
Pubblica amministrazione, cartellini timbrati senza andare al lavoro: +13% nel 2022
Sempre più dipendenti pubblici attestano la loro presenza a lavoro quando in realtà sono altrove. Emerge dal Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato, presentato dalla Corte dei Conti. Lo scorso anno sono stati scoperti 168 casi simili: 51 sono finiti con il licenziamento. Ma tra i problemi negli uffici pubblici c’è anche quello dei lavoratori che assumono secondi incarichi senza aver ricevuto prima l’autorizzazione

Sempre più dipendenti delle pubbliche amministrazioni attestano la loro presenza a lavoro quando in realtà sono altrove. Nel 2022, secondo quanto emerge dal Giudizio di Parificazione del Rendiconto generale dello Stato presentato a fine giugno dalla Corte dei Conti, il fenomeno è cresciuto del 13%. Ma tra i problemi negli uffici pubblici c’è anche quello dei dipendenti che assumono secondi incarichi senza aver ricevuto prima l’autorizzazione
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LE FALSE PRESENZE A LAVORO – A riportare i dati diffusi dalla Corte dei Conti è Il Sole 24 Ore, che sottolinea come la “falsa attestazione della presenza in servizio” sia la causa di almeno il 30% dei licenziamenti nelle pubbliche amministrazioni
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Lo scorso anno sono stati scoperti 168 casi di dipendenti pubblici che timbravano il cartellino quando in realtà non entravano in servizio. Di questi, 51 sono arrivati a essere licenziati. Altri 53 sono invece stati sospesi dal servizio e 47 sono stati sospesi per procedimento penale (17 casi, alla data di pubblicazione del Rendiconto, non si erano invece ancora conclusi)
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Da sottolineare come i casi finiti con l’allontanamento dal lavoro, nel 2022, siano stati in percentuale più o meno gli stessi dell’anno precedente: 26,3%, contro il 26%. In diminuzione invece è la percentuale delle sospensioni motivate dalla commissione di un reato (al 7%, -1% sul 2021)
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GLI STIPENDI ARROTONDATI SENZA AUTORIZZAZIONE – C’è poi il tema dei dipendenti pubblici che hanno portato a casa qualche soldo in più lavorando al di là dei loro uffici, senza però che fosse arrivata l’autorizzazione a farlo. Il valore totale degli importi accumulati in questo modo ha toccato i 7,6 milioni di euro

Nel corso del 2022, la Guardia di Finanza ha partecipato a 293 casi di accertamento su presunti doppi stipendi non consentiti. In 137 casi la vicenda è finita con una relazione sul tavolo dell’amministrazione di riferimento: in oltre la metà si è poi accertato che il dipendente aveva effettivamente lavorato anche per altri

Tutto questo ha dato il via a una serie di sanzioni amministrative che arrivano a toccare i 4 milioni e mezzo di euro e che sono già state contestate dal Fisco a chi di dovere

LE SANZIONI NELLA PA - Guardando più in generale a tutte le sanzioni disciplinari disposte nel 2022, scrive sempre Il Sole, le motivazioni principali sono state il non aver osservato le disposizioni di servizio e l’aver tenuto comportamenti negligenti o comunque scorretti, oltre alle assenze ingiustificate

Su 2.897 segnalazioni inoltrate all’Ispettorato, 1.457 riguardando le amministrazioni pubbliche centrali. Seguono gli Enti locali (726) e quelli pubblici non economici (436). Nel settore della sanità si è arrivati a 163. Sul totale delle segnalazioni, in 998 casi non se ne è fatto nulla, a volte per incompetenza dell’Ispettorato e altre perché del tutto infondate o già superate

Rispetto al 2021 sono scesi i procedimenti disciplinari: 10.707, -2,7%. Oltre 8mila sono già conclusi
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