A pesare sulle scelte dell'azienda il calo del fatturato a 24,9 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2023, -7,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per effetto di un indebolimento della domanda
Il colosso delle spedizioni prevede di tagliare 12.000 posti di lavoro nell'ambito di un piano di risparmi di 1 miliardo di dollari. I licenziamenti elimineranno circa il 2,4% della sua forza lavoro globale che ammonta a circa 495.000 unità. Il 75% dei tagli sarà effettuato entro giugno e non saranno ripristinati, ha fatto sapere il gruppo. "È un cambiamento nel modo di lavorare" ha dichiarato il direttore finanziario Brian Newman. Le azioni della società hanno recuperato parte del terreno perduto e sono scese del 5,2% nelle contrattazioni pre mercato.
Calo del fatturato
L'annuncio dei tagli è stato dato dall'amministratore delegato Carol Tome' durante la teleconferenza di presentazione dei risultati. Il piano di licenziamenti comporterà un onere una tantum di un miliardo di dollari quest'anno, ha spiegato Tome'. "E' stato un anno unico e difficile e, nonostante tutto, siamo rimasti concentrati sul controllo di ciò che potevamo controllare, siamo rimasti sulla strategia e abbiamo rafforzato le nostre basi per la crescita futura" ha commentato l'amministratore delegato Carol Tomé ha dichiarato in un comunicato.
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Risparmio di 1 miliardo
La decisione di Ups di tagliare 12.000 posti di lavoro segue risultati deludenti per il quarto trimestre nel 2023. L'utile netto è calato infatti a 1,61 miliardi di dollari dai 3,45 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono scesi del 7% a 24,9 miliardi. Per il 2024 la società prevede ricavi fra i 92 e i 94,5 miliardi, sotto le attese degli analisti. “I tagli rientrano negli sforzi della società di cambiare le modalità in cui opera e divenire più efficiente grazie all'intelligenza artificiale e altre nuove tecnologie” ha spiegato l'amministratore delegato Carol Tomé.