
Bonus psicologo, nel 2022 accettata una domanda su 10. E nel 2023 i fondi sono ancora meno
Dopo l’aggressione del 16enne alla sua prof ad Abbiategrasso, il ministro Valditara ha posto il tema della necessità di riflettere sull'introduzione strutturale dello psicologo nelle scuole. Dall’anno scorso per chi ha bisogno di aiuto psicologico - studenti e non - è stato introdotto un bonus. Nella puntata di Numeri, in onda su Sky TG24, abbiamo fatto il punto sulla misura: nel 2022 le richieste sono state 400mila ma le persone che lo hanno ricevuto 41mila. Nel 2023 l’agevolazione è ancora in fase di definizione

Dopo l’aggressione di un 16enne alla sua docente ad Abbiategrasso, il ministro Giuseppe Valditara ha posto il tema della necessità di riflettere sull'introduzione strutturale dello psicologo nelle scuole. “Bisogna passare da una presenza emergenziale a una strutturale", ha detto anche il presidente del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi David Lazzari. Dall’anno scorso, comunque, per chi ha bisogno di aiuto psicologico - studenti e non - è stato introdotto un bonus. A Numeri, in onda su Sky TG24 il 30 maggio, abbiamo fatto il punto su questa misura
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Da quanto emerge dai dati, il bonus psicologico è stato chiesto in larga parte da persone giovani o non troppo in là con l’età. Nel 2022, il primo anno in cui è stato introdotto, tra i quasi 400mila che l’hanno chiesto c’è circa un 60% di under 35
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L’anno scorso, come detto, il bonus è stato chiesto all’Inps da circa 400mila persone, ma l’hanno ottenuto in pochissimi: 41mila persone, circa uno su dieci. E come mai l’hanno ottenuto così poche persone? Perché non c’erano abbastanza soldi
Bonus psicologo, dal 2023 sale a 1500 euro e diventa permanente
Nel 2022 i fondi a disposizione per il bonus psicologo erano 25 milioni. Poi la misura è stata prolungata e resa sostanzialmente strutturale per il 2023 e gli anni successivi. Però al momento ci sono ancora meno soldi: per quest’anno sono solo 5 milioni
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Per il 2023 il funzionamento del bonus psicologo è ancora in attesa di definizione e i tempi e modi per fare domanda sono sconosciuti. Al momento, comunque, sappiamo che il massimo che una persona può ricevere è 1.500 e che ci sono 5 milioni di fondi disponibili: facendo delle stime, questi soldi basterebbero solo per poche migliaia di persone. Non è escluso, comunque, che nel corso dell’anno il fondo venga rimpolpato

Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, in commissione Affari sociali della Camera ha spiegato: la Manovra per il 2023 ha reso permanente il finanziamento del bonus, già previsto ed erogato una tantum per il 2022, "in considerazione dell'aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, soprattutto post Covid. Per l'accesso al bonus per il 2023 è in corso l'adozione del decreto interministeriale volto a rideterminare i tempi per la presentazione delle domande, gli importi del contributo e i tempi per il suo utilizzo"

Per quanto riguarda l'iter per l'adozione del provvedimento, Gemmato ha precisato che "si stanno risolvendo alcune criticità derivanti da possibili interpretazioni differenti della norma”. E ha concluso: "L'orientamento prevalente è quello di considerare il contributo divenuto permanente sottoposto alla stessa disciplina del contributo erogato una tantum per il 2022. Auspico, pertanto, che in tempi brevi si possa concludere l'iter in corso"

Dopo il Covid, anche la fragilità emotiva e il disagio psicologico degli studenti sono cresciuti in modo esponenziale. Sono aumentati di quasi il 50% i casi di bulimia e anoressia tra i giovanissimi, raddoppiati i casi di depressione e ansia ed è preoccupante il numero delle aggressioni ai docenti, quasi quotidiane, anche se le denunce da parte delle vittime sono ancora poche. "Le aggressioni ai professori sono ormai un bollettino di guerra", ha detto il ministro dell'Istruzione Valditara

Negli anni scolastici 2020-21 e 2021-22, durante la pandemia, era stato siglato un protocollo tra l'ordine degli psicologi e il ministero per l'attivazione di consulenze psicologiche nelle scuole e il 70% degli istituti lo ha fatto, con risultati positivi. Nel 2022 il protocollo non è stato rinnovato. Secondo Lazzari, la forza numerica per rendere il servizio strutturale c'è: ci sono 125mila professionisti e molti hanno già esperienza sul campo. Tutti i Paesi occidentali, ha osservato, hanno un servizio di psicologia scolastica: "L'Italia su questo è indietro"
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