
Delega fiscale, ok commissione Senato, prossima settimana in Aula
Il provvedimento è atteso la prossima settimana in Aula. Il termine massimo al momento è venerdì 4 agosto. Il provvedimento dovrà poi tornare per la terza lettura alla Camera. Il presidente della Commissione, Massimo Garavaglia: "Abbiamo approvato diversi emendamenti che semplificano il rapporto per chi si comporta bene"

Via libera della commissione Finanze del Senato al ddl delega per la riforma fiscale. La commissione ha approvato il mandato al relatore, Antonella Zedda (FdI), a riferire in Aula, dove il provvedimento è atteso la prossima settimana. Il termine massimo al momento è venerdì 4 agosto. Il provvedimento dovrà poi tornare per la terza lettura alla Camera
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IN AULA GIÀ MERCOLEDÌ - Il presidente della commissione, il leghista Massimo Garavaglia, ha ipotizzato un approdo del provvedimento in Aula già nella giornata di mercoledì. “Abbiamo approvato diversi emendamenti che semplificano il rapporto con il fisco per chi si comporta bene", ha spiegato
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PREOCCUPATE LE OPPOSIZIONI – Francesco Boccia, capogruppo Pd, si è detto invece "molto preoccupato", perché "si allargano le maglie" e "il rischio è che l'Italia diventi l'Eldorado degli elusori e la patria degli evasori"
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PREMI PER I VIRTUOSI - Tra gli emendamenti passati c'è quello a prima firma Claudio Lotito (FI), che prevede di "rafforzare i regimi premiali attualmente vigenti, inclusa la possibile riduzione dei tempi di rimborso dei crediti fiscali, per i contribuenti che presentano alti livelli di affidabilità fiscale, misurati anche sulla base degli indicatori statistico-economici utilizzati per la definizione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale"
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RID O CARTE - Altro emendamento passato è quello presentato dalla Lega a prima firma del presidente della Commissione Garavaglia: prevede di introdurre tra i criteri "l'ampliamento delle forme di pagamento, consentendo la facoltà al contribuente di utilizzare un rapporto interbancario diretto (RID) oppure un altro strumento di pagamento elettronico"

NON MENO DI 60 GIORNI - Altro emendamento approvato è quello che prevede che i modelli e le istruzioni, relativi a dichiarazioni e versamenti, siano disponibili con almeno due mesi di anticipo rispetto all'adempimento. Il testo, sempre a prima firma Claudio Lotito, precisa che nell'ambito della semplificazione della modulistica per l'adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento, "i modelli, le istruzioni e le specifiche tecniche siano resi disponibili con un anticipo non inferiore a 60 giorni"

ABOLIZIONE DELLE SANZIONI – Escludere le sanzioni penali tributarie, in particolare quelle connesse al reato di dichiarazione infedele, ai contribuenti aderenti all'adempimento collaborativo (le imprese) che "hanno tenuto comportamenti collaborativi e comunicato preventivamente ed esaurientemente l'esistenza dei relativi rischi fiscali". A prevederlo il testo di tre emendamenti identici presentati da Fi, FdI e Lega e approvati

VIA ANCHE LE SANZIONI AMMINISTRATIVE - Eliminate anche le sanzioni amministrative e ridotti i termini di decadenza per l'accertamento per i contribuenti, il cui sistema di gestione del rischio fiscale sia certificato da professionisti qualificati. Sono gli effetti premiali nell'ambito del regime di adempimento collaborativo (che riguarda le imprese), presenti nel testo di 4 emendamenti, da parte sia della maggioranza che di Maie-Autonomie

IL REGIME COLLABORATIVO CON I MILIONARI ALL’ESTERO - Un emendamento alla delega prevede poi “l'introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia nonché per quelle che la mantengono all'estero ma possiedono, anche per interposta persona o tramite trust" nel territorio dello Stato un reddito complessivo "mediamente pari o superiore a un milione di euro"

A questi contribuenti si applicano dunque, "in quanto compatibili”, le disposizioni previste dalla delega "anche in merito alla semplificazione degli adempimenti e agli effetti ai fini delle sanzioni amministrative e penali"

SALTA L’AUTOMAZIONE NEL PIGNORAMENTO DEI CONTI - Non ci sarà invece nessuna "automazione" nella procedura di pignoramento dei conti correnti, come inizialmente previsto nel testo originario della delega. La modifica prevede "la razionalizzazione, informatizzazione e semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari", anche con "l'introduzione di meccanismi di cooperazione applicativa sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, ferme restando le forme di tutela" a favore del debitore
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