasciano i soldi in giacenza per interi mesi, quelle della Borsa sono più veloci. Al contempo, le azioni dipendono molto dal contesto di mercato finanziario in cui sono inserite
- Il Sole 24Ore ha cercato di capire cosa conviene di più tra azioni e mercato immobiliare: sono in molti a investire i risparmi in questi due settori. Secondo l’indice total return, calcolato sui dati Nomisma che considera i ritorni “lordi” degli affitti e l’eventuale rivalutazione o svalutazione al metro quadro, le abitazioni hanno reso il 54% in media, nelle 13 grandi città considerate
- I negozi salgono invece al 79%, mentre scendono al 40,2% gli uffici a causa del Covid e del conseguente utilizzo dello smart working
- Nelle città in provincia (sono state monitorate sempre 13 città intermedie) i rendimenti total return scendono a queste cifre: 51% per le abitazioni, 71,5% per i negozi e 38% per uffici
- I risultati sono inferiori rispetto a quanto segnato dai mercati borsistici nello stesso periodo di tempo, che toccano quota 200% (indice Msci World total return in euro, sottolinea Il Sole). Il risultato passa a 125% se si guarda a Piazza Affari (FtseMib total return): sono risultati al lordo dell’imposta su cedole e plusvalenze (26%)
- Se il confronto viene fatto con le obbligazioni (indice Jpm Gbi Italy 7-10 anni) si scende inoltre al 33,5%. In questo caso se si è puntato su governativi italiani, prosegue il quotidiano economico, si ha l’esenzione dalle tasse di successione e la tassazione al 12,5% (come per gli equiparati)
- C'è da aggiungere che dal rendimento del mattone vanno tolti i costi di gestione a carico del proprietario e della componente fiscale (l’impatto complessivo sull’incasso degli affitti è del 30% circa)
- Da sottolineare inoltre che questi confronti vanno inseriti all’interno della fase di mercato, al momento favorevole ai mercati azionari. Lo precisa anche Luca Dondi, ad di Nomisma: “Dipende dal momento in cui si scatta la fotografia. Fatta questa premessa bisogna notare che se storicamente il mattone è riuscito a tenere testa all’inflazione, negli ultimi cinque anni, se usciamo da Milano, non troviamo un settore immobiliare competitivo”
- Nel caso del mattone, inoltre, le tempistiche spesso lunghe di compra-vendita determinano periodi di giacenza sul mercato molto superiori: chi ha urgenza di liquidità rischia di dover abbassare molto il prezzo per poterla ottenere presto, rendendo più vano l’investimento
- Viceversa, Azioni, bond e fondi possono essere smobilizzate con operazioni molto veloci ottenendo in poche ore il denaro
- Le prospettive per il futuro, infine, non sono ottimali per quanto riguarda il mattone: la fine dei bonus e le regole europee a favore dell'ambiente potrebbero infatti mettere l'immobiliare in condizioni di difficoltà