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Condono edilizio, come potrebbe funzionare? Ecco cosa sappiamo

Economia

Simone Spina

L'idea del ministro Matteo Salvini di una sanatoria è stata preceduta da una proposta di legge della Lega presentata a giugno. Ma non è stimata la platea dei beneficiari e quanti soldi si potrebbero ricavare. Si tratterebbe di abusi legati a situazioni difficili da sbrogliare

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Il nuovo condono edilizio Matteo Salvini non l’ha tirato fuori dal cilindro. In Parlamento c’è da giugno un disegno di legge della Lega per sanare alcuni tipi di abusi legati al mattone. L’idea del leader del Carroccio sembra riprendere quella proposta messa nero su bianco ma priva di numeri: non si dice quanti italiani potrebbero utilizzarla e quanti soldi ne ricaverebbe lo Stato.

Semplificare le sanatorie

Si tratterebbe, comunque, di semplificare il percorso per mettere in regola migliaia di irregolarità tra quanto c’è sulla planimetria e il progetto originale. Una veranda più grande del previsto o una stanza supplementare potrebbero essere condonate con una richiesta che passerebbe in automatico l’esame se il Comune non si pronunciasse entro sessanta giorni e dietro il pagamento di una multa che, al massimo, supererebbe di poco i 5mila euro.

Come potrebbe funzionare 

Niente via libera – ha assicurato il ministro delle Infrastrutture – a chi si è costruito la villetta sulla spiaggia. Cosa cambierebbe, dunque? Si dovrebbe dimostrare soltanto che l’abuso (cioè la difformità col progetto iniziale) rispetta le norme attuali e non anche quelle esistenti quando venne avviata la costruzione come previsto adesso (in pratica verrebbe meno la cosiddetta "doppia conformità"). La giustificazione è che assai complicato trovare documenti risalenti al passato e mettere d’accordo leggi e regolamenti che si sono stratificati negli anni.

L'abusivismo non si ferma

Come detto, il beneficio per i conti pubblici è ignoto, così come la portata dell’intera misura. Certo è che l’abusivismo nel nostro Paese non si arresta, secondo l’Istat l’anno scorso ogni 100 nuove abitazioni autorizzate, ce ne sono state altre 15,1 abusive. Scrive l’Ufficio di Statistica che siamo di fronte a un fenomeno preoccupante e persistente, agevolato dall’aspettativa di futuri condoni.