
Contributi badanti 2023 azzerati per 3 anni: cosa c'è da sapere
L’emendamento ha avuto il via libera dalla commissione Affari sociali del Senato dove è all’esame il decreto Lavoro e prevede l’esenzione totale per un massimo di 3 mila euro fino al 2025 per badanti neo assunte o in caso di trasformazione a tempo indeterminato del contratto di lavoro domestico

Ieri è stata approvata una proposta, a firma Cinque Stelle, che detassa per 3 anni al 100% i contributi per i lavoratori che assistono gli anziani
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L’emendamento ha avuto il via libera dalla commissione Affari sociali del Senato dove è all’esame il decreto Lavoro e prevede l’esenzione totale per un massimo di 3 mila euro fino al 2025 per badanti neo assunte o in caso di trasformazione a tempo indeterminato del contratto di lavoro domestico

La modifica riguarda 2023, 2024, 2025 e prevede "un esonero contributivo del 100%, nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui, per 36 mesi, in caso di assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a persona non autosufficiente con più di 65 anni"
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Il beneficio non spetta se tra il lavoratore e il datore di lavoro sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di 24 mesi

Lo stesso ministro Zangrillo ha spiegato: "Essendo venuta meno l’emergenza della pandemia, non c’è più ragione per i genitori con figli sotto i 14 anni per prorogarlo, auspico che ci sia la possibilità di tutelare la categoria dei fragili, lo smart working è uno strumento che il datore di lavoro può utilizzare"