Inps, lavoro in Italia nei primi nove mesi del 2023: 745 mila nuovi assunti

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Per i contratti a tempo indeterminato la variazione netta risulta pari a +351.205, per quelli a termine +139.099. I dati riguardano i lavoratori dipendenti privati esclusi lavoratori domestici e operai agricoli

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Tra gennaio e settembre le assunzioni sono state 6.272.000, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,3%), mentre le cessazioni sono state 5.527.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-2%), con un saldo dunque positivo di quasi 745mila (744.483) contratti. È quanto emerge dall'Osservatorio Inps sul precariato, secondo cui per i contratti a tempo indeterminato la variazione netta risulta pari a +351.205, per quelli a termine +139.099. I dati riguardano i lavoratori dipendenti privati esclusi lavoratori domestici e operai agricoli.

Licenziamenti

Tra le cessazioni dei contratti a tempo indeterminato, sempre nel periodo gennaio-settembre del 2023, si evidenzia una forte riduzione rispetto al corrispondente periodo del 2022 dei licenziamenti di natura economica (-13%), dei licenziamenti disciplinari (-11%) e una flessione anche delle dimissioni (-2%); aumentano invece le cessazioni per risoluzione consensuale (+6%).        

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