Governo, Conte a Sky TG24: "Su salario minimo non daremo mai tregua"

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Il leader del Movimento 5 Stelle ha parlato del lavoro dell'esecutivo di Giorgia Meloni. Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, l'ex premier ritiene che l'Italia si trovi in una "situazione drammatica" e che "i 209 miliardi del Pnrr rischiano di andare sprecati"

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Siamo davanti a una "situazione drammatica. Vedere che i 209 miliardi del Pnrr rischiano di andare sprecati, vedere Meloni che parla di pizzo di stato - ieri si è aggiunto Salvini, secondo il quale gli italiani sono ostaggio dell'Agenzia delle entrate... Tutto questo fa male e ci spinge a impegnarci ancora di più per cambiare passo", così il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ospite di Sky Agenda ha parlato dell'operato dell'attuale governo attaccando l'esecutivo Meloni. Tra i temi toccati dall'ex premier anche la questione sul salario minimo, l'evasione fiscale e l'inchiesta sul Covid.

Conte su salario minimo: "Non daremo tregua"

"Al governo non daremo mai tregua sul salario minimo legale. Se si macchieranno di questa grave responsabilità, noi ne faremo un cavallo di battaglia per la campagna elettorale europea, per il futuro del paese", ha detto Conte manifestando il suo "rimpianto per non essere riuscito a fare approvare la norma sul salario minimo" nei due governi di cui è stato premier. "Non c'è stato mai il consenso necessario in Parlamento, e oggi che le opposizioni su questa battaglia ci sono - ha aggiunto - non c'è il governo, che avrebbe la prima responsabilità di rispondere alle esigenze del Paese e invece taglia il reddito di cittadinanza per poi introdurre una social card, a lavoratori sottopagati che hanno buste paga di due, tre, quattro euro lordi l'ora risponde che vuole ragionare sulla contrattazione collettiva e vedere il welfare nel suo complesso. Li prende in giro".

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Conte su riforma della Giustizia: "Grave si alzi soglia conflittualità con la magistratura"

Le critiche al governo Meloni hanno toccato anche il lavoro sulla riforma della giustizia. "Meloni- ha affermato - ci ha precipitato nell'era di massima conflittualità con la magistratura. La magistratura che sta indagando su Santanché e Delmastro è stata tacciata di fare le indagini perché si sarebbe aperta la campagna per le Europee. È inaccettabile che il presidente alzi questa soglia di conflittualità massima per garantire un regime di impunità ai suoi sodali e alla sua cricca. È gravissimo". "Il ministro Nordio - ha aggiunto - va a smantellare i regimi di legalità e di contrasto alla mafia. Addirittura, vuole cancellare il concorso esterno. Ma stiamo scherzando?".

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L'evasione fiscale

Passando al tema dell'evasione fiscale, ancora molto alta in Italia, Conte ritiene che "la responsabilità dell'emersione del sommerso ce l'ha il governo nel momento in cui fa la battaglia in Europa contro l'uso del pos e eleva la soglia del contante, quando vara 12 misure a favore di evasori e corrotti. Non diciamo stupidaggini. Il governo non può dire ai lavoratori sottopagati 'arrangiatevi, no al salario minimo legale' e poi reintrodurre i vitalizi. Stanno consapevolmente costruendo un ampiamento di un disagio sociale, dobbiamo evitarlo, dobbiamo farli ragionare, devono governare per soddisfare i bisogni dei cittadini, non per gli amici degli amici che vogliono appalti senza più gare pubbliche, non per favorire le inchieste per evitare le dimissioni della cricca e attaccare la magistratura che fa il suo dovere". 

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Conte: "Meloni perde credibilità"

L'ex premier ha poi criticato direttamente l'attuale presidente del Consiglio. "Quando la presidente Meloni ha presentato la logica di pacchetto in Parlamento - ha detto - mi sono cadute le braccia. È una perdita verticale di credibilità. Sul Mes non hanno un'idea chiara e l'Europa non si fa ricattare da Meloni. Sul Patto di stabilità e crescita, la Meloni ha detto al Paese come vuole modificarlo? Se Meloni fa la leonessa sui social e poi va a Bruxelles o a Washington e prende indicazioni e si piega, ci ritroveremo con un Patto di Stabilità che strozza ancora la nostra crescita". 

Commissione d'inchiesta sul Covid

Riguardo alla Commissione d'inchiesta sul Covid, il leader M5s ha affermato che "doveva essere l'occasione per l'intero Paese per riflettere su cosa non ha funzionato. Perché siamo arrivati a una sanità così insufficiente. Con questa Commissione d'inchiesta dovevamo trarre lezioni per il futuro. Invece stanno stravolgendo questa Commissione. Hanno fatto soltanto un plotone di esecuzione contro Conte e Speranza, ma sarà un boomerang. Perché Conte e Speranza non hanno nulla da nascondere. Quella Commissione è un insulto alla sofferenza degli italiani".

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