Dall'edilizia ai trasporti, tutti i bonus in scadenza il 31 dicembre 2023
Il governo Meloni ha deciso di non prorogare diversi aiuti attivi negli ultimi anni. In alcuni casi sono stati abbandonati del tutto, in altri sostituiti da altre agevolazioni. Ecco quelli a cui diremo addio, dal bonus acqua potabile a quello per l'acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto
- Anno che lasci, bonus che perdi. Il governo Meloni ha deciso di non prorogare diversi aiuti attivi negli ultimi anni, dall’edilizia ai trasporti. In alcuni casi sono stati abbandonati del tutto, in altri sostituiti da altre agevolazioni. Ecco quelli a cui diremo addio
- Sappiamo già da tempo che il Superbonus, l’incentivo principale nel settore edilizio negli ultimi tempi, non verrà riconfermato nella sua versione attuale. La sua aliquota – già scesa al 90% dal 110% - passerà al 70%. L’esecutivo in carica è sempre stato chiaro: la misura ha creato un buco troppo grande nelle casse dello Stato. Si parla di oltre 100 miliardi di euro
- Un’altra proroga mancata è quella del Reddito di cittadinanza, che lascia il posto al Supporto per la formazione e il lavoro (già attivo) e all’Assegno di inclusione (le domande hanno aperto lo scorso 18 dicembre, ma partirà dal 2024). Anche qui, nessuna sorpresa: Giorgia Meloni e la sua squadra hanno sempre criticato aspramente la misura cavallo di battaglia del MoVimento Cinque Stelle, il partito che lo ha pensato e portato all’approvazione
- Introdotta con la scorsa Manovra, la detrazione Irpef del 50% sull'Iva per l'acquisto di case di classe A e B non è stata rifinanziata
- Dal 2024 non esisterà più nemmeno il bonus occhiali, voucher da 50 euro, fruibile da chi aveva Isee inferiore ai 10mila euro, per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto
- Nemmeno il bonus acqua potabile è stato confermato. Si tratta di un credito d’imposta dal valore del 50% sulla spesa sostenuta per acquistare sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica per il consumo domestico d’acqua
- Stessa sorte per lo sconto – destinato agli over 70 con pensione fino a 20mila euro annui – per comprare un nuovo decoder
- In soffitta anche App18, il bonus da 500 euro per i nuovi maggiorenni. Viene però sostituito da due carte, la Carta cultura e la carta del Merito, entrambe con 500 euro, cumulabili: la prima è legata al reddito (Isee massimo di 35 mila euro), la seconda al raggiungimento del voto massimo, 100, all'esame di maturità
- Cambia pelle anche il bonus trasporti, che resta un po' depotenziato. Sparisce il contributo da 60 euro sull'acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici, ma la Manovra destina 600 milioni di euro al fondo per la social card 'Dedicata a te' per l'acquisto - oltre che di beni prima necessità - anche di carburanti o abbonamenti ai trasporti locali. In questo modo l'agevolazione andrà però solo ai beneficiari della card, ovvero nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro (prima era di 20mila euro)
- Non viene cancellato ma diventa comunque meno incisivo anche il bonus mobili: il tetto massimo di spesa su cui applicare la detrazione del 50% passa da 8mila a 5mila euro