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Istat, crescono reddito e potere d'acquisto delle famiglie. In calo pressione fiscale

Economia

"Il potere d'acquisto delle famiglie, dopo la brusca caduta del quarto trimestre 2022, prosegue la ripresa", spiega l'Istituto di statistica. La propensione al risparmio delle famiglie è stimata al 6,9%, in aumento di 0,6 punti rispetto al trimestre precedente

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Nel terzo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell'1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell'1,2%. Lo rileva l'Istat nel Conto trimestrale delle amministrazioni pubbliche. La propensione al risparmio delle famiglie è stimata al 6,9%, in aumento di 0,6 punti rispetto al trimestre precedente, mentre il potere d'acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al trimestre precedente dell'1,3% a fronte di un aumento dei prezzi dello 0,5%.

La ripresa

"Il potere d'acquisto delle famiglie, dopo la brusca caduta del quarto trimestre 2022, prosegue la ripresa", spiega l'Istituto di statistica. "Tale ripresa, iniziata nel primo trimestre 2023, era stata interrotta dalla lieve flessione del trimestre successivo; la stessa dinamica si osserva per la propensione al risparmio, che tuttavia rimane molto al di sotto dei livelli pre-Covid". L'aumento della propensione al risparmio, in particolare, evidenzia l'Istat, deriva da una crescita nominale della spesa per consumi finali meno sostenuta rispetto a quella registrata per il reddito lordo disponibile (+1,2% e +1,8%, rispettivamente, in termini nominali). Infine, il tasso di investimento delle famiglie consumatrici si è attestato all'8,0%, 0,1 punti percentuali più basso rispetto al trimestre precedente, a fronte di una crescita degli investimenti fissi lordi dell'1,0% e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile.

Nei primi nove mesi del 2023 la pressione fiscale si attesta al 39,9% del Pil, in riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2022.

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Inflazione al 5,7%

Secondo le stime preliminari dell'Istat nel 2023 in media i prezzi al consumo registrano una crescita del 5,7%, in netto rallentamento dall'8,1% del 2022. Inflazione ancora in calo nel mese di dicembre, scendendo al +0,6% annuo rispetto al +0,7% di novembre.   Nello specifico, secondo i dati provvisori, nel mese di dicembre 2023 l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua.   Questo andamento "risente principalmente del venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni energetici", spiega l'Istat.

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