Carlo Bonomi a Sky TG24: "Usare le risorse del Mes per politiche industriali". VIDEO

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Per il presidente di Confindustria questo possibile utilizzo del Meccanismo europeo di stabilità potrebbe sbloccare l’attuale stallo sulla ratifica. Sul tema della Via della Seta invece un eventuale rinnovo “non comporta nulla perché non prevede impegni economici precisi”

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“Il Mes ha già cambiato diverse volte ‘pelle’, ora dovrebbe essere concessa la possibilità di usare queste risorse anche per tipologie di intervento industriale“. A proporlo è stato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ospite di Sky TG24 Economia. Il presidente dell’associazione degli imprenditori, in collegamento da Washington dove Confindustria ha aperto una sede, ha discusso di vari temi: dall’utilizzo dei fondi del Meccanismo europeo di stabilità agli interventi degli Stati Uniti sulle filiere strategiche fino al futuro ruolo dell’Italia nella Via della Seta.

“Mes, si usi per tipologie di intervento industriale”

Sul tema del Mes, Bonomi ha detto che “bisogna fare chiarezza. L’Italia ha già firmato l’accordo, adesso si discute delle modifiche al regolamento. L’Italia ha già versato 14 miliardi che non sta utilizzando. Noi di Confindustria abbiamo messo in campo questa riflessione: il Mes ha già cambiato diverse volte ‘pelle’, ora dovrebbe essere concessa la possibilità di usare queste risorse anche per tipologie di intervento industriale”. Per il presidente di Confindustria “se dobbiamo fare le transizioni ambientali e digitali, se l’Ue non trova l’accordo per un fondo almeno si conceda di usare il Mes per questi interventi. Secondo noi questo” potrebbe sbloccare la situazione politica attuale di stallo.

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“L’Ue dovrebbe fare quello che ha fatto durante la pandemia”

“Gli Stati Uniti decidono che alcuni settori manifatturieri sono strategici e di interesse nazionale e che queste produzioni devono essere fatte in paesi amici o negli Usa stessi e mettono risorse molto importanti, con una visione molto chiara mentre l'Europa non ha dato questa visione”, ha detto ancora Bonomi, parlando dell’IRA (Inflaction Reduction Act). Secondo il presidente di Confindustria l’Ue “dice che dobbiamo essere primi al mondo sulle transizioni ma poi dice 'arrangiatevi'. Non funziona così”. Sulla transizione Green l’Unione ha previsto "3.500 miliardi di investimenti in Europa, 650 in Italia e il Pnrr ne mette a disposizione tra 60 e 70, quindi fra imprese e famiglie devono fare investimenti per 580 miliardi, una cifra irraggiungibile. È necessario un fondo di intervento europeo come avvenuto nella crisi pandemica”.

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“Via della Seta non prevede impegni economici precisi”

“Il tema della Via della Seta è prettamente politico, dal punto di vista economico non è contenuto quasi nulla”, ha detto ancora Bonomi. “Oggi abbiamo due strade: o uscirne, cioè uno scontro aperto con la Cina, o lasciare andare in automatico il rinnovo che però non comporta nulla perché non prevede impegni economici precisi”. La golden power su Pirelli "è un tema molto delicato, è un'azienda quotata e bisogna essere molto cauti ed equilibrati. Non sta a Confindustria decidere quando il governo debba e in quale misura esercitare la golden power ma Pirelli deve essere considerata un'impresa italiana, al di là che una parte sia cinese".

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