
Rdc, rabbia a Napoli e Palermo. Riattivazione e servizi sociali: le Faq del ministero
Mentre scoppiano le proteste dalla Campania alla Sicilia, ci sono alcuni casi in cui la misura rimarrà in vigore. Ciò avviene quando la presa in carico degli ex beneficiari da parte degli assistenti sociali arriva all'Inps entro il 31 ottobre: allora il beneficio può essere riattivato fino al 31 dicembre dando diritto agli arretrati

Con la sospensione del Reddito di cittadinanza e i nuovi sistemi messi in campo, sono scoppiate le polemiche e le proteste. A Napoli la manifestazione per protestare contro lo stop si è tenuta davanti alla sede dell'Inps. Mentre a Terrasini (Pa), un uomo di 60 anni, dopo aver saputo che avrebbe perso il sussidio, ha fatto irruzione nella stanza del sindaco cospargendola di benzina e minacciando di dar fuoco a tutto. Poi ha desistito
Reddito di cittadinanza, continuano le polemiche. Proteste davanti all’Inps di Napoli
Ma ci sono alcuni casi in cui la misura rimarrà in vigore. Ciò avviene quando la presa in carico degli ex beneficiari da parte degli assistenti sociali arriva all'Inps entro il 31 ottobre: allora il beneficio può essere riattivato fino al 31 dicembre dando diritto agli arretrati
LE FAQ
A precisarlo sono le faq del ministero del Lavoro sulla transizione verso l'Assegno di inclusione. Dopo aver usufruito del Reddito di cittadinanza per sette mesi, “in assenza della comunicazione all'Inps tramite la piattaforma GePI dell'avvenuta presa in carico”, si legge, “l’erogazione del beneficio è sospesa e può essere riattivata, ricomprendendo le mensilità sospese, solo in esito all'avvenuta comunicazione all'Inps dell'avvenuta presa in carico del nucleo, fermo restando il termine del 31 ottobre 2023”

Il passaggio al nuovo sistema ha creato un po' di confusione. E sono in corso contatti tra l'Anci e il ministero del Lavoro per cercare di risolvere alcuni problemi tecnici

I problemi riguardano principalmente lo scarto temporale tra il momento in cui viene revocato il Reddito di cittadinanza e l'effettiva verifica sugli aventi diritto (il cui termine ultimo è dicembre)

In diversi casi il Reddito potrebbe quindi essere revocato e poi riattribuito, come si apprende dall'Anci

L'Inps non avrebbe inoltre potuto mettere a disposizione tutti i dati dei beneficiari e ciò ha creato difficoltà ai Comuni nel redigere gli elenchi dei nuclei familiari coinvolti

Ma come cambierà il Rdc? L'Inps ricorda che le misure per sostituirlo sono due. La prima è l’Assegno di inclusione: attivo dal 1° gennaio 2024, prevede un'integrazione al reddito per le famiglie con componenti minorenni, con almeno 60 anni di età o con disabilità e per le persone in condizione di svantaggio inserite in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali

C’è poi il Supporto alla formazione e al lavoro: attivo dal 1° settembre 2023, prevede l'accesso a progetti di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro per le persone tra i 18 e i 59 anni

Intanto, mentre le opposizioni attaccano, e si svolgono le proteste, il governo Meloni difende le sue scelte. Secondo la Cgil, "centinaia di migliaia di persone dai prossimi giorni si ritroveranno senza sostegni". In foto, la protesta di oggi a Napoli
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