Assunzioni, addio ai bonus donne e giovani under 36. Rimane l’agevolazione per i Neet
Nel 2024 non torneranno gli esoneri contributivi per chi dà un impiego a lavoratrici svantaggiate e under 36, mentre restano la Decontribuzione Sud e gli aiuti per chi assume under 30 che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. Arrivano invece la deduzione al 120% per chi assume a tempo indeterminato e gli incentivi legati all’Assegno di inclusione e al Supporto per la formazione e il lavoro
- Con la fine del 2023 arrivano a conclusione anche alcune agevolazioni per le assunzioni, fra cui il bonus donne e quello destinato a chi dà lavoro ai giovani under 36
- L’anno nuovo vedrà però ancora il cosiddetto bonus Neet e la decontribuzione Sud, oltre al debutto della maxi-deduzione per il tempo indeterminato e degli incentivi legati ai percettori di Assegno di inclusione e Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), i due strumenti che sostituiscono il Reddito di cittadinanza
- Non ci sarà più quindi l’esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo pari a 8mila euro annui, per i datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato, determinato o che stabilizzano donne lavoratrici svantaggiate. La misura, valida per le assunzioni dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, non è stata rinnovata
- Addio anche all’esonero contributivo del 100%, sempre nel limite massimo di importo pari a 8mila euro annui, destinato a chi dava lavoro a giovani under 36 che non fossero mai stati assunti a tempo indeterminato (anche part-time e anche quale trasformazione di un precedente contratto a termine)
- Arriva invece nel 2024 la deduzione al 120% per chi assume a tempo indeterminato, percentuale che sale al 130% se gli assunti sono madri, under 30, percettori del Reddito di cittadinanza e persone con disabilità. Tuttavia c’è un requisito che il datore di lavoro deve rispettare: l’attività deve registrare un aumento effettivo del personale rispetto a quello medio del 2023
- Con l’anno nuovo debutteranno anche le misure sostitutive del Reddito di cittadinanza, l’Assegno di inclusione (Adi) e il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl), e gli incentivi a essi collegati. Come ad esempio l’esonero dei contributi al 100% per chi assume a tempo indeterminato percettori di Adi e Sfl con un limite massimo di 8mila euro all’anno
- È previsto anche l’esonero dei contributi al 50%, nel limite massimo di 4.000 euro su base annua, per chi assume a tempo determinato o con contratto stagionale persone che percepiscono Adi e Sfl
- Rimane in vigore l’esonero del 30% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati la cui attività abbia sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente
- Il 19 dicembre la Commissione europea ha accolto la richiesta avanzata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di estendere l’autorizzazione all’utilizzo della misura fino al 30 giugno 2024
- Resta anche il cosiddetto bonus Neet, ovvero l’incentivo destinato alle attività del settore privato che assumono giovani under 30 che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione. Si tratta di un aiuto a favore del datore pari al 60% della retribuzione lorda del giovane assunto, per 12 mesi, che si riduce al 20% della retribuzione se c’è un cumulo con altri incentivi o aiuti