Pnrr, come cambiano terza e quarta rata

Economia
Simone Spina

Simone Spina

Il finanziamento per aumentare i posti letto per gli studenti universitari viene posticipato. In questo modo l'Italia dovrebbe ricevere dall'Europa nel giro di qualche settimana la terza inziezione di denari, che sarà però più leggera di mezzo miliardo. Questi soldi arriveranno con la quarta tranche del Piano Nazionale di Ripresa

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La terza rata di finanziamenti europei per il Piano Nazionale di Ripresa non sarà data all’Italia per intero: ne mancherà un pezzo da 519 milioni di euro. Soldi però che non andranno persi ma che si aggiungeranno alla quarta tranche.

Restano i 35 miliardi per il 2023

In totale, dunque, il nostro Paese avrà i 35 miliardi promessi per il 2023 ma distribuiti in maniera diversa. Originariamente, infatti, era previsto che il terzo finanziamento fosse da 19 miliardi e il successivo da 16: ora invece si passa, rispettivamente, a 18,5 e 19,5 miliardi. Il governo spera che tutti questi quattrini arrivino entro dicembre, con la terza iniezione (attesa da mesi) che potrebbe essere incassata entro settembre.

Lo scoglio degli alloggi per gli studenti

Per avere i denari da Bruxelles bisogna rispettare determinati impegni ogni sei mesi. Quelli relativi alla seconda metà del 2022 hanno suscitato i dubbi delle autorità comunitarie che hanno richiesto lunghi negoziati e che, da ultimo, si erano incagliati sugli alloggi per gli studenti. La Commissione contestava il fatto che dei posti letto previsti una parte non fosse nuova ma già esistente. 

519 milioni a rischio

Tale obiettivo, secondo questa interpretazione, non era quindi stato raggiunto. La soluzione che si è trovata è stata quella di posticipare l’intervento in questione, che va comunque realizzato, altrimenti si rischia di perdere quel mezzo miliardo che – come detto – confluisce nella quarta rata.

Il precedente della Lituania

Non si tratta di un meccanismo inedito: una situazione molto simile si è verificata per la Lituania, che a maggio ha ricevuto una tranche inferiore a quella attesa per non aver tagliato tutti i traguardi. 

Le ulteriori modifiche al Piano

Da ricordare che Roma aveva già chiesto di modificare dieci dei ventisette compiti da completare per giugno, e relativi alla quarta rata, per evitare intoppi e tempi lunghi come accaduto per la terza tranche. Il governo, inoltre, da tempo parla di una più ampia rimodulazione del Pnrr da presentare entro la fine di agosto.

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