
Carburanti, Urso: “Da domani obbligo cartellone con prezzi medi, operazione trasparenza”
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha fornito i dati sul costo dei carburanti smentendo le notizie di rincari con cifre oltre i due euro al litro. “'Il prezzo medio a oggi è di 1,91 euro per la benzina e 1,76 euro per il diesel”, ha detto in conferenza stampa. Assoutenti: il problema non è il picco, ma la rapida salita dei prezzi
Il 1° agosto scatta l’operazione trasparenza sul fronte carburanti con l’obbligo per tutti i distributori di esporre i cartelloni con i prezzi medi di benzina e diesel. I gestori delle stazioni di servizio dovranno mettere ben in vista non solo i costi del proprio impianto ma anche quelli medi regionali per favorire il confronto da parte degli automobilisti
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Proprio in merito alle misure del Governo per tutelare gli automobilisti, al Mimit si è tenuta una conferenza stampa sulle attività di trasparenza relative all’esposizione, presso le stazioni di rifornimento, del prezzo medio regionale dei carburanti. "Da domani scatta l'obbligo di esposizione del tabellone sul prezzo medio", ha confermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso
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In pratica, sarà il consumatore stesso ad accertarsi e a scegliere se rifornirsi lì o passare altrove, "può fare anche una segnalazione - ha detto il ministro - e denunciare al ministero o alla Gdf che possono intervenire secondo le proprie competenze". Secondo Urso, con questa "ulteriore operazione trasparenza sarà possibile contenere il prezzo di benzina e gasolio".
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Riguardo ai prezzi medi, "a oggi è di 1,91 euro per la benzina e 1,76 euro per il diesel. Domani con i cartelli dovranno indicare questi prezzi e quindi il cittadino potrà decidere se fare benzina da chi fa un prezzo più alto. È una operazione di trasparenza'', ha sottolineato Urso specificando che "nell'ultima settimana il prezzo mediodei carburanti è cresciuto di 4 centesimi"

In una nota del Mimit, precedente alla conferenza, si leggeva che "i prezzi dei carburanti di questa settimana si attestano a valori medi di 1,89 euro al litro per la benzina e di 1,74 euro al litro per il gasolio". Gli aumenti, ha spiegato il ministro, "sono conseguenza dell'incremento delle quotazioni internazionali, che comunque rimangono ben lontane da quelleprecedenti al momento in cui siamo riusciti a convincere la Commissione Ue sul tetto al prezzo del gas"

"Domani presenteremo alle associazioni con il ministro Pichetto e il sottosegretario Bitonci il quadro normativo che intendiamo presentare per dare un assetto organizzativo al settore della distribuzione dei carburanti dando risposte che si aspettavano da tempo", ha anticipato il ministro delle Imprese e del made in Italy

Intanto, per Assoutenti, i cartelloni con i prezzi medi dei carburanti che da domani saranno obbligatori in tutti i distributori "sono senza dubbio uno strumento di trasparenza ma, da soli, non bastano ad ottenere un effetto calmierante sui listini alla pompa"

L'associazione chiede quindi al governo uno sforzo ulteriore in favore dei consumatori. "Se da un lato è utile dare informazioni agli automobilisti sui prezzi medi dei carburanti, dall'altro occorre studiare nuove misure per innescare la concorrenza tra gestori e incentivare una riduzione dei listini", ha spiegato il presidente Furio Truzzi

In tal senso la soluzione migliore è rappresentata da cartelloni da installare nelle varie zone delle grandi città e in tutti i comuni riportanti, al pari di quanto già avviene lungo le autostrade, i prezzi di benzina e gasolio praticati dai gestori ubicati nelle vicinanze, con un bollino luminoso verde che indichi in modo immediato agli automobilisti il distributore più conveniente in zona

Serve inoltre una app nazionale gestita dal Mimit con i listini dei carburanti aggiornati in tempo reale, che consenta agli automobilisti di individuare con immediatezza i migliori prezzi sul territorio. "Misure che innescherebbero una virtuosa concorrenza tra operatori e consentirebbero di far scendere da subito i prezzi di benzina e gasolio in tutta Italia", ha spiegato Truzzi

Intanto l’Unem, l’associazione delle imprese della raffinazione, della logistica e della distribuzione di prodotti petroliferi, ha dato una sua spiegazione sui recenti rincari dei carburanti: “Negli ultimi 10-15 giorni ci sono stati nuovi aumenti per una serie di motivi contingenti — cali ripetuti nelle scorte Usa, fermata di alcune raffinerie in Europa, domanda abbastanza sostenuta — che hanno alimentato la tensione sui mercati spot, con quotazioni internazionali cresciute di 6-7 centesimi mentre i nostri prezzi industriali sono aumentati di meno della metà”
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Secondo i dati di Federconsumatori, che tengono conto sia delle quotazioni dei prodotti petroliferi che del cambio Euro/Dollaro, la benzina oggi dovrebbe invece costare almeno 7 centesimi di meno al litro. "Non si arresta la corsa dei prezzi carburanti - denuncia l'associazione - oggi Quotidiano Energia rileva al self un prezzo medio di 1,912 euro al litro per la benzina e 1,766 euro al litro per il gasolio. Prezzi che, come non ci stanchiamo di sottolineare da tempo, si attestano su livelli eccessivamente elevati rispetto alla quota a cui si dovrebbero attestare"

Secondi i calcoli di Federconsumatori, questo comporta un aggravio annuo per ciascun automobilista che effettua un rifornimento di 2 pieni al mese, di 84 euro nel caso della benzina. A ciò si aggiungono le gravi ricadute indirette che gli aumenti dei carburanti determinano sull'andamento dei prezzi dei beni (trasportati per oltre l'86% su gomma) e dei servizi, che secondo le nostre stime ammontano a circa 69 euro annui di spesa in più per famiglia. Il totale delle ricadute, in questo modo, ammonta a 153 euro annui ad automobilista