Reddito di cittadinanza, a 169mila famiglie arrivato sms di sospensione. Proteste a Napoli

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L’Inps ha inviato i messaggi con cui comunica a migliaia di famiglie la sospensione del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza: in base alla nuova normativa, infatti, dopo sette mesi non sono più idonei a riceverlo quei nuclei familiari in cui non ci sono componenti disabili, minori o over 65. Tante le telefonate all’Inps per chiedere chiarimenti e le proteste, soprattutto nella provincia di Napoli: è quella con il maggior numero di sospensioni (oltre 21.500 sms)

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L’Inps ha inviato oggi, venerdì 28 luglio, gli sms con cui comunica a migliaia di famiglie la sospensione del reddito di cittadinanza o della pensione di cittadinanza: in base alla nuova normativa, infatti, dopo sette mesi non sono più idonei a riceverlo quei nuclei familiari in cui non ci sono componenti disabili, minori o over 65. Il messaggio di sospensione è arrivato a 169mila famiglie che fino a luglio avevano beneficiato del sussidio e che da agosto non lo avranno più. Tante, soprattutto a Napoli, le telefonate all’Inps e le proteste.

L’sms dell’Inps con la sospensione dell’Rdc

Queste famiglie hanno ricevuto l’ultima rata il 27 luglio. Da quanto si apprende, il messaggio annuncia la sospensione in attesa della presa in carico dei servizi sociali: "Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall'articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali". La legge, infatti, prevede che i nuclei al quale verrà sospeso il reddito dovranno essere presi in carico dai servizi sociali del Comune. In serata, lo stesso Inps ha spiegato di avere "informato gli interessati della sospensione del beneficio", come appunto previsto dalla normativa in materia, ricordando poi che "nell'eventualità della presa in carico dei servizi sociali, la sospensione sarà revocata". Questa è però un'eventualità che "riguarda esclusivamente le persone che versano in un particolare stato di bisogni complessi e di difficoltà di inserimento sociale o lavorativo". Le persone che potrebbero essere prese in carico sarebbero 88mila. Tra agosto e settembre, poi, circa 80mila nuove famiglie dovrebbero avere il beneficio sospeso perché scadono i sette mesi di durata. 

Le chiamate all’Inps e le proteste in Campania

Dopo aver ricevuto l’sms con lo stop all’erogazione dell’Rdc, sono centinaia le persone che hanno chiamato l’Inps per avere informazioni e chiarimenti in merito ai nuovi requisiti. Molte delle chiamate sono arrivate da Napoli e dalla provincia, in testa per numero di sussidi. Sono quasi 37mila, ha fatto sapere l'Inps, gli sms con la sospensione arrivati a famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza in Campania: in provincia di Napoli, che è quella con il maggior numero di sospensioni, gli sms sono stati oltre 21.500. Non sono mancate le proteste. In mattinata, ad esempio, nella sede Inps di via De Gasperi del capoluogo campano due persone hanno avuto un alterco con i vigilantes all'ingresso. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia. Anche a Calvizzano, un comune dell'area a nord di Napoli, sono state numerose le persone che sono andate negli uffici per chiedere ai funzionari cosa fare. Numerose anche le persone che si sono recate nelle sedi delle municipalità, a partire da quella di Scampia.

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Il sindaco di Calvizzano: “Chiediamo di avere qualche certezza”

"In Comune sono venute oggi decine di persone che chiedevano cosa fare. Sulla porta di ingresso, visto che non riuscivamo più a lavorare, ho fatto mettere un cartello con il quale diciamo che, al momento, non abbiamo notizie", ha detto Giacomo Pirozzi, sindaco di Calvizzano. Il primo cittadino ha aggiunto: "Finora ho impiegato 102 percettori del reddito in vari progetti in favore della comunità. E adesso?". Con lo stop al sussidio, infatti, si fermano anche i progetti ai quali i percettori stavano collaborando. "Devo dire che queste 102 persone – ha aggiunto Pirozzi – hanno lavorato molto bene in questi mesi e di sicuro ne sentiremo la loro mancanza". Il vero nodo, ha detto ancora il sindaco, "è che io, come altri sindaci, non ho idea di quante persone potrò utilizzare in futuro. Un'incognita che mi impedisce di pianificare e progettare. È per questo che chiediamo, prima possibile, di avere qualche certezza".

La preoccupazione degli assistenti sociali

Ha espresso preoccupazione anche Gianmario Gazzi, presidente degli assistenti sociali. "La sospensione via sms sta scatenando una guerra sui servizi sociali", ha detto. E ha chiesto di "intervenire immediatamente prima che le minacce di assalto ai servizi sociali diventino realtà, prima che qualche assistente sociale venga aggredito". "Riceviamo messaggi preoccupanti dai territori perché i nostri uffici, in molte aree non rinforzati, né preparati, si trovano a gestire migliaia di situazioni di persone, tra i 18 e i 59 anni, a noi sconosciute perché, fin qui, prese in carico da Anpal o Centri per l'Impiego – ha detto ancora Gazzi –. Davanti a questi uffici si stanno ammassando persone che hanno ricevuto sul loro cellulare il messaggio nel quale leggono che il loro Rdc è sospeso dal mese di agosto e che per poter mantenere il sussidio devono attivare il Supporto per la Formazione e il Lavoro e che per ottenere il Supporto devono essere presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza dell’Rdc. Migliaia di domande spesso davanti a quattro o cinque assistenti sociali". "Chiediamo l'immediato spostamento dei termini da parte dell'Inps e a Comuni e Regioni il rafforzamento dei servizi con i fondi già disponibili", ha concluso. “È inutile recarsi ai servizi sociali”, ha detto anche l'assessore al Welfare del Comune di Napoli Luca Trapanese. E ancora: "La presa in carico dei cittadini avviene attraverso una piattaforma che viene gestita prima dai Centri per l'Impiego e poi arriva ai servizi sociali. Le persone abili al lavoro verranno contattate dai Centri per l'Impiego o devono andare presso le sedi dei Centri per l'Impiego, ma non presso i Servizi sociali".

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Le critiche delle opposizioni. Conte: “Sms ipocrita”, Schlein: “Ricorda i licenziamenti collettivi”

Dai leader delle opposizioni arrivano critiche per la scelta di informare gli italiani attraverso un sms. “Abbiamo un presidente del Consiglio che fa tanti video e ha difficoltà a parlare con i giornalisti, va in Tv senza contraddittorio, e oggi non ci mette la faccia e affida all'Inps di avvertire con un sms, sms ipocrita perché parla di sospensione ma in realtà viene cancellato”, ha detto Giuseppe Conte. Che attacca: “Come dici a queste persone che con ultimo decreto hai inserito una norma che per le società che hanno accumulato ingenti profitti dai 5 mesi per pagare le tasse? Agli ex parlamentari hai ristabilito i massimi vitalizi, e poi togli il sussidio che serve alle persone per poter mettere insieme la cena con il pranzo". La segreteria dem Elly Schlein – intervistata a In Onda su LA7 - parla invece di "un livello di cinismo che ricorda i licenziamenti collettivi fatti via sms dalle aziende, ma stavolta è lo Stato che lascia senza prospettiva le famiglie". A loro si aggiunge il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: “Nella modalità della comunicazione, un sms, c'è tutta la mancanza di rispetto per le persone in difficoltà di questo governo. Il medium è il messaggio, diceva Marshall McLuhan e la loro assenza di empatia fa paura”.

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