
Bonus barriere architettoniche, quando sono ammessi sconti in fattura e cessioni?
In generale, dal 1° gennaio 2024 l'agevolazione può essere utilizzata solamente tramite dichiarazione dei redditi. Ci sono però alcune situazioni in cui questa non è l'unica opzione. E non è comunque detta l'ultima parola: il 23 gennaio si discuterà al Mef della richiesta di allargare di nuovo il campo

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE: SALTANO SCONTO IN FATTURA E CESSIONE DEL CREDITO
- Per la maggior parte dei lavori effettuati con il bonus barriere architettoniche dal 1° gennaio 2024 in poi non è più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito. È una delle principali novità introdotte dal decreto Salva spese, da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale

LA RIUNIONE DEL 23 GENNAIO
- Martedì 23 gennaio si terrà una riunione al Mef per discutere le richieste avanzate da diverse voci della politica e dalle associazioni di categoria coinvolte: si starebbe valutando, riporta Il Messaggero, la reintroduzione dello sconto in fattura e della cessioni dei crediti per le categorie già previste dal decreto

LE ECCEZIONI: I CONDOMINI
- Aspettando di vedere cosa uscirà dal vertice, va sottolineato che già adesso esistono delle eccezioni alla normativa generale. È ancora possibile utilizzare il bonus con cessione del credito e sconto in fattura se i lavori di rimozione delle barriere architettoniche coinvolgono parti comuni di condomini prevalentemente adibiti ad abitazione

LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI
- Nei casi di condomini con funzione prevalente diversa da quella abitativa, l’unico modo per usufruire dell’agevolazione è la detrazione Irpef in dichiarazione dei redditi (in cinque rate annuali, entro il 31 dicembre 2025)

I REDDITI FINO A 15MILA EURO
- La seconda eccezione alla regola generale riguarda le persone con reddito che non supera i 15mila euro – calcolato con il quoziente familiare - e che intervengono su edifici di cui sono proprietari (o su cui esercitano un altro diritto reale). Questo vale sia per gli immobili unifamiliari che per quelli plurifamiliari

SOLO PER LE ABITAZIONI PRINCIPALI
- Il limite reddituale da solo non è però sufficiente per permettere lo sconto in fattura o la cessione di credito. L’edificio interessato dai lavori deve infatti essere l’abitazione principale di chi vuole utilizzare il bonus

LE PERSONE DISABILI
- Restano poi salvi tutti i casi in cui in una famiglia siano presenti persone con disabilità

L'ASSEVERAZIONE TECNICA
- E ancora, le nuove regole non si applicano nemmeno agli interventi per cui è stata presentata l’asseverazione tecnica prima del 29 dicembre. Se non è prevista, fa fede la data di inizio dei lavori o il versamento di un acconto

IL BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE
- Il bonus in questione è un’agevolazione pensata – come suggerisce subito il nome – per facilitare la rimozione delle barriere architettoniche. Vale il 75% delle spese sostenute a tal fine, da calcolare però su importi massimi variabili (da 30mila a 50mila euro, a seconda degli edifici)

GLI INTERVENTI AMMESSI
- A partire dal 2024, il bonus barriere architettoniche è applicabile soltanto alla realizzazione - in edifici già esistenti - di interventi che coinvolgono scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici

GLI INFISSI
- Il campo di interventi agevolabili è stato ristretto. Fino al 2023 era infatti concesso anche sostituire infissi, finestre, porte, pavimenti e serramenti. Nella riunione di martedì 23 gennaio si discuterà l'ipotesi di reintrodurre questa possibilità