
Pensioni, da Quota 103 a Quota 96: le ipotesi del governo e le richieste dei sindacati
In scadenza Quota 103 e senza coperture l’ipotesi Quota 41, che rimane però fra gli obiettivi dell’esecutivo. La possibilità di una Quota 96 è invece allo studio. I rappresentanti dei lavoratori puntano all’introduzione di una pensione di garanzia per i giovani. Cgil: nessuna risposta, pronti a mobilitazione

Ancora il nodo pensioni sul tavolo del governo, che ha incontrato i sindacati per discutere delle possibili misure. I rappresentanti dei lavoratori chiedono maggiore flessibilità con la possibilità di uscire a partire dai 62 anni. Richiedono inoltre una pensione di garanzia per i giovani. Ecco alcune ipotesi allo studio, riassunte da Il Corriere della Sera
Pensioni, le ipotesi allo studio del governo: Quota 96, Quota 41 e proroga di Quota 103
Quota 103 è in scadenza e sarà possibile solo fino a fine 2023. Quota 41, che prevede l’uscita anticipata dal lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica, è scomparsa dal Def in aprile ma resta fra gli obiettivi dell’esecutivo. Mancano tuttavia le coperture: la misura costerebbe 4 miliardi il primo anno di attivazione e in dieci anni arriverebbe a 75
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Allo studio c’è anche Quota 96, che la legge Fornero ha cancellato. Prevede l’uscita con 61 o 60 anni di età e 35 di contributi, ed è una misura riservata ai lavoratori con attività usuranti. Resta però il problema dei finanziamenti
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Secondo gli ultimi dati Inps, nei primi sei mesi del 2023 sono state erogate 370.136 nuove pensioni con decorrenza nel periodo, con un calo del 16,6% rispetto allo stesso periodo del 2022 (erano 444.118). L’anno scorso le pensioni decorrenti nel periodo sono state 853.842, per un importo medio mensile alla decorrenza di 1.180 euro. La media delle pensioni nei primi sei mesi del 2023 è stato 1.168 euro
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Il calo è consistente per le pensioni anticipate con l’esaurimento di Quota 100 (nel 2021, ma alcune pensioni hanno avuto decorrenza nei primi mesi del 2022) e di Quota 102. Per i dipendenti pubblici nei primi sei mesi del 2023 sono state erogate 42.955 nuove pensioni anticipate a fronte delle 63.630 dei primi sei mesi del 2022 (-36,01%)

Per i dipendenti privati si è registrato un calo delle anticipate dalle 71.987 dei primi sei mesi del 2022 alle 56.801 del primo semestre 2023 (-21,1%)

Cgil, Cisl, Uil e Ugl vorrebbero l’introduzione di una pensione di garanzia a tutela di un assegno previdenziale irrisorio che deriverà ai giovani d’oggi costretti a farsi strada fra carriere discontinue e precariato. Per loro, dicono le sigle sindacali, servirebbe invece sommare ai fini previdenziali anche i periodi di disoccupazione, formazione e basse retribuzioni

La Cgil è pronta alla mobilitazione sulla previdenza. La segretaria confederale del sindacato Lara Ghiglione dopo l'incontro avuto ieri con l'Osservatorio sulla spesa previdenziale sulla flessibilità in uscita spiega che dopo sette mesi di incontri "non c'è nessuna risposta dal governo". "Non siamo ancora in grado di dire ai lavoratori quando e come potranno aver accesso alla pensione. In assenza di risposte la previdenza resterà una delle tante ragioni della nostra mobilitazione che ci riporterà in piazza in autunno"
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