Fondata nel 2010 a New York con l'idea di creare ambienti in cui persone e aziende si riuniscono e lavorano, la società americana degli spazi di co-working ha rivoluzionato il mondo del lavoro, ma la sua parabola ha avuto vita davvero breve
WeWork crolla a Wall Street. A questo punto la società americana potrebbe presentare istanza di fallimento già la prossima settimana. Lo riferiscono fonti finanziarie interpellate dal Wall Street Journal. La società degli spazi di co-working un tempo era valutata ben 47 miliardi di dollari. Le azioni del gruppo sono crollate del 40% nell’after market dopo la pubblicazione della notizia. Dall’inizio dell’anno sono crollate del 96 per cento. WeWork sta valutando la possibilità di presentare un’istanza di chapter 11 (la procedura di insolvenza controllata prevista dal codice americano per evitare un crac totale) nel New Jersey. La società conta 777 sedi in 39 Paesi, che supportano circa 906mila postazioni di lavoro. In Italia, le sedi sono cinque e tutte a Milano.
Il periodo di grazia
Fondata nel 2010 a New York con l'idea di creare ambienti in cui persone e aziende si riuniscono e lavorano, la società americana degli spazi di co-working ha rivoluzionato il mondo del lavoro, ma la sua parabola ha avuto vita davvero breve. Il costo elevato delle locazioni e il basso tasso di utilizzo degli spazi hanno prodotto la tempesta perfetta. Per ora WeWork non ha commentato le indiscrezioni, ma ha rimandato a una nota secondo cui è in corso una trattativa con alcuni obbligazionisti, per il cui pagamento è già scattato il periodo di grazia di 30 giorni, per “migliorare il suo bilancio” e “razionalizzare il suo portafoglio immobiliare”, ottenendo una proroga di sette giorni.