In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Mutuo casa, come cambiano le rate dopo rialzo tassi BCE

Economia

Vittorio Eboli

Dopo la decisione della BCE di alzare ancora il costo del denaro, di un altro 0,25%, aumentano le rate dei mutui a tasso variabile. E peggiorano le condizioni di chi accende un mutuo immobiliare in questi giorni. Vediamo nel dettaglio

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Un altro ritocco verso l’alto, e un altro alle viste per luglio: la BCE non si ferma nella sua lotta all’inflazione. In meno di un anno, dal luglio 2022, il costo del denaro è aumentato di 400 punti base, passando da zero a 4%, una velocità mai vista nella storia della moneta unica. E i prestiti in banca (mutui immobiliari in primis) costano sempre di più.

Variabile, rincari di oltre il 50% in 11 mesi 

Per chi compra casa adesso, c’è una anomalia da tener presente: negli ultimi mesi, da marzo scorso, il tasso variabile ha sorpassato il fisso, diventando più caro. È un evento molto raro: negli ultimi 10 anni, era accaduto solo a settembre 2019. Solitamente il variabile ha tassi (almeno inizialmente) più bassi, perché già mi porto in casa il rischio di futuri aumenti; col fisso, invece, “pago” la sicurezza di una rata che non cambierà più. In questi giorni, le migliori offerte sui variabili sono attorno al 4,2%, per chi sceglie il fisso (ossia circa 8 mutui su 10 in Italia) viaggia sul 3,5%. 

 

vedi anche

Mercato immobiliare, i consigli di McKinsey per resistere alla crisi

A novembre il picco dei tassi, poi la discesa?

Le famiglie che hanno invece già in essere un finanziamento a tasso variabile, vedono le loro rate lievitare ancora. Prendiamo ad esempio un mutuo di 140mila euro con scadenza 25 anni: a gennaio del 2022 la rata costava poco meno di 500 euro, ora è salita a 750, e secondo le previsioni arriverà a sfiorare gli 800 euro a Novembre, quando dovrebbe (condizionale d’obbligo, stante la forte incertezza) arrivare al suo picco il tasso Euribor, quello preso a base di calcolo per la determinazione delle rate. Verso la fine del'anno, i tassi interbancari dovrebbero iniziare a stabilizzarsi, per poi iniziare gradualmente a scendere nel corso del 2024. Sempre che l'inflazione, nel frattempo, abbia smesso di mordere.

vedi anche

Mutui, possibili rincari fino a 275 euro con nuovo aumento Bce