
Ragazzi Neet, in Italia sono il 17,7%: è il tasso più alto nell’Unione europea
Le ragazze sono oltre il 20%, superate però dalle coetanee rumene. In totale, i giovani under 30 inattivi (che non studiano e non lavorano) sono il 19%, con una forte disparità fra Nord e Sud. La media europea è molto più bassa: dal 10,5% per i maschi al 13,1% per le femmine. Bruxelles punta ad abbassarla ancora fino al 9%

L’Italia conferma il record di giovani under 30 che non studiano e non lavorano, cioè i Neet. Lo dicono gli ultimi dati offerti da Eurostat: i ragazzi italiani inattivi sono il 17,7%, il tasso più alto tra i Ventisette. E le ragazze sono anche di più : il 20,5%, superate solo dalle coetanee della Romania. Nel nostro Paese nel complesso i Neet sono il 19%. Pari, in termini assoluti, a 1,6 milioni di ragazzi e ragazze
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Numeri lontani dalla media europea - che si attesta nelle due classi di genere rispettivamente al 10,5% e al 13,1%
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Confartigianato, che ha analizzato i dati, sottolinea come il trend sia in crescita se si considerano anche i trentenni. Ci sono inoltre pesanti disparità territoriali fra Meridione e Settentrione, con una prevalenza di Neet nella prima area
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Nella fotografia restituita dall'istituto europeo di statistica, la tendenza per tutto il Vecchio Continente è invece in lieve e progressivo miglioramento: nell'ultimo decennio la percentuale complessiva dei giovani che non studiano e non lavorano è passata dal 16% del 2012 all'11,7% del 2022
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Una decrescita costante interrotta dalla pandemia - nel 2020 l'indicatore era tornato a crescere sino al 13,8% dal 12,6% del 2019 - ma poi subito ripresa negli ultimi due anni
Ragazzi Neet, in Italia sono il 17,7%, tasso più alto in Ue. VIDEO
Bruxelles tuttavia punta dritto al target medio del 9% di Neet nel 2030 fissato come obiettivo della sua agenda sociale insieme al rafforzamento delle competenze per portare aziende e giovani a combinare meglio domanda e offerta di lavoro nel bel mezzo della doppia transizione verde e digitale

Un traguardo già raggiunto in ordine sparso da diversi Stati membri, con Paesi Bassi (4,2%) e Svezia (5,7%) a tirare la volata, ma anche Malta (7,2%), Lussemburgo (7,4%), Danimarca (7,9%), Portogallo (8,4%), Slovenia (8,5%), Germania (8,6%) e Irlanda (8,7%) allineati. La soglia resta invece una chimera lontanissima per l'Italia e l'Est Europa

Tornando all'Italia, nell'indice dei territori 'youth-friendly' per impresa e lavoro messo a punto da Confartigianato a spiccare per le condizioni migliori offerte agli under 35 è la Lombardia, seguita a poca distanza da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige

Mentre ad arrancare nelle retrovie sono Molise, Sardegna, Calabria e Basilicata. Un'Italia "a diverse velocità " che, nella visione dei giovani imprenditori, "è all'origine" del record negativo in Europa. Il loro auspicio è che "l'anno europeo delle competenze sia l'occasione per cambiare davvero"
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